Sicilia: intesa Stato-Regione su conti e riforme, “Fatto storico”

PALERMO – E’ “un fatto storico” l’intesa Stato-Regione siciliana approvata ieri dal Consiglio dei ministri, “che riconosce alla Regione siciliana un modello di entrate allineato a quello utilizzato per le altre regioni a Statuto speciale”. Lo affermano il governatore Rosario Crocetta e l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, dopo il via libera ieri in Cdm del testo che, in ordine all’accordo con la Regione, modifica il regime di compartecipazione ai decimi dell’Irpef stabilendone le entrate per la Regione ai fini dell’equilibrio finanziario basato sull’aggiustamento strutturale dei conti pubblici della Regione Sicilia, basato tra le altre cose sulla riduzione della spesa corrente (esclusa sanita’) del 3% ogni anno dal 2017 al 2020; sulla riduzione della spesa per pubblico impiego; sull’adozione dei fabbisogni standard per il comparto comunale e dei provvedimenti relativi alla legge Delrio in tema di riordino istituzionale e legge Madia in tema di riforma della pubblica amministrazione. E’ stata inoltre approvata l’intesa sottoscritta tra il presidente della Regione e il presidente del Consiglio relativa ai 500 milioni, in modo tale da consentire lo sblocco delle somme gia’ subordinate in bilancio alla medesima intesa. Per i due esponenti della Giunta siciliana e’ “il frutto della cooperazione fattiva con il Governo nazionale e un giusto riconoscimento alla politica di risanamento finanziario che la Regione ha impostato fin dal 2013, con risultati evidenti”, confermati anche dal consuntivo del 2015 (+637 milioni di euro di avanzo) a fronte di un disavanzo di oltre due miliardi al 31 dicembre 2012. L’accordo rivede il sistema di entrate della Regione, cambiando lo schema vigente fin dal 1965, modificandone le norme di attuazione. Introduce un sistema che permetterà, a regime, di avere certezza delle entrate sulla base del “maturato”. A regime, l’intesa riconosce nuove e maggiori entrate, senza trasferimento di ulteriori funzioni da parte dello Stato, consentendo, tra le prime regioni in Italia, la possibilità di realizzare un equilibrio tra entrate e uscite basato sul principio del pareggio di bilancio. Rigore e riqualificazione della spesa a fronte di entrate pluriennali certe. “Mettiamo definitivamente a posto i conti della Regione – dice il presidente – dopo tre anni di grandi sacrifici, diamo ai siciliani una Regione risanata evitando, una volta per tutte, lo spettro del default. Possiamo cosi’ avviare una nuova fase che potra’ programmare il futuro dell’Isola. Con la nuova fase che si apre – continua il governatore – si dovranno intensificare le politiche di coesione sociale, attraverso il pieno avvio della programmazione comunitaria, con il sostegno alle piccole e medie imprese, attraverso politiche di solidarieta’ per le fasce piu’ deboli: giovani e disoccupati. Risanati i conti bisogna ripartire dagli ultimi”.

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