Sugli spalti il “tennista” Fabrizio Cammarata. L’ex bomber nisseno: “Nel calcio, adesso per allenare”

Nella foto, Cammarata a destra

CALTANISSETTA – Campioni non solo in campo al Cmc Città di Caltanissetta, ma anche sugli spalti e non di tennis, ma di calcio.

Sabato, all’apertura del prestigioso challenger nisseno, in Italia secondo solo agli internazionali d’Italia, una gradita sorpresa sugli spalti: tra gli appassionati giunti da tutta la nazione, anche Fabrizio Cammarata, ex attaccante di serie A, adesso allenatore della Primavera del Pescara. Il tecnico , nativo di Caltanissetta, 41 anni il prossimo 30 agosto,  è un grandissimo appassionato di tennis. Tra un dritto ed un rovescio, Cammarata ci ha raccontato del suo futuro. “Adesso sono molto concentrato sul mio prossimo obiettivo: a fine mese sosterrò gli esami del supercorso a Coverciano. Si apre una nuova pagina della mia vita. Ho avuto la fortuna  e l’onore di dirigere nel Pescara la formazione Esordienti (nel 2012) ed Allievi Professionisti (nel 2013 e 2014) e Primavera in questa stagione, sempre con risultati lusinghieri. Esperienza utile e formativa, il confronti con i ragazzi è stimolante ed estremamente .

Cammarata spiccò il volo nel calcio che conta dopo la “storica doppietta”, Campionato Primavera e Torneo di Viareggio, nella stagione 1993-1994 in coppia con Alessandro Del Piero. Tra le sue stagioni d’oro, menzione speciale per quella 1999-2000 nell’Hellas Verona, in serie A, realizzò 9 gol in 28 presenze contribuendo in maniera determinante alla salvezza della squadra scaligera: in quell’anno colpì molte corazzate, Milan, Roma e una strepitosa doppietta alla Juventus (sua ex squadra) il 30 aprile del 2000.

Dalla rete della porta alla rete del tennis. “Non sono soltanto un innamorato del tennis, ma anche un giocatore ‘costante’: spesso impugno la racchetta e partecipo a tornei, mi piace molto. Siccome per pochi giorni sono qui, nella mia città, non potevo certo perdermi la possibilità di vedere qualche incontro del Challenger Cmc Città di Caltanissetta. Torneo molto apprezzato e conosciuto, è un vanto che si realizzi nel capoluogo nisseno. Mi dispiace soltanto di non aver abbastanza tempo per vedere più incontri”. Prima di salutarci, gli chiediamo notizie sul suo futuro. “Concluso il supercorso a Coverciano, spero di mettere in atto le mie idee di calcio. Sicuramente fare l’allenatore è un lavoro, dove oltre alla competenza, conta un pizzico di fortuna, come in ogni altro settore della vita“.

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