Arbitri AIA di Caltanissetta, campioni d’Italia futsal: ad Arezzo conquistano il tricolore

Ormai ci hanno preso gusto. Gli arbitri della sezione AIA di Caltanissetta si sono laureati, per il secondo anno consecutivo, campioni d’Italia nel torneo di futsal dedicato alle giacchette nere che si è svolto ad Arezzo. I direttori di gara reduci dalla vittoria,  per la seconda volta,  del 6° torneo dell’Amicizia e della Memoria di Calcio a 11 a Messina ad inizio giugno, hanno messo in bacheca la coccarda tricolore di calcio a 5. Nella mattinata di domenica 19 giugno,  hanno regolato in finale con un perentorio 6 a 1 il Bologna. I due quintetti erano stati protagonisti anche della finale del 2015. L’ultimo match si è dipanato sul filo dell’equilibrio solo per i primi dieci minuti. Il gol del capitano dei siciliani, Andrea Calì, ha “spaccato” la partita. Dopo un paio di giri di lancette è arrivato il raddoppio firmato da Luciano Fabio. Poi il punteggio si è irrobustito con le doppiette di Michele Fabio e Danilo La Verde. Nei minuti conclusivi la reti degli emiliani ha reso più lieve il passivo.

La “Coppa dei Campioni dell’AIA” è un torneo riservato alle sezioni che hanno vinto un torneo di calcio a 5. Tutte le contese si sono disputate presso gli impianti “Occhi Verdi” e Arezzo FA dal 17 al 19 giugno.

I nisseni già nel girone di qualificazione avevano mostrato i muscoli con tre sonanti vittorie in altrettante gare. Dapprima si erano imposti  2 a 0 sul Perugia, poi 4 a 2 sul Frosinone ed infine 4 a 0 sul Cagliari. Nei quarti di finale, sabato 18 giugno alle ore 14.30, gli atleti di Caltanissetta al termine di una prestazione perfetta hanno sconfitto per 4 a 0 il Terni. Dopo poco meno di due ore sono tornati in campo per la semifinale contro il Salerno: siciliani dominanti, 7 a 0 lo score finale.

La rosa dei campioni: Michele Tramontana, Andrea Calì (K), Danilo La Verde, Luciano Fabio, Filippo Scannella, Michele Fabio, Danilo Inserra, Nicola Miceli, Riccardo Zagarini e Emanuele Coco. Allenatore: Giuseppe La Mendola; accompagnatori Giuseppe La Verde e Guglielmo Calì.

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