Chiediamo all’assessore al ramo, Gianluca Miccichè, di attivarsi, in tempi celeri, per porre in essere tutte gli atti amministrative necessari per facilitare l’erogazione dei servizi all’utenza, ottemperando alle specifiche indicazioni della riforma nazionale in tema di servizi per il lavoro e contestualmente dare risposta agli Operatori ex Sportelli Multifunzionali, esperti in Politiche Attive del Lavoro.
La norma, getta i presupposti per erogare i servizi obbligatori per legge all’utenza e per rimetterci al lavoro. Se a tale norma non faranno seguito tutti gli atti amministrativi necessari, produrrà solo un’ elenco di nomi fine a sé stesso, un elenco nel quale leggere il proprio nome. Allo stato, non è indicato con chiarezza il datore di lavoro, il tipo di contratto, la durata, le fonti di finanziamento e soprattutto la tempistica.
In funzione di questa premessa, che fotografa la situazione all’indomani dell’approvazione dell’emendamento, i lavoratori che dall’8 febbraio sono in presidio permanente davanti il palazzo dell’assessorato, annunciano che il presidio continua ad oltranza, anche nelle singole province.
I tempi della politica non coincidono certamente con quelli dei lavoratori che hanno l’urgenza di rimettersi subito al lavoro, per questa ragione la battaglia continua fino alla firma di un contratto degno di tale nome, con l’ente regionale in house e che garantisca le retribuzioni spettanti con cadenza mensile, un fatto normale per chi presta la sua opera lavorativa, da sempre un’utopia per questa categoria.
La norma da sola non è commestibile!
Operatori ex Sportelli Multifunzionali esperti in Politiche Attive del Lavoro