Nuova pianta organica Asp Caltanissetta. Nursind:”Nulla a che fare con il concetto di sanità ed assistenza

NursindMUSSOMELI – L’intervento del Nursind, dopo l’approvazione della nuova dotazione organica dell’ASP di Caltanissetta: “ Abbiamo letto il documento e, secondo il nostro punto di vista, i numeri che sono venuti fuori per l’intera ASP di Caltanissetta sono chiaramente il frutto di un algoritmo proposto dalla Regione Sicilia che nulla a che a fare con il concetto di sanità e soprattutto di assistenza. La Regione Sicilia chiede all’Asp di Caltanissetta l’attivazione di nuovi servizi ed addirittura l’implementazione di nuove unità operative che dovrebbero arricchire il carnet dell’offerta sanitaria nissena e, nel contempo, impone di “depredare” letteralmente i piccoli ospedali di risorse umane al fine di ridurre a semplici poliambulatori ospedali che, seppur periferici, hanno comunque ragione alla luce del concetto di rimodulazione di cui si è tanto parlato. Imporre la presenza di 180 OSS nella nuova dotazione organica, e ridurre drasticamente il numero di personale del comparto negli ospedali di Mussomeli, Mazzarino e Niscemi equivale indirettamente ad un processo di chiusura immediata dei nosocomi periferici mascherando il tutto come operazione innovativa. Appare quanto sopra una vera e propria campagna elettorale in vista di prossime elezioni tale operazione poiché, abbassare il numero di infermieri e decuplicare addirittura il numero di OSS. attualmente in servizio all’ASP di Caltanissetta, è chiaramente antieconomico e rende nullo il concetto di assistenza sanitaria globale. Ci chiediamo soprattutto, alla luce del nuovo orario di lavoro ai sensi della legge 161/2014, come sarà possibile garantire una turnistica efficiente e livelli essenziali di assistenza decenti, senza violare la nuova normativa europea e garantendo standard almeno sufficienti per ciò che riguarda la sicurezza nelle prestazioni infermieristiche. Nel corso di formazione che abbiamo proposto in quest’ultima settimana a Caltanissetta e Gela sulla Legge 161/2014 ai quali hanno partecipato oltre 200 infermieri di quest’ASP, abbiamo dibattuto sui rischi e sulle sanzioni previste per ogni violazione dovuta al non rispetto degli orari di lavoro.
Chiaramente in tutto ciò non c’è stato il confronto con l’ASP per capire realmente quello che è la reale programmazione triennale. L’età media del personale del comparto è davvero molto alta. Nei piccoli presidi nei prossimi 3 anni almeno il 50% sarà pensionabile e di questi la quasi totalità infermieri.
Ci chiediamo dunque chi rimarrà in servizio: forse gli OSS???”

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  • Mandate via qualche dirigente e con lo stipendio risparmiato si paghino 3 infermieri..... Per gli amministrativi si recuperi il personale dagli uffici regionali trasferendoli, altrimenti a casa...... Certo, così facendo col cavolo che alle prossime elezioni l'aspirante onorevole/assessore che avrà agevolato una norma così anticostituzionale possa essere eletto . Chi sa però, se ci si rende conto che bisogna operare con le risorse disponibili e che il mandato elettivo conferisce l'obbligo di operare per una buona amministrazione . Per ovviare a ciò si potrebbe rendere il mandato elettivo unico per 5 o 7 anni, poi a casa. Così non ci sarà la preoccupazione di doversi fare rieleggere, preferendo il proprio freudiano a discapito della cosa pubblica. Ricordiamoci che da qualche anno è stato chiuso l'ospedale di San Cataldo. Inutile nella propria funzione per la vicinanza con quello di Caltanissetta , si è proceduto ad una riconversione , salvando il personale..... Sarà stata dura ma ci si è riusciti.... Poi non sarebbe male che qualche sindacalista torni a lavorare a tempo quasi pieno, riducendo gli i tempi del distacco...

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