Comitato “Giuristi Siciliani per il No al referendum costituzionale”: Antonio Campione e Salvatore Iacuzzo designati referenti per Caltanissetta

studio autunnoCALTANISSETTA Il Comitato “Giuristi Siciliani per il NO al referendum costituzionale”, coordinato dal professor Gaetano Armao e costituito da docenti universitari, avvocati ed operatori del diritto, ha designato quali referenti per la Provincia di Caltanissetta gli avvocati Salvatore Iacuzzo e Antonio Campione (nella foto), che seguiranno la campagna referendaria. I responsabili comunicano che il Comitato è aperto a tutti i giuristi nisseni e che presto sarà indetta una riunione organizzativa per la divisione dei compiti tra tutti gli aderenti.

“Intendiamo difendere la democrazia e la libertà contro una revisione costituzionale che, unita alla legge elettorale, intende creare un regime nel Paese” precisa Armao “ci opporremo, come giuristi e come cittadini, ad un tentativo confusionario di modifica della Costituzione che rompe l’equilibrio dei poteri per accentrare nelle mani di pochi le decisioni. Una revisione costituzionale nata male e maturata peggio, che non da spazio al Mezzogiorno, all’insularità ed alla perequazione. Peraltro, la nuova composizione del Senato sottorappresenta la Sicilia, rispetto ad altre regioni più piccole, ledendo i diritti dei siciliani”. L’avvio della campagna referendaria da parte di esponenti del Governo – che si recheranno oggi a Trapani – senza che ancora sia stato indetto il referendum ed a spese dei cittadini la dice lunga su quali saranno i tentativi di distorsione del libero convincimento degli elettori nei prossimi mesi. “I siciliani” conclude Armao “sapranno dare, a coloro che vogliono stravolgere la Costituzione, la risposta che meritano”.

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  • Mentre si discute e ci si da da fare per il NO o il SI al referendum la mafia delle montagne cerca di uccidere....... si lasciano perdere finanziamenti.... si rapinano ville..... e le stelle stanno a guardare...... volete rendervi conto che bisogna fare le battaglie per le cose serie, vere ed urgenti: lavoro, criminalità, benessere..... continuate così ad abbaiare alla luna...... poi sono io fuori tema o deluso politico o avrei fatto anticamera nella stanza di qualche politico...
    Sicuramente se avvengono queste cose è perchè in altri tempi c'era chi giocava a fare la rivoluzione, chi evocava la santa Russia (URSS) benedicendo Cuba ed il muro di Berlino (magari fumando una canna con hascish importato dalla mafia SPA di merda) e chi brigava con i mafiosi..... occupatevi del concreto...
    MA FATEMI IL PIACERE

  • Siamo lo Stato con il più alto numero di parlamentari, di generali, di dirigenti,, di uffici duplicati, di avvocati, strapagati e privi di responsabilità ..... Chiedetevi se ciò ha consentito un progresso serio. Ma fatemi il piacere

  • Aggiungo che, all'articolo Sicilia in ginocchio ho lasciato qualche commento al quale solo salvo, che credo sia quello che qui ha commentato, ha risposto: provate ad instaurare un contraddittorio e ditemi se ho torto.......

  • Dove erano tutti gli eccelsi giuristi quando la mafia la faceva impunemente da padrona assassinando giudici, poliziotti e chi ne denunciava le nefandezze...... Altri giocavano a fare la rivoluzione o ad abbaiare alla luna...... Avete vissuto sempre alla giornata ed ecco come siamo ridotti: giovani senza speranza, emigrazione, delinquenti che la fanno da padrone...

    • Se li cerca su internet vedrà che Armao e Campione "quando la mafia la faceva impunemente da padrona" (Anni 70/80) erano studenti universitari o poco più. Forse lei era nella sala d'aspetto di un politico di quegli anni a chiedere un posto di lavoro.
      Voti si o no al referendum, perché di questo si tratta, ma non insulti gli altri senza conoscerli.

      • Premesso che non ho offeso nessuno (anche perchè, nel caso, gli interessati ne avrebbero ragione per protestare), Premesso che lo scrivente non si è mai trovato nella sala d'aspetto di un politico a chiedere qualcosa, tanto meno un lavoro (avrà fatto confusione con soggetti di Sua conoscenza), tanto che manco da Caltanissetta da 30 anni, duolendomene per averla lasciata, ma sono sempre interessato a quanto avviene in quella che era una realtà vivibile. La questione che pongo in evidenza è questa, premesso che si tratta di idee opinabili (sia le mie, le Sue che degli altri). Col la situazione tragica che si attraversa (in città, nella regione e nello Stato), il volere cambiare le cose non mi sembra così catastrofico. Non vedo un dittatore all'orizzonte, la libertà di stampa mi sembra abbastanza garantita, qua non siamo nei paesi scandinavi e la gente vuole certezze per il futuro dato che, oltre al lavoro mancano appunto le certezze sul futuro, sullo studio (vedere articolo a parte sulla scuola). La gente, alla fine, magari vede di buon occhio una cospicua riduzione del numero dei parlamentari, che ben si guardano dal ridursi stipendi e pensioni, ricordando che persone come cicciolina e Toni Negri percepiscono la pensione (quest'ultimo operava contro lo Stato, l'altra operava per il benessere fisico e spirituale delle persone), oltre ad altri soggetti che sono stati condannati per i reati più svariati. Dico solo, preoccupiamoci di proporre leggi che tutelino i deboli ma veramente. Abbiamo le associazioni nessuno tocchi caino (alla quale hanno messo a capo un altro ex terrorista), leggi che tutelano i carcerati dentro e fuori dalle gabbie, ladri tangentari, corrotti ed altri malfattori li troviamo sempre fuori. Da pubblico impiegato dico: triplichiamo le pene per i corrotti, per i mafiosi, per i trafficanti, per i ladri, per gli assassini. La gente tra una ventina di anni se ne fragherà di quasto o quel sistema, vorrà stare un po decentemente. Alla fine,c'è qualcuno che sta provando a fare qualcosa, è quello di cui il paese intero ha bisogno altrimenti affondiamo.. Poi, alla fine, si vedranno i fatti.....

  • Toto' diceva: Ma mi faccia il piacere........ Premesso che non so se la riforma sia proficua o meno, so quello che ha prodotto lo statuto ed il sistema attuale, specie alla Sicilia. Fatemi il piacere e lasciate decidere il popolo. Avreste dovuto parlare 20 o 30 anni addietro, ormai siete furi dalla storia.......

    • Infatti queste persone sostengono le ragioni del no.
      Lei voti si o no, ma prima si documenti visto che lei stesso scrive che non sa se la riforma sia proficua o no.
      E' ovvio che deve decidere il popolo, ma prima deve sapere pro e contro della riforma: oppure questi non hanno diritto di parola? E chi avrebbe diritto di parola secondo lei? Solo il governo?
      Poi cosa c'entra lo Statuto Siciliano con la riforma del Senato? Mi sa che lei è fuori tema, e scrive solo perché è arrabbiato con qualcuno. Ma questi sono avvocati, non deputati, che c'entrano con le sue (legittime) delusioni politiche?

      • Il diritto di parola egr. Cannella ce lo hanno tutti... il governo (del quale non sono ne avversario ne tifoso) sta cercando di fare qualcosa. Se riuscirà si vedrà solo dopo. Sicuramente negli ultimi decenni qualcosa non va ed il momento in cui qualcuno (a torto o a ragione) prova a fare qualcosa che, sicuramente agli occhi dell'opinione pubblica potrebbe fare effetto (riduzione dei parlamentari). I sempre e comunque contro, di bertinottiana memoria, in altri tempi hanno consentito a qualcuno di governare contando sulle altrui divisioni.Perchè questi giuristi, ad esempio, non propongono una drastica riduzione del numero dei parlamentari lasciando il resto come è? E' una ipotesi, ma potrebbe interessare qualcuno. L'esempio, poi, dello statuto autonomistico non è a caso, esso cosa ha prodotto? contrasti apparenti con lo Stato Centrale e, se sbaglio mi corregga, una burocrazia spaventosa che si è sommata a quella dello Stato, i risultati si vedono. Dato che come dice Lei questi sono avvocati e non deputati, ma hanno l'intenzione di contrastare l'operato si del Governo, ma deliberato dal parlamento, provino a muoversi per proporre qualcosa di valido invece che, ripeto, demolire (a torto o a ragione) quanto da altri fatto. Lasci da parte le mie delusioni politiche, non ne ho, voglio che si faccia qualcosa per cambiare. solo domani sapremo se funzionerà ma cambiamo o affondiamo. Poi non sono arrabbiato con qualcuno ma con tutti coloro che hanno portato allo sfacelo che stiamo vivendo.

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