IL CASO SICILIANO. Il convegno sarà un omaggio alla città di Gela, alla Sicilia del Sud Est e alla sua posizione strategica nel Mediterraneo, nonché un momento di riflessione sull’inefficienza logistica che l’Isola subisce nei trasporti via terra e via mare e di confronto con i politici ai quali verranno sollecitate risposte precise e interventi immediati.
La Sicilia presenta una carenza infrastrutturale per quanto riguarda la rete autostradale, canale primario per il trasporto su gomma, e la rete portuale, per la quale i limiti del caso siciliano sono emblematici del freno posto alle potenzialità italiane. Con il raddoppio del Canale di Suez, la Sicilia potrebbe acquisire un ruolo ancor più strategico negli scambi tra Europa, Africa e Asia, ma conferma una scarsa competitività dell’Italia nel sistema portuale, mentre sono in crescita altre realtà nell’Africa Mediterranea, soprattutto in Marocco.
In Sicilia operano circa 15 mila imprese di autotrasporto, per un totale di circa 200 mila veicoli. Da qui parte una grande percentuale dei prodotti ortofrutticoli che arrivano sulle tavole di tutta Italia e di numerosi Paesi europei; le principali merci trasportate sono prodotti agricoli (cereali, frutta, ortaggi, agrumi, con il 60% della produzione nazionale di arance), olio e vino; prodotti industriali petroliferi e chimici, prodotti dell’industria navale e meccanica. La quasi totalità di queste merci prodotte in Sicilia viaggia su gomma (almeno per un tratto), mentre è molto debole la quota di trasporto ferroviario. Le rotte più battute sono da Palermo e Catania verso il Tirreno (Salerno, Napoli, Civitavecchia, Livorno Genova) e verso l’Adriatico. La Sicilia inoltre si rivela già oggi fondamentale per l’esportazione di prodotti agricoli: l’export è diretto per il 50% in Europa, 20% in Africa, 10% in Medio Oriente, il resto su rotte atlantiche e asiatiche.
“La Sicilia e il Brennero sembrano lontani, ma in realtà sono molto vicini: tutte le grandi questioni hanno una loro definizione a livello europeo” spiega Donati. “Il risultato delle elezione austriache ci permette di tirare un sospiro di tirare un sospiro di sollievo, ma non possiamo abbassare l’attenzione: il Brennero infatti è una delle arterie principali in entrata e in uscita dall’Italia, un’autostrada dell’import-export: lì passa un terzo della merce esportata verso il resto d’Europa”. Secondo i dati a disposizione delle associazioni di autotrasporto italiane, la tratta del Brennero è percorsa da oltre 500 veicoli pesanti ogni ora; la attraversano 40 milioni di tonnellate di merci ogni anno, di cui 30 milioni viaggiano appunto su gomma. Al Brennero passa un terzo dell’export italiano verso l’Europa Centrale, di cui i tre quarti viaggia su gomma. Il danno, solo per le imprese di autotrasporto, sarebbe di oltre 150 milioni di euro. Ma le conseguenze finirebbero per ripercuotersi su tutte le Piccole e Medie Imprese italiane, a partire proprio da un settore strategico come quello agroalimentare della Sicilia. Gli effetti negativi sarebbero dunque per l’intero sistema economico, inclusi i consumatori europei.
“La Sicilia paga per i problemi nazionali e aggiunge sul piatto della bilancia – anticipa il Pino Bulla coordinatore della manifestazione e vice presidente nazionale Assotir – l’inesistenza di infrastrutture che consentano almeno l’idea dell’alta velocità e, nel frattempo, ilcompletamento delle autostrade Catania-Ragusa e Catania-Gela; un piano preciso che identifichi, rafforzi e adegui i porti per le tratte commerciali; tariffe competitive e non da monopolio da e per l’Isola; intermodalità e sicurezza. La Sicilia – conclude Bulla – non è solo la parte terminale dell’Europa, ma punto strategico per tutti i Paesi del Mediterraneo”.
L’evento di sabato si propone dunque come uno spunto per il rinnovamento del settore, inteso non solo come autotrasporto, ma in relazione a tutta la logistica che riguarda la mobilità delle merci.
IL CONVEGNO. Tra i saluti del sindaco di Gela Domenico Messinese e del presidente regionale Assotir Salvatore Sciagura, prevista la presenza del presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, mentre la conclusione dei lavori sarà con la senatrice Simona Vicari, sottosegretario ai Trasporti, Nelle due tavole rotonde, moderate dalla giornalista Monica Adorno, si alterneranno imprenditori e politici. Nella prima, più tecnica, interverranno Patrizia Costanzo, presidente T.I. Assotir di Palermo e Trapani; Mario Cugno, certiquality (Sicurezza e qualità); Giuseppe Messina, Mediolanum (Sistema bancario per il trasporto) e Santo Figura, chirurgo, dirigente medico. Le conclusioni saranno affidate alla presidente Nazionale Transfrigoroute Italia Assotir Anna Vita Manigrasso.
Nella seconda tavola rotonda, più politica, interverranno Claudio Donati, segretario Nazionale T.I. Assotir; Nino D’Asero, deputato regionale, Vincenzo Vinciullo, presidente commissione bilancio all’ARS, Giovanni Pistorio assessore regionale ai trasporti, Giovanni La Via, presidente Comm. Ambiente, Sanità e Sicurezza alimentare Parlamento Europeo, Giuseppe Castiglione, sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Simona Vicari, sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti