Fisco, stop caccia ad importi esigui. Si punta sulle grandi evasioni

imageRoma – La lotta all’evasione cambia “passo”. L’Agenzia delle Entrate punta ad affinare i controlli fiscali: stop alla caccia all’errore involontario e ai recuperi solo formali o per importi esigui e lotta senza quartiere alle forme di evasione piu’ grave e alle frodi anche a livello internazionale. Questi i principi cardine della circolare di programma sulle strategie di prevenzione e contrasto dell’evasione 2016 dell’Agenzia che si propone di ridurre il tax gap, migliorare la qualita’ dell’accertamento e ridurre l’invasivita’ dei controlli.

Il rapporto tra Fisco e contribuenti diventa sempre piu’ centrale: il dialogo, la trasparenza e un approccio chiaro, semplice e privo di preconcetti, sottolinea l’Agenzia delle Entrate, saranno fondamentali per far percepire la correttezza e la proporzionalita’ dell’azione di contrasto.Inoltre nell’ottica di un progressivo miglioramento dei rapporti con i contribuenti e in linea con le indicazioni Ocse, l’Agenzia proseguira’ il percorso intrapreso lo scorso anno nel contrasto all’evasione, mettendo a disposizione dei contribuenti nelle comunicazioni inviate, gli elementi di cui e’ in possesso con l’obiettivo di favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari. In questo modo l’Amministrazione continuera’ a dare l’opportunita’ al cittadino di rimediare prima ancora che parta l’accertamento vero e proprio.Questi alcuni dei punti chiave della circolare:

– LOTTA SENZA QUARTIERE ALLE FRODI: la strategia 2016 prevede quindi un’intensificazione e una lotta senza quartiere alle forme di evasione piu’ gravi e alle frodi. Spazio anche al ricorso agli scambi informativi spontanei, utili per contrastare le frodi intracomunitarie nel campo Iva. Dal punto di vista del nuovo modello organizzativo, varato dalle Entrate nell’ottobre 2015, il Fisco punta ad assicurare un migliore coordinamento operativo ed una maggiore ampiezza e flessibilita’ d’azione. La creazione di un unico ufficio, articolato in diverse sezioni locali, permette di realizzare azioni simultanee e trasversali su tutto il territorio nazionale, che producono vantaggi in termini di tempestivita’ ed efficacia e che si sono dimostrate essenziali nella lotta ai fenomeni piu’ ramificati di frode fiscale. Fari accesi sugli ideatori o facilitatori di comportamenti evasivi strutturati, l’azione delle Entrate non trascurera’ chi per mestiere non si cura del corretto adempimento fiscale ma agevola fenomeni contrari alla legge.

L’Agenzia contrastera’ con decisione le frodi fiscali, sia a livello nazionale sia a livello internazionale, anche incoraggiando scambi informativi a richiesta con le Autorita’ estere. Particolare attenzione ai settori piu’ vulnerabili a fenomeni illeciti: frodi Iva intracomunitaria, circolazione di fatture false mediante l’azione di societa’ cartiere, compensazioni di crediti inesistenti mediante l’uso di F24 con dati non veritieri. Sul fronte della promozione della cooperative compliance, si amplia la platea dei grandi contribuenti ammessi: entrano anche le imprese che intendono dare esecuzione alla risposta dell’Agenzia, a seguito di interpelli sui nuovi investimenti. Da quest’anno, inoltre, le imprese possono stipulare accordi preventivi con il Fisco per regolare in anticipo il trattamento fiscale di alcune operazioni transnazionali. Lo strumento dell’accordo preventivo apre infatti al patent box.

– CONTROLLI PIU’ MIRATI E DI QUALITA’: in quest’ottica gioca un ruolo strategico il patrimonio informativo delle banche dati, che percio’ vanno arricchite e aggiornate con dati qualitativamente corretti a supporto delle risk analysis. Solo un uso virtuoso dei data base, sommato alle preziose informazioni rilevabili da fonti aperte come le autorita’ fiscali estere, sottolinea l’Agenzia, puo’ assicurare nel tempo nuovi percorsi di indagine e selezione sempre piu’ mirati, razionali e coerenti in base a precisi indici di rischio. La circolare ricorda l’importanza di un uso strategico dei numerosi applicativi a supporto del Fisco in fase di valutazione del rischio, cosi’ da improntare l’attivita’ di contrasto all’evasione a concreti indici di pericolosita’ e a una minore invasivita’ dei controlli.

– PIU’ COMUNICAZIONE E TRASPARENZA: l’Agenzia inserisce in agenda nuove comunicazioni per promuovere l’adempimento spontaneo. In particolare, entro giugno partiranno comunicazioni dedicate ai contribuenti con particolari anomalie relative al triennio 2012-2014, rilevate dai dati per l’applicazione degli studi di settore. Entro dicembre partiranno le lettere destinate a chi presenta anomalie dal confronto tra la comunicazione annuale Iva la dichiarazione Iva per il 2015. Debuttera’ inoltre una nuova comunicazione unica destinata a persone fisiche e imprese individuali, per cui, nel 2012, sono emerse anomalie legate, tra l’altro, a redditi da locazione immobiliare, di lavoro dipendente, di partecipazione, di capitale, o plusvalenze di beni relativi all’impresa.

– CONTRASTO AI FINTI NO PROFIT: l’Agenzia punta alla salvaguardia delle attivita’ di particolare rilevanza sociale, come quelle rivolte alla cura di anziani e persone svantaggiate ovvero dedite alla formazione sportiva dei ragazzi. L’azione di controllo si concentra quindi sul contrasto alle false realta’ “non profit”, ossia dei soggetti che, pur dichiarando scopo non lucrativo, operano sul mercato svolgendo di fatto attivita’ commerciale oppure prendono parte a fenomeni di frode in campo immobiliare o di false fatturazioni. In questo contesto, i controlli del 2016 daranno prioritaria attenzione alle organizzazioni che non hanno sede legale sul territorio nazionale. (AGI)

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