Sono amareggiato e dispiaciuto per la decisione dei colleghi di Musicarte di chiudere battenti.
La chiusura di questa associazione che per ben 25 anni ha portato il jazz(e non solo) nella nostra città non è una loro sconfitta, ma anche nostra e condivido in pieno la nota del consigliere comunale Licata che invita la classe politica ad interrogarsi sul “perchè”.
Da soggetto operante nel settore il segnale lanciato da Musicarte va oltre il confini di natura economica ed entra nei meandri della paradossale ed assurda considerazione che la politica locale e regionale ha verso chi con professionalità, costanza, serietà lavora ne settore della cultura e dello spettacolo.
La faccenda assume toni da “farsa” se si considera che proprio il jazz nella classifica dei costi della musica e’quella meno onerosa, per cui deduco che le richieste di supporto agli enti pubblici siano irrisorie ed assolutamente praticabili .
Nell’esprimere la mia solidarietà al gruppo li invito anche a ripensarci,
La “bandiera bianca” di questa resa non fa altro che far vincere quelle due, tre persone neofite della politica che hanno deciso di mortificare le maestranze del nostro settore tagliando contributi e servizi dietro la scusa dei tagli dello stato.
Inizialmente ci ho creduto pure io, poi sfogliando le delibere dei vari enti, ho capito che non è così.
In realtà i soldi negati vanno ad una miriade di soggetti che non fanno questo di mestiere, che realizzano manifestazioni inguardabili, che fanno passare per eventi di grande successo, spettacoli che la parrocchia del paese più piccolo d’Italia fa ogni settimana.
Cari amici di Musicarte, non mollate, io non consegno questa città nelle mani di questi signori e di chi li gestisce, operando come se fossimo un paese e dimenticando che siamo un capoluogo di Provincia con tanto di storia anche nel nostro settore.
Parlo con chi, mentre organizzavo il concerto di Pino Daniele e Pat Matheney organizzava quello di Noah, parlo con chi mentre organizzavo il Festival città di Caltanissetta organizzava Musica contro tutte le guerre. Non aggiungo altro.
Oggi gli spettacoli li organizzano gli assessori direttamente ed addirittura le commissioni comunali…
Comprendo la rabbia, la delusione, la stizza. Ma incontriamoci, parliamone, troviamo una soluzione tra noi operatori. Musicarte si è sempre contraddistinta per serietà e professionalità e non può ne deve mollare.
E’ un momento folle questo, passerà.
Vi invito a riflettere ed invito il consigliere Licata a farsi promotore non solo di una riflessione cartacea ma pratica, visto che nelle stanze della politica ha facile accesso.
TONY MAGANUCO
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Ennesima macchia nella modestissima attività di questa giunta.