Caltanissetta, il traffico in centro storico. Lettera aperta di Carlo Sorbetto: “Il tira e molla”

CALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

E più difficile chiudere al traffico i Fori Imperiali a Roma o Piazza Garibaldi a Caltanissetta? E ancora è più facile che il Commissario straordinario di Roma, Francesco Paolo Tronca pedonalizza i Fori Imperiali che il Sindaco Giovanni Ruvolo tolga le auto dal traffico di Piazza Garibaldi. E invece no, anche Caltanissetta potrà diventare una vera città d’arte e togliersi la sindrome del traffico su cui si affacciano i palazzi storici. Dopo la riqualificazione della Piazza Garibaldi, del Corso Umberto e del Corso Vittorio Emanuele, l’attuale amministrazione comunale pedonalizza un tratto del Corso Umberto, parte della Piazza Garibaldi, dalla via Camillo Genovese alla via Pugliese Giannone e metà Corso Vittorio Emanuele. Molti commercianti hanno lamentato il rischio di disagi e danni alle attività commerciali ma anche alla vivibilità della zona a causa dei tanti parcheggi che verrebbero soppressi.  “Comprendiamo il momento di estrema difficoltà, ma dobbiamo fare un cambio di cultura” – sostiene il Sindaco –. Continua il tira e molla tra l’amministrazione comunale e i commercianti del centro storico sulla chiusura alle auto e la sperimentazione di una zona a traffico limitato. Si continua a fare ogni giorno incontri e riunioni interlocutorie a Palazzo del Carmine, ma non saranno decisivi. Un anonimo scriveva: “Non puoi scoprire nuovi oceani fino a quando non hai il coraggio di perdere di vista la spiaggia.”

Carlo Sorbetto

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  • Vorrei precisare, per quanti non lo sapessero, che Carlo Sorbetto è stato nominato esperto per la comunicazione dal Sindaco Ruvolo. Pertanto, certe "perle di saggezza" completamente scollegate dalla realtà in cui vivono i cittadini derivano sempre dagli amici del sindaco che sanno tanto di filosofia e poco o nulla di lavoro. Facciamo sentire, piuttosto, la nostra vicinanza a persone che quotidianamente fanno sacrifici per portare avanti non solo la loro attività, ma anche l'economia nissena. I commercianti non hanno paventato un semplice rischio, ma sopportano ogni giorno sulla propria pelle le conseguenze materiali di scelte scellerate.

  • Peccato che non ci siano nuovi oceani da esplorare e neppure la spiaggia da non perdere di vista, solo un' oasi nel deserto nel nostro centro storico... che dopo che avranno chiuso gli ultimi esercizi commerciali e locali rimasti, potrà essere finalmente adibito a casba, poiché i nisseni non avranno più motivo di "scenderci". Ecco il salto di qualità e di "cultura" soprattutto, tanto auspicato.

    • Pienamente d'accordo con te, Paolo. Nel centro storico di Caltanissetta non ci saranno più nemmeno gli anziani a fare la passeggiata. Solo gli extracomunitari !!! L' importante è chiuderlo !! (Hanno detto alcuni). Se poi si desertifica pazienza !!

      • In questa diatriba, c'è l'amaro di non cogliere il bene comune,
        ma piuttosto un consenso in base alle convenienze personali.
        Perciò faccio appello al senso civico, nel riconoscere che stavamo meglio prima, poichè questo servizio delle passeggiate o del godere del centro storico, non serve al momento ai cittadini!
        Se questo non si vuole capire è vero quanto detto sopra:
        che l'utilità di alcune decisioni sui cittadini, serve solo a pochissiimi.

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