Revocati 400.000 euro al Consorzio Universitario. Cives 3.0: “Caltanissetta terra di nessuno che va difesa”

imageCALTANISSETTA – Non possiamo non reagire, offesi ed indignati, di fronte al colpo mortale inflitto al Consorzio Universitario Nisseno. Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio dei Comuni, nominato dal governo Crocetta, ha infatti revocato il contributo di circa € 400.000 al Consorzio Universitario di Caltanissetta, revoca avvenuta, fra l’altro, senza alcuna consultazione preventiva di nessuno degli attori della governance del Consorzio stesso.

Il Polo Civico non ci sta. Si tratta dell’ennesima penalizzazione disposta dalla Regione ai danni del nostro territorio, del comprensorio del centro della Sicilia. Si tratta di una decisione politica regionale che mortifica l’esistente, i corsi di laurea di Ingegneria Elettrica e di Medicina, ed impedisce di fatto il rilancio del Campus Biomedico, togliendo così ai nostri giovani la possibilità di studiare a Caltanissetta e di richiamare qui energie e risorse da tutto il territorio italiano.

Noi crediamo fortemente che la unica e vera mission di chi fa politica attiva sia la costruzione del Bene Comune. A questo, oggi e in questo momento, guardiamo e riteniamo che sia indispensabile lavorare in rete, ragionare insieme in termini di prospettive e di sviluppo in campo formativo e lavorativo.

Nel passato una politica miope e incapace di raccordarsi, di creare sinergie, di costruire reti ha decretato la esclusione di Caltanissetta come quarto polo universitario, conquistato, invece come è noto, da Enna. E’stata una grave sconfitta che ha impedito al nostro territorio uno sviluppo economico e culturale e il superamento della atavica marginalità del comprensorio del Centro della Sicilia.

Non ripetiamo un’altra volta l’errore del passato, non disaggreghiamoci inseguendo ribalte personali o interessi dipiccoli gruppi.

Ragioniamo in termini “comuni”, perché avere l’università a Caltanissetta è interesse di tutti: dei commercianti, dei proprietari di case, di chi offre servizi per il tempo libero, di chi fa cultura, di chi insegna, di chi gestisce trasporti.

Rispondiamo concordemente ai cinici tagli dell a Regione. Superiamo i ruoli di maggioranza, opposizione, alleati e non. . Chiunque faccia politica deve farsi sentire con gli strumenti e con le competenze che gli appartengono in una richiesta forte di riconoscimento del nostro territorio, perché smetta di essere “terra di nessuno” e dunque mortificabile, divisibile come si voglia

Al Sindaco chiediamo di farsi portavoce di una città che agonizza, di interloquire subito, anzi immediatamente, con chi ci rappresenta alla Regione, onorevoli e assessori.. La città non è di Giovanni Ruvolo, non è del Polo Civico, non è di nessuno dei partiti presenti in Consiglio Comunale. La città è dei nisseni.

Per questo ci mettiamo a disposizione, ed invitiamo tutti coloro che fanno politica attiva ad incontrare, insieme al Sindaco, la Giunta Regionale e la deputazione territoriale per trovare soluzioni adeguate al problema, perché il Consorzio Universitario Nisseno non muoia, ma anzi abbia uno sviluppo ulteriore e sia volano della ripresa economica dell’intero territorio.

Invitiamo chiunque abbia a cuore lo sviluppo di Caltanissetta a unirsi a questa battaglia con le risorse e le specificità proprie di ciascuno e chiediamo al Sindaco di raccordare tutte le forze disponibili a perseguire questo obiettivo.
Polo Civico Cives 3.0

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  • Provo a fare un ragionamento politico.
    Le posizioni recentemente assunte da partiti e gruppi politici sulla questione "università", rendono leggibile una possibile crisi politico - istituzionale all'interno dell'ente locale Comune di Caltanissetta.
    Questa crisi diviene ancora più pesante se si considera che le giuste rivendicazioni argomentate dal Sindaco ed ora da Cives, hanno come obiettivo il governo regionale presieduto dal gelese Crocetta (PD) ed in cui alberga comodamente il nisseno Miccichè (UDC).
    Crocetta, Miccichè e prima di loro i deputati e assessori regionali che si sono succeduti dal momento in cui fu istituito il consorzio universitario nisseno, insieme ai componenti dei vari consigli di amministrazione, non hanno mai remato nella stessa direzione.
    I gelesi hanno sempre manifestato la fortissima volontà di distruggere il consorzio nisseno, alcuni politici locali hanno remato contro per avvantaggiare il consorzio ennese che ha oggi raggiunto livelli elevatissimi di eccellenza con la Kore, insomma i nostri mediocri rappresentanti eletti e nominati hanno fatto sempre prevalere le ragioni del particolare sul generale, la recente decisione di trasferire ingegneria in corso Vittorio Emanuele ne è una palese dimostrazione. Essi non sono da biasimare, perchè il massimo livello raggiungibile da un politico mediocre è proprio questo, occuparsi di questioni spicciole, poltrone, sedie, sgabelli e strapuntini, mettendo da parte il bene comune dell'intera collettività.
    A questo punto sembra che il Sindaco e la sua organizzazione civica si stiano opponendo a questo stato di cose, ma secondo la mia modestissima opinione è troppo tardi, i giochi sembrano fatti e Caltanissetta sta uscendo fuori dai circuiti della formazione universitaria, a questo punto pare a rischio il famoso polo biomedico, cardine del programma elettorale del Sindaco Ruvolo.
    Il gioco delle parti potrebbe essere chiaro, anche alla luce delle ultime posizioni manifestate da NCD che siede sullo strapuntino di Crocetta con un finto assessore e con una serie di dirigenti regionali fedelissimi opportunamente collocati all'interno dei nuovi Gabinetti Assessoriali. Il partito di Alfano fa finta di attaccare un'amministrazione che non è in grado di opporsi al governo regionale i cui maggiori azionisti sono i due partiti proprietari della giunta Ruvolo (PD e UDC), che a questo punto di civico ha ben poco, per poi partecipare al canto del cigno del quasi estinto consorzio universitario.
    In conclusione mi pongo un'ultimo interrogativo, sarebbe interessante conoscere qual'è lo stato dell'arte del polo biomedico e se l'istituzione di tale interessantissima realtà sia legata alla sopravvivenza del consorzio universitario; inoltre sarebbe interessante conoscere, nel caso in cui il consorzio fosse eliminato, se tale iniziativa resterebbe di esclusiva competenza del CEFPASS.
    Se quanto sopra non fosse esclusivamente frutto della mia fantasia, visto l'evidentissimo contrasto con i partiti che lo sostengono, correttezza politica imporrebbe a Ruvolo di azzerare la sua giunta e liberarsi dei due partiti - proprietari, ma ritengo che questo sia un passaggio troppo "civico" per essere attuato.

  • Un comune capoluogo che non riesce a trovare 600 mila euro ed affida il futuro di un Consorzio universitario, a chi si sveglia la mattina è decide di uscire fuori dal consorzio. Se non siete capaci di governare "ANDATE A CASA",

  • Ma il Polo civico, ora cives 3.0 (che fine ha fatto poi l'Ufficio EUROPA?), non è il partito del Sindaco, dell'assessore al bilancio, dell'assessore alla cultura (poveri noi!) e di almeno 3 consiglieri comunali? Gli altri due consiglieri PER sono stati rinnegati da tempo, messi alla gogna!
    L'azione politica, quella reale e concreta, dovrebbe partire da loro che sono il perno politico dell'Amministrazione. Che cosa vuol rappresentare quest'appello all'unità? Proprio voi parlate di unità, voi che denigrate 2 consiglieri eletti regolarmente e ricusati da un'assemblea civica costituita da 4 gatti e qualche coniglio. Fareste ridere se i tempi non fossero tanto infelici, fate solo chiacchiere; poca roba al fuoco. Andate a lavorare, Sindaco, assessori e consiglieri (almeno quelli "fedeli" con il nuovo coordinatore Campione).

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