Sommatino, riportati alla luce importanti documenti

documento 2SOMMATINO – Uno dei più importanti depositi documentali della Sicilia contemporanea ha rivisto la luce. E’ accaduto a Sommatino (Cl) dove per alcuni giorni l’associazione “Filippo Terranova”, in accordo con l’amministrazione comunale e con la collaborazione dello storico e giornalista cosentino Matteo Dalena, ha eseguito a titolo gratuito una ricognizione del fondo documentario appartenente alla famiglia Lanza di Trabia. Custodite per secoli proprio nel palazzo della nobile famiglia sito in Sommatino, il vasto patrimonio documentario venne poi trasferito nel 2006, per motivi di ristrutturazione del suddetto palazzo, in alcune stanze del Centro Polivalente, sempre in Sommatino. Assistiti da agenti di polizia municipale gli addetti ai lavori, armati di tute e mascherine per via delle precarie condizioni di tale documentazione, hanno portato alla luce importanti testimonianze da un passato non lontano. Tanta la corrispondenza di natura privata appartenente alla famiglia dell’avvocato Caputo, per anni amministratore dei Trabia: centinaia di lettere, foto, cartoline, molte di queste appartenenti al periodo fascista, vecchi giornali, pubblicistica a stampa soprattutto a carattere giuridico. Ma la scoperta più interessante è la presenza di grandi libri mastri contenenti una grossa parte della storia amministrativa e contabile della “Zolfara Grande” meglio conosciuta come “pirrera Trabia”: cifre riguardanti la produzione, incarichi, ricevute, spettanze dei dipendenti divisi per mansioni e tanto altro ancora.

Nomi, cognomi e cifre solo apparentemente insignificanti ma che potrebbero arricchire e addirittura rivedere le conoscenze circa la storia mineraria di questo lembo di Sicilia. Oltre che rappresentare una valida fonte per la storia del lavoro e dunque dei movimenti operai tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Una scoperta interessante che merita ora uno slancio politico che la renda fruibile a un pubblico di esperti e studiosi.

View Comments

  • in merito all'articolo sui documenti "ritrovati" del palazzo trabia-caputo, desideriamo precisare che tali documenti sono stati donati dalla famiglia Caputo al comune di Sommatino, all'atto della vendita del palazzo gia' di proprietà dell'avv. Umberto Caputo. La donazione aveva lo scopo di valorizzare tali documenti, che altrimenti sarebbero marciti in qualche magazzino, e renderli fruibili alla cittadinanza di Sommatino. Per il legame affettivo che ci lega alla comunità che ci ha dato i natali, non possiamo che rallegrarci del fatto che, finalmente, tali documenti vengano recuperati e soprattutto resi fruibili a tutti.
    Nostra madre, che è ancora in vita, ha partecipato, assieme a mio nonno, avv. Notaio Alfonso Caputo amministratore dei beni del Principe Trabia, alla stesura delle annotazioni riportate nei registri censuari. Altri registri sono attualmente da noi conservati e se richiesti siamo ben disponibili a cederli al Comune di Sommatino.
    Alfredo, Alfonso e Fabio Caputo

Condividi