I servizi adesso sono partiti da Riesi ed hanno portato già a risultati di una certa rilevanza. Due le persone denunciate: il proprietario di un oleificio e il titolare di una ditta adibita al trasporto delle acque di spremitura. Sequestrate, alla periferia del grosso centro, anche particelle di terreni e un laghetto artificiale alimentato da acque di vegetazione provenienti da quel frantoio. Ai due vengono contestate irregolarità nello smaltimento delle acque provenienti dalla lavorazione. Al vaglio degli investigatori anche la posizione di altre due persone, proprietarie del terreno e del laghetto.
Per loro potrebbero ravvisarsi gli estremi per la denuncia penale. La task-force formata in Procura (dove peraltro sono arrivati una serie di esposti) sarà chiamata a verificare attentamente il sistema del cosiddetto “sversamento” delle acque di vegetazione prodotte dalla spremiture il cui smaltimento dovrebbe avvenire su terreni con particolare caratteristiche e di ampiezze ben definite con la tecnica del cosiddetto “spandimento” o gocciolamento. Questo sulla carta. Come invece è stato nel primo di questi servizi lo “sversamento” sarebbe avvenuto incanalando le acque in ruscelli limitrofi o laghetti. (di Stefano Gallo, fonte gds.it)