«Ero io a farne uso – ha dichiarato – nella preparazione per eventi agonistici nella convinzione che potessero migliorare le mie prestazioni. Non ho mai fatto commercio e solo in un episodio ho ceduto gratuitamente questi medicinali a tre ragazzi». I tre ragazzi cui avrebbe fatto riferimento Alfano non sarebbero però quelli (di Polizzi Generosa) ai quali la Squadra Mobile aveva trovato il “Winstrol Depot” e le prescrizioni per l’uso scritte a mano su un foglio. Da quel ritrovamento la Mobile ha avviato le indagini per esplorare il mondo del doping fra i body builder nisseni concentrandole prevalentemente sui movimenti dell’istruttore che sarebbe stato, per gli investigatori, punto di riferimento per giovani del palermitano, dell’agrigentino e del calatino circostanza ieri respinta dal diretto interessato. (di Vincenzo Falci, fonte gds.it)