Pagano (Ap): liberalizzazione cannabis? Né ora né mai

ROMA – “Il tema della liberalizzazione della cannabis non esiste. Ha fatto bene il Pd a placare i facili entusiasmi dei supporters della ‘canna libera’. Aggiungo che si tratta di un tema che non esisterà mai. Perché né ora né in futuro potrà passare in Parlamento una legge che invita i nostri
giovani a farsi del male”. Così il deputato di Area popolare Alessandro Pagano.

“Piuttosto – prosegue – sarebbe opportuno che anche su un altro provvedimento fortemente divisivo come il ddl Cirinnà, Renzi e il Pd decidessero di metterlo nel cassetto e non si facessero dettare l’agenda dalla brava e attiva ministra Boschi, la quale però forse non si sta rendendo conto che con le sue forzature sta solo danneggiando lo stesso Renzi. Le priorità degli italiani – aggiunge Pagano – sono più occupazione e meno tasse per famiglie e imprese, sostegno alla natalità e alla maternità e
conciliazione dei tempi con il lavoro come ha ribadito oggi lo stesso presidente Mattarella”.

“Priorità sulle quali Ncd-Ap ha dato e darà sempre il proprio fondamentale contributo, come dimostrano le proposte contenute nel Family Act”, conclude.

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  • il solito benaltrismo miope ed ignorante, mentre all'estero fanno vagonate di soldi con la cannabis l'Italia deve rimanere buona ultima in tutto e sempre cornuti e mazziati...
    Gli olandesi è una vita che ci marciano
    Gli spagnoli lo stanno imparando adesso
    Negli usa se ne fa un business

    Da noi si rimane sempre indietro di 30 anni... pure i politici più giovani per non sfigurare fanno finta di avere idee da sessantenni.

  • Pagano, aggiungerei, le priorità degli italiani sono anche:
    1) diminuire i vitalizi fino a rapportarli ai contributi versati;
    2) abolire i privilegi dei soliti noti (deputati in primis);
    3) eliminare i favoritismi a favore dei gruppi imprenditoriali lobbisti (Mondadori);
    Pensa, Sig. Pagano, che lei non c'entri nulla con queste priorità?

  • Non stupisce affatto ed è perfettamente prevedibile che ogni volta che esca un proposta di legge che possa dar fastidio alla mafia (in questo caso 12miliardi di fastidio) come ad esempio la legge anticorruzione o questa, i primi a mettersi di traverso indignati siano i politici del sud ex FI ( partito con un fondatore in galera per concorso esterno in associazione mafiosa e l'altro convivente per anni col narcotrafficante, boss e pluriomicida Mangano). È la dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta

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