Caltanissetta, lettore scrive: “A casa di Pirandello in 66, in casa Trispisciano…nessuno”

tripiscianoCALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

La casa di Pirandello ad Agrigento è un museo, ma è più affollato di una casa popolare occupata. In 66 conservano la memoria di Luigi Pirandello, non lavorano di lunedì, non si sa che mansione svolgano, non si comprende dove si possano nascondere. E zero sono i visitatori, tranne sei gatti, avete capito bene, proprio sei gatti che in contrada Caos, sede della casa natale, tengono compagnia allo scrittore utilizzato come un ammortizzatore sociale da una milizia di stipendiati.

Sono 66 funzionari, tutti dipendenti della regione, ma i custodi in realtà sono solo 15, e ne servirebbero anche di più, dice il direttore della biblioteca museo Luigi Pirandello di Agrigento, offeso con i giornali, in particolare Panorama, che stanno commettendo un errore d8i calcolo. Insomma, non è solo un disastro culturale quello siciliano, ma il tracollo della nostra regione, un impazzimento di assunzioni che si vorrebbe perfino implementare se solo si potesse. E infatti per il direttore sono insufficienti i 18 operatori che si avvicendano a turno tre volte al giorno, gli unici in carne e ossa, che in casa dello scrittore dovrebbero vegliarne la memoria. Però, da una indagine, pare che i dipendenti della regione, solo nella casa, siano 22; gli altri 44 fanno servizio nella biblioteca Comunale, chiamata per errore Pirandello, dicono. Per i vecchi locali di via Imera, dove risiede la biblioteca, sita nel vecchio centro di Agrigento, la regione paga un affitto annuale di  180.000 euro.

Penso al nostro povero Michele Tripisciano; capisco che è una cultura diversa da quella di Pirandello, forse non si può fare un paragone, però il nostro Sindaco Ruvolo potrebbe mettere da parte qualche euro per dare dignità al luogo dove Tripisciano nacque e dove morì nella casa di via Ciantro Marrocco a Caltanissetta. Forse esagero, i politici di turno non ci hanno ancora pensato, ma in rapporto alla casa di Pirandello si potrebbero creare tre posti di lavoro (regionali) anche di raccomandati. Che dire!

Angelo Sole

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  • Caltanissetta non cura la memoria dei suoi figli, neanche con quest'Amministrazione che vanta un Assessore alla Cultura docente universitario. Che vergogna.

  • Per le necessità museali di Caltanissetta, la Regione siciliana ha già esaurito il budget [vedasi il recente servizio dell'emittente televisiva La7 - mai contestato da qualche autorità - sul Museo archeologico (accanto alla Chiesa di Santo Spirito) che vanta più di 30 dipendenti di cui un numero sproporzionato con qualifiche dirigenziali o su di lì].

    • Disinformati !!! l'Assessorato ai Beni Culturali per la sola sede di Caltanissetta città , vanta molti amici e parenti degli AMICI , assunti chissà come , circa un centinaio di dipendenti fra impiegati regionali e Cooperative Produzione Lavoro , per l'intensa mole di lavoro da svolgere e la numerosa affluenza di turisti . A loro vanno aggiunti altri Enti Promozione Turismo e Cultura super efficientissimi e produttivi che hanno portato il nome di Caltanissetta .............. in TV alla ribalta nazionale come esempio di scempio e spreco di denaro pubblico . Complimenti per la pubblicità ........ " Caltanissetta terra di Cultura e Tradizioni ..... il clientelismo da Noi non muore MAI " .

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