Il comandante Parisi “scappa” da Caltanissetta. “Questa è una città strana”

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  • Il tempo è giudice .......... e ci dirà chi ha torto e chi ha ragione , la cosa strana è che , in questi anni ne sono passati parecchi di Comandanti al Corpo di Polizia Municipale e tutti sono risultati , a bocca degli addetti , non idonei ( ??? ) non riuscendo a portare a termine il loro mandato seppur messi in condizione ( ??? ) di operare in massima libertà ( ??? ) e nella massima espressione di collaborazione ( ??? ) nessuno è stato capace di invertire la rotta e portare ordine e disciplina sia all'interno che all'esterno . Mi suona strano questo motivetto !!! E se invece è " qualcuno " che vuole che le cose vadano così ed meglio cambiarne UNO anzichè " X ... anta " ? Perchè non fare lo stesso con chi ci Amministra ? Ben dice Alessio " chi non ha peccato scagli la prima pietra " , dispiace non si possa dire per TUTTI a Palazzo del Carmine , perchè se la macchina non va non è per il volere singolo bensì per quello collettivo , tramandato e radicato sistema al quale chi si succede a capo non può opporre resistenza , tranne che ......... sia una figura " libera " da vincoli partitocratici , di alleanze e Nisseno nell'Anima . Ma si sa Caltanissetta è una città ...... strana !

  • La colpa è veramente sua? E noi? Come al solito "chi è senza peccato scagli la prima pietra" e il nisseno si sente nella posizione di poterla scagliare. E' vero, Caltanissetta è una città strana: desidera il cambiamento, si lamenta che le cose non cambiano, ma non fa niente per cambiare perchè sotto sotto questa sorta di apatia vittimistica al nisseno piace perchè non lo obbliga a rimboccarsi veramente le maniche. Probabilmente costui avrà fatto degli errori, ma quanti di tali errori sono realmente imputabili a lui e non ad un sistema di degrado e clientelismo ormai oliato che funziona sempre per pochi eletti e non per gli altri? Quanto di tutto ciò è colpa della nostra maleducazione e della nostra arroganza, della nostra ipocrisia e della nostra presunzione, della nostra volontà di sentirci superiori agli altri finendo con il diventare ridicoli e meschini. Nulla cambierà veramente se Caltanissetta non comprende prima di tutto i suoi peccati e poi tenta realmente di porvi rimedio. Inutile lamentarsi!

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