Gela con Catania o con Caltanissetta? Il sindaco Ruvolo: “Negativo lanciarsi in pericolose prospettive”

ruvolo redazioneCALTANISSETTA – Appaiono sinceramente sorprendenti e poco utili le posizioni espresse da esponenti politici eletti nella provincia di Caltanissetta, purtroppo impegnati a promuovere anacronistiche questioni di campanile estranee a logiche di sviluppo del comprensorio e delle popolazioni che vi abitano, tentando di smembrare ed indebolire la nostra Provincia.

I cittadini, le organizzazioni sociali, le forze produttive e istituzionali si aspettano spinte finalizzate a rafforzare le coesione sociale, economica e territoriale con scelte conducenti a fare un fronte comune per esaltare le potenzialità del territorio nisseno.

In particolare modo la città di Gela con la sua storica tradizione non può essere liquidata semplicisticamente dalla provincia di Caltanissetta per annetterla a quella di Catania, quasi fosse un appendice amovibile. Il territorio gelese con il suo porto; le potenzialità turistico ricettive connesse alle bonifiche post petrolchimico; la storica centralità politica e geografica nella Sicilia ne fanno un elemento essenziale e connaturato a quel cuore della Sicilia che è il comprensorio nisseno. Un contesto unitario che ha un destino comune da secoli e che va integrato con contributi e proposte rafforzative e non indebolito da improbabili iniziative senza retroterra né politico, né economico né sociale, come ha dimostrato anche la scarsissima affluenza di cittadini al referendum dello scorso anno.

Per la grande scommessa a cui tutti i rappresentanti istituzionali dobbiamo sentirci chiamati per dare una prospettiva ai nostri giovani e alla nostra terra, questo è il tempo dell’unità e non della divisione: lavorare assieme per l’obiettivo comune di migliorare le condizioni di vita della nostra gente di Sicilia, per cambiare in meglio un destino che non può essere il fatalismo dell’irreversibile declino a cui sembrano cedere talune estemporanee proposte. Il nostro territorio, inserito in un progetto di Area Vasta della Sicilia Centrale che include anche le province di Enna ed Agrigento, può avere grandi margini di crescita e di sviluppo, e quindi può essere fortemente competitivo nel rilancio del post-crisi. Una sfida che possiamo vincere utilizzando le risorse di cui già disponiamo, senza aspettare ancora che altri, da Roma o Bruxelles, decidano il nostro futuro.

E’ necessario condividere la visione di comunità solidali, capaci di valorizzare le risorse di ciascuno in una dimensione condivisa. L’ appello che faccio, dunque, ai Consiglieri Comunali di Gela, di Butera e Niscemi, alle forze politiche e sociali delle rispettive Città, di guardare a questo futuro piuttosto che lanciarsi in pericolose prospettive che potrebbero arrecare un danno irreparabile a tutti.

Giovanni Ruvolo

Sindaco di Caltanissetta

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  • Dimenticavo..... volevo dire al sindaco Ruvolo "che la scarsissima affluenza di cittadini al referendum dello scorso anno" che è stata effettuata a Luglio dove i Gelesi normalmente sono in ferie, e volevo ricordare che in quel periodo e scoppiato il problema della chiusura della raffineria di Gela, sono stati 24000 (VENTIQUATTROMILA) .... CHIAMALA SCARSISSIMA AFFLUENZA..

  • Leggendo i post dei nisseni, da Gelese mi sembra di vedere un detto siciliano che

    dice "Quannu a iatta un po rrivari a saimi dici che è rancida", ma se

    caltanissetta con Gela ha fatto sempre il bello e cattivo tempo decidendo in

    tutto e per tutto, arricchendovi sempre di servizi, ospedali, etc. etc. ,avete

    lottato allo strenuo, pur di non far fare il tribunale a Gela, l'unica città

    della provincia ad avere il mare e non esiste neanche il porto,potrei continuare

    fino a domani contemplando tutte le ingiustizie che sono state perpretate contro

    Gela, ed ora mi parlate di ricrescita della nostra provincia, forse vi sarete

    espressi male caltanissetta è la vostra provincia e non la nostra, noi non ci

    siamo mai sentiti nisseni, come si suole dire i Gelesi con caltanissetta non

    hanno nulla che spartire. Ora vorreste rimediare usando parole dolci, perchè non

    passate ai fatti , proponeteci il libero consorzio di caltanissetta/Gela con i

    servizi provinciali suddivisi sui due territori, allora forse se ne potrà parlare

    , altrimenti tenetevi il vostro libero consorzio poichè noi siamo ben felici di

    appartenere alla Città Metropolitana di Catania, dove già il sindaco Bianco si è

    espresso dando libera autonomia ai territori.

    • Il sindaco Bianco sta facendo la sua campagna elettorale, tra poco gli serviranno i voti dei consiglieri comunali, anche quelli di Gela.
      E comunque noi nisseni non vi abbiamo disprezzato nè penalizzato. Ci avere pensato da voi: Collura 10 anni e Federico 3 anni mi pare non siano proprio nisseni. Mettici poi che avete Crocetta Presidente, sbagli se addossi la colpa a noi.
      Comunque l'idea Caltanissetta/Gela non è male..... sono stato sempre dell'idea di riconoscere ai gelesi quello che è giusto.

    • Quindi non potremo più disporre delle ricchezze gelesi?!
      E' finita: vinceranno i buoni e noi moriremo tutti tra mille stenti.

      • Vedrai caro tanu vedrai .... spero di poterti sentire dire le stesse cose tra un anno.... ricordati che i soldi ai liberi consorzi arrivano anche in base alla popolazione... e senza Gela e Niscemi sarete 4 gatti....

  • Ruvolo chiddi su gilisi non cadranno nelle tue soporifere chiacchiere da sacrestia... Quello è roba da magunzisi!

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