Rassegna stampa. Caltanissetta, polemica sui randagi: “Sono troppi, vanno sterilizzati”

Sterilizzazione caniCALTANISSETTA – Una massiccia campagna di sterilizzazione, la creazione a Palazzo del Carmine di un apposito ufficio che si occupi di randagismo e iniziative per agevolare le adozioni. Sono queste – fra le altre – le proposte emerse da una mega riunione dedicata esclusivamente all’emergenza randagi che ormai dilaga in ogni angolo della città. Con il sindaco Ruvolo e l’assessore Amedeo Falci, la presidente della terza commissione consiliare permanente Rita Daniele, i consiglieri Valeria Alaimo e Francesco Dolce, i rappresentanti di Lida, Lav e Wwf Rosa D’acquisto, Jessica Natale ed Ennio Bonfante e di un associazione nata di recente “Canuzzi di strada”.

Le associazioni animaliste sono tornate a sollecitare una massiccia campagna di sterilizzazione, l’unico rimedio possibile hanno fatto intendere per arginare il dilagare del randagismo. La parte più visibile del fenomeno è rappresentata però dalla presenza ormai diffusa di branchi anche nutriti che incutono paura ai passanti.
(Stefano Gallo – GdS.it)

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  • Presenza ormai diffusa di branchi anche nutriti che incutono paura ai passanti , con questa affermazione si rispecchia la realtà del fenomeno in città !! Cani di grosse dimensioni riunitisi in branchi che stazionano H 24 fra le vie P. Leone ed E. Romagnoli , facendo della vecchia caserma dismessa la loro dimora , ma che durante il giorno e le ore serali rendono la vita invivibile ai residenti , lo stesso dicasi della notte che con i latrati distolgono il sonno e la tranquillità . Visto l'interesse di tante associazioni , perché non affidargli gratuitamente , ad esempio strutture come la caserma dismessa sito idoneo ad accogliere questi animali ?? perché non crearvi un dog's center dove si è certi di potere prendere in affido un cane sano e curato o un luogo dove lasciare temporaneamente in custodia in mani sicure il proprio cane ?? Ci vuole poco e si sgraverebbe il Comune dei costi eccessivi ( ???? ) per la gestione dei canili , dove portare solo quelli ritenuti più aggressivi e pericolosi , riducendo così il numero e di conseguenza i costi .

  • Il problema non è sterilizzarli e reimmetterli nel territorio. Anche così facendo (e si deve fare per evitare che si continuino a riprodurre), non si risolve il problema dei branchi feroci che hanno reso pericolose le strade. Questi soggetti pericolosi vanno chiusi in canile, prima che la gente esasperata cominci a farsi giustizia da sola. Nessuno vuole che ci scappi il morto o che i poveri animali vengano fatti oggetto di violenza. Pertanto che si metta mano al problema in maniera reale e definitiva prima che succeda l'irreparabile.

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