Non tutti i lavoratori, che attualmente prestano servizio nella cooperativa Progetto Vita, si sono costituiti davanti al giudice del lavoro, ma potrebbero farlo adesso, se i termini per la costituzione non sono scaduti. Il Comune è stato condannato in solido al pagamento degli stupendi arretrati nei confronti di una decina di lavoratori, mentre quelli che prestano attualmente servizio sono circa una quarantina. In prima istanza il giudice del lavoro a cui i dipendenti si sono rivolti ha condannato il Comune formalizzando all’amministrazione una ingiunzione di pagamento, notificata e depositata, ma a cui ne dirigenti ne amministratori hanno dato riscontro. (Salvatore Mingoia – GdS.it)