Il paroliere, The showmen e le occasioni perdute

imageCALTANISSETTA – Nel nostro, per la verità, poco affascinante show business politico locale, tiene banco da giorni una ‘fiction’ che vede tra i protagonisti principali un esponente pentastellato del civico consesso nisseno, il presidente del consesso ed autorevoli presenti e passati esponenti politici.
Oggetto della ‘plural tenzone’ e’ la durata delle sedute delle commissioni consiliari, che a detta del componente pentastellato durerebbero meno di un ora, a fronte di un gettone di presenza per ogni componente di ben 42 euro; niente male considerando il clima di austerity predicato (ma a quanto pare poco praticato) dai nostri amministratori. Tuona il presidente del consiglio, asserendo che non è sua competenza controllare, che nessuna legge regola la durata delle commissioni e che tutto è rimesso alla discrezionalità delle stesse. Da lì contestazioni, manifestazioni di solidarietà alla ‘lesa maestà dell’istituzione’, le contro contestazioni, ed un tediante elenco di buoni propositi da parte di tutti gli attori in campo, per ‘mettere una pezza’ allo strappo primaverile. Ai meno giovani dei lettori non sfuggirà il riferimento alla nota canzone ‘un’ora sola ti vorrei’ interpretata dal celeberrimo show men è composta dal paroliere Bertini. Ma il consigliere penta stellato, in questa ‘fiction’, purtroppo non riesce ad evocare le atmosfere magiche e trasognanti di un epoca che grondava ottimismo. Piuttosto i ‘botta e risposta’ tra gli attori della ‘fiction’ a cui stiamo assistendo, scandiscono il ritmo di una mediocre composizione destinata ad un largo consumo da parte di un pubblico sempre più disattento.
L’autorevolezza di un organo politico non si misura nella durata delle sue riunioni, ma nella capacità di produrre decisioni, che saranno tanto più utili quanto più rapide. È questo il principio etico che deve guidare i nostri amministratori. È’ questa la storia che ci piacerebbe raccontare, invece delle occasioni perdute.

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  • Fiction? A me pare na tragedia , io vorrei vedere uomini detti onorevoli cioè degni di rispetto, onorata che ha a cuore i problemi veri del popolo, delle sue necessità , per loro oggi la gente ha bisogno solo di feste, spettacoli, come dicevano gli imperatori feste e giochi, o come le tre F dei Borboni" feste , farina e forca, ,..penso che sono incavolata nera a vedi che problemi hanno loro, pensiamo ai giovani e ai meno giovani ,avviliti e umiliati il problema " NON C E LAVORO" su questo argomento avrei tante cose da dire, vorrei gridare e convincere tanti che l ideale della VITA NON DEVE ESSERE PIÙ HO, PIÙ VALGO,MA PIÙ SO PIU VALGO, MERITOCRAZIA A CHI HA I Controc...... DI NON VENDERSI E RINNEGARE I VALORI PIU SACRI ,PER SETE DI POTERE E DENARO!

  • Eccolo là. Ancora una volta il buon moralista che attacca, proprio a ridosso delle elezioni in altri paesi siciliani. Diceva lo scrittore Gervaso che la differenza tra moralità e moralismo è la stessa che c'è tra pasta ed il vomito di pasta. Chi pratica il moralismo spacciandolo per insegnamento morale verso gli altri è un presuntuoso untuoso e poco fruttuoso (chiedo scusa per il gioco sonoro).
    Si producano le prove valide per una discussione seria e motivata; se si lancia il sasso senza una motivazione valida si provoca la reazione furiosa della gente, come già sembra essere accaduto.
    E chi provoca? Proprio chi appartiene ad uno schieramento che, in forte perdita di consensi nazionali e, soprattutto cittadini, tenta di cavalcare l'indignazione dei cittadini contro la mala politica. Ma se non riesce nemmeno a dialogare con il proprio capogruppo (Alaimo) che, tra l'altro è stato pure sfiduciato dal direttivo (o Direttorio, dal gran Cancellieri); caro dott. Magrì, dalle 5 stelle alle stalle, dalla luce universale alla torbida fiammella dell'ingiuria. Lei che vuol apparire il cavaliere senza macchia e senza colpa, Lei che addita gli altri di RUBARE.
    Lei che provoca con le sue insinuazioni, perché non ancora provate, la reazione spropositata di cittadini contro il presidente consiliare.
    SI rivolga alle sedi di competenza anziché sfruttare giornali e radio per rinverdire e riaccendere le 5 stelle sbiadite e cadenti.

  • Corre voce, tra i cittadini Nisseni, che già nel primo semestre del 2015, le miniriunioni a pagamento del Consiglio comunale di Caltanissetta superino, come numero, quello di Agrigento.
    Sarà la verità? Speriamo di no!

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