Per queste imputazioni la procura ha chiesto al giudice Giuseppina Figliola la condanna a sei mesi. Così come l’affermazione di responsabilità è stata sollecitata pure dalla parte civile, l’allora partoriente Jessica B. (assistita dall’avvocato Salvatore Tona), l’unica che si è costituita parte civile nel dibattimento e che ha contribuito a smascherare il sospetto millantatore. La stessa parte civile ha pure sollecitato il riconoscimento al diritto ad un risarcimento dei danni. Alla prossima udienza toccherà alla difesa replicare.
(Vincenzo Falci – GdS.it)