Adesso ci vogliono altri soldi (appunto mezzo milione di euro) per rendere sicuro il primo piano del convento e con i tempi che corrono trovare amministrazioni pubbliche (Regione in testa) in grado di coprire una simile spesa appare quanto mai problematico. La Soprintendenza la perizia di variante l’ha già inviata all’assessorato ai beni culturali a metà dello scorso anno ma a tutt’oggi la richiesta è rimasta inevasa. Con conseguenze facilmente immaginabili: l’inaugurazione prevista per la prossima settimana o al più tardi entro l’estate sarà ulteriormente rimandata. (di Stefano Gallo, fonte gds.it)