Caltanissetta, Ruvolo: “Addolorato per il fatto ma da tempo non ho rapporti con mio figlio”

CALTANISSETTA – Il primo cittadino Giovanni Ruvolo ha affidato ad una breve nota ufficiale il suo pensiero in merito alla vicenda che vede coinvolto il figlio adottivo Vladimir, arrestato stamani perchè ritenuto appartenente ad una gang che rapinava e picchiava anziani soli. Il sindaco ha dichiarato: “Nonostante non abbia più rapporti da tempo con Vladimir, per sua scelta, vivo con immenso dolore quanto accaduto, riponendo grande fiducia nella giustizia che dovrà accertare i fatti e punire severamente gli autori. Auspico che questa ennesima esperienza della sua vita lo induca ad accettare le regole del vivere civile e a rispettare il prossimo”.

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  • Io non ho votato Ruvolo. Ma in ciò che è successo gli do la mia solidarietà.
    Qualcuno qui mi smentisca se tutti i Sindaci e Politici che abbiamo avuto sono stati tutti candidi casti e puri.
    Sindaco , prenda le decisioni Sue personali, compia il ruolo di padre permettendo alla giustizia di fare il giusto corso e sentenzia nel giusto ciò che decide.
    Lei invece continui a ricoprire il ruolo di Sindaco non deludendo i Suoi elettori.
    Se mi permette le voglio segnalare quanto segue:
    Perché Caltanissetta invece NO

    Delia, sindaco diffida Caltaqua: “sistemate” le buche in corso Umberto

    Il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri, ha inviato, stamani, a Caltaqua Acque di Caltanissetta S.p.A., una nota fax con la quale chiede il ripristino tempestivo e urgente del manto stradale in alcuni punti del corso Umberto I°, che “presentano – ha detto – un deterioramento evidente con buche di notevoli dimensioni e profondità tali da destare pericolo alla viabilità”.

    “Il deterioramento del manto stradale e le buche sono la conseguenza – ha aggiunto il primo cittadino di Delia – di alcuni interventi di ripristino inadeguati in seguito ai lavori di riparazione della rete fogniaria e idrica effettuati alcuni mesi addietro dalla Caltaqua”.

    Gli inconvenienti sono già stati segnalati con precedenti note da parte dell’Ufficio tecnico comunale.

    Il sindaco Bancheri nella nota inviata “diffida la società ad intervenire con la massima urgenza e a ripristinare detti tratti di manto stradale a regola d’arte”.

    “Non c’è niente di decoroso, vivibile e accogliente in una strada ridotta così, che ogni giorno peggiora sempre di più – ha infine detto Bancheri. Ed hanno ragione i cittadini, automobilisti e pedoni, a lamentarsi per i disagi che patiscono. Ho il dovere di dire però che la colpa di tale disservizio non può essere addebitata all’Amministrazione comunale. Non abbiamo creato noi il disservizio. Chiedo pertanto a Caltaqua – Acque di Caltanissetta S.p.A. – con la quale, ad onor del vero, abbiamo avuto sempre dei rapporti di seria e fattiva collaborazione, di ripristinare il manto stradale eliminando ogni situazione di pericolo nei punti segnalati del Corso Umberto e di eseguire i lavori prestando l’attenzione e la cura che una strada pubblica merita. Una collaborazione nella quale crediamo e che deve essere maggiormente rafforzata da ambo le parti per due motivi essenziali. Primo per rispetto ai cittadini. Secondo perché ci sono precise responsabilità connesse ad eventuali danni che possono verificarsi in capo agli utenti cittadini a causa della precarietà del manto stradale nei punti segnalati”.

  • criticatelo per l'inefficienza politica ma lasciate stare la sfera privata e dolorosa come questa. chi siamo noi x giudicare i guai che gli sono caduti addosso -politicamente lo si può giudicare e basta.

  • Desidero esprimere tutta la mia solidarietà e il mio affetto ad Adriana e Giovanni Ruvolo: andate avanti con la dignità che vi ha sempre contraddistinto, impegnandovi in prima persona per rendere questa società migliore.
    So che non è molto ma sappiate che avete tutta la mia stima.

  • Caro Peppe Miccichè spero vivamente che non capiti mai , una cosa del genere! E consiglio a tutti i cittadini nisseni di sapere prima di commentare ! Ed è proprio d'apprezzare che per una volta la giustizia italiana è UGUALE PER TUTTI!

  • Sig. Miccichè' nelle tristi vicende della vita, che possono investire ciascuno di noi, e' meglio non commentare e suggerire alcunché. A parere di scrive ha perso una buona occasione per tacere. Qualsivoglia affermazione e/o decisone del Sindaco, in merito a detta vicenda, non credo, saranno assunte sulla scorta di suggerimenti di nessuno.

    Buona serata

  • Al di la di commenti fuorvianti e equivoci, si esprime piena solidarietà ad una persona perbene come il dr. Giovanni Ruvolo è. E si comprende pienamente l amarezza di un padre per le scelte sbagliate del figlio. Penso che la pensino come me la maggioranza dei nisseni.

  • Ci muoviamo sul sottile filo fra garantismo e giustizialismo. E' comunque una situazione antipatica e delicata poiché è una vicenda che potrà essere confinata come fatto privato. Il Sindaco è il primo cittadino e non può chiamarsi fuori da responsabilità assolutamente dirette che ha nella fattispecie. Si comprende il suo dolore e chissà quali amarezze lo pervadono e lo hanno attanagliato per avere un figlio così . Ma dire che non ha rapporti da anni con lui è una giustificazione che non ci aspettavamo. Indica una paura delle conseguenze e una difesa maldestra non certamente apprezzabile sotto ogni profilo ma soprattutto sotto quello cristiano.
    Poteva prendersi in pieno le responsabilità di padre e avrebbe fatto pure un figurone.
    Il Sindaco sa che per molto meno, sotto pressioni varie si sono dimessi consiglieri, assessori e sindaci. Lui non è al di sopra degli altri e nemmeno diverso. Spetta solo a lui e solo a lui prendere una decisione non condizionata da coloro che vogliono squallidamente specularci.

    • A mio avviso credo che tu non sappia nemmeno di cosa parli...il tuo commento è fuori luogo, superficiale, inopportuno e inutile.E te lo dice uno che non ha votato Ruvolo. La cosa più triste è che credo tu sia in cattiva fede.
      Ciá Ciá

      • Rivendico la libertà di dire quello che penso firmando come sempre con nome e cognome e ribadendo quanto scritto. Mi accorgo che del mio intervento si legge quello che brucia sul piano politico (voi sì veramente e spudoramente interessati) mentre si tralascia l'aspetto umano che forse non ho opportunamente evidenziato. La cattiva fede o la buona fede non devono mai generare tristezza e nemmeno essere valutate da chi è di parte bensì essere inquadrate nel contesto di ipocrisia in cui tutti viviamo

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