Albaverde: “abbiamo voluto dire la nostra su Pian del Lago”

CALTANISSETTA – Oramai non siamo più alle metafore ma di fronte ad una realtà incontestabile. Lentamente ma inesorabilmente il declino del nostro sport va di pari passo con la “disgregazione” degli impianti sportivi.

E’ vero: in Italia bastano un paio di giornate di pioggia per mandare in aria tutto un sistema nazionale dove il dissesto (non solo idrogeologico) oramai si manifesta in tutta la sua drammaticità ad ogni minima emergenza metereologica.

E Caltanissetta non può essere da meno, piazzata com’è nei piani bassissimi della classifica nazionale con strade e infrastrutture che si infangano, allagano, dissestano, crollano con una costanza che non fa più notizia.

Tanto che ognuno di noi alle prime precipitazioni oramai sermoneggia: “chissà chi dannu fa ‘sta accqua!” (si proprio con due “c” quasi a volerne sottolineare la pericolosità già sentenziata dalle previsioni meteo e dalla nostra rassegnazione a subire ulteriori sfregi).

Noi facciamo sport, ci occupiamo di sport, dedichiamo tempo e risorse personali allo sport.

Non ce lo ha ordinato il dottore, lo facciamo per passione (una passione atavica che si perde nel secolo scorso quando negli anni ’70 cominciavano le nostre avventure pallavolistiche), per amore dei nostri figli e perché no per un senso di riconoscenza nei confronti della nostra città che, volente o nolente, ci da ancora un pezzo di pane (anche se ce lo guadagniamo duramente).

In mezzo alla diaspora che ha accompagnato le nostre società sportive negli ultimi anni in tutte le discipline siamo l’ultimo avamposto di un drappello di visionari che tengono ancora affinchè dalla nostra città non scompaia completamente il vessillo in campo regionale (e per alcune società in campo nazionale) dello sport targato Caltanissetta.

La vicenda di un intero Pian del Lago fuori uso perché una infiltrazione ha mandato in tilt l’impianto elettrico generale è emblematica, ma fa il paio con un PalaMilan (ex Chiarandà) allagato, con un Palmintelli inagibile negli spogliatoi e nel fondo campo, con un Tomaselli al limite della praticabilità. Per non parlare delle palestre scolastiche (comunali e provinciali) che cadono a pezzi.

Ma si tratta di scenari conosciuti, annunciati, discussi e ridiscussi, che periodicamente balzano agli onori di una cronaca dove ai giornalisti basta fare un “copia e incolla” con gli articoli dei mesi e degli anni precedenti.

Ci avevano parlato di nuovo corso, di un nuovo modo di intendere la città e il suo sviluppo, di un metodo nuovo per risolvere i problemi. E ora?

Noi non abbiamo votato Ruvolo. Ma non vi diciamo: lo sapevamo!

No. Speravamo che i vari Giovanni, Amedeo, Marina e Co. (tutti amici nostri, gente con cui siamo cresciuti e con cui abbiamo tanto discusso dei problemi che attanagliano questa città e di come risolverli) potessero dare una sterzata al sistema. Cominciare ad avviare un’inversione di tendenza verso la rinascita.

Non credevamo ai sogni e ai miracoli tanto sbandierati ma almeno alla capacità di affrontare le problematiche della vita di tutti i giorni.

Insomma da questa Amministrazione lo sport è messo in secondo piano e lo dovevamo capire da subito quando era stato affidato ad un assessore che candidamente aveva ammesso di non “capire niente di discipline sportive”.

Allora l’intervento di Salvatore Lazzara nei confronti dell’Assessore Castiglione ci era sembrato scomposto ed eccessivo, a gamba tesa, inopportuno nella tempistica.

Ora suona come un sinistro avvertimento che, chi di dovere, non ha saputo cogliere.

Siamo senza impianti, pallavolo e pallacanestro senza PalaCannizzaro, il rugby molto probabilmente dovrà rimandare a casa i propri ospiti baresi contro cui tra due domeniche dovrebbe giocare al Tomasella una importante gara per l’accesso alla serie B.

Il Pian del Lago 2 non viene ripristinato perché non si trova la soluzione per garantire una guardiania che possa prevenire il probabile “assalto” degli extracomunitari.

Attività di vertice e gare del settore giovanile rinviate o spostate.

Noi dell’Albaverde dobbiamo ringraziare l’Amministrazione Comunale di San Cataldo che ci ha permesso di disputare il nostro incontro di serie C.

E stiamo valutando per il futuro di trasferire la nostra attività della prima squadra in paesi vicini più accoglienti.

Ma quello che ci indigna, non è la presa d’atto di uno stato delle cose che si trascina e peggiora da sempre, ma dell’assoluta incapacità di cominciare a programmare interventi che servano a riportare la situazione ad un grado accettabile di normalità.

Invece ci dicono che non ci sono custodi, che non è possibile fare le pulizie, che ci vogliono fidejussioni e dobbiamo pagare tariffe per servizi non resi.

Ci dicono che non ci sono alternative per riparare un guasto se non quella di aspettare il bel tempo: nel 2015 non vi sono alternative? Aspettiamo il sole che asciuga tutto? Incredibile ma vero!

Forse sarebbe il momento di rivalutare la possibilità di dare gli impianti in gestione ai privati (ma anche di questo si discute da anni), creando dei percorsi privilegiati per le società che fanno sport ad un certo livello,  e sgravando l’amministrazione della manutenzione ordinaria (anche se la straordinaria dovrebbe sempre restare a carico degli Enti proprietari).

Bisogna quindi ridare al nostro sport la dignità perduta, intesa come servizio sociale (sono centinaia di ragazzini che a Caltanissetta fanno una attività sportiva) e non mi si venga a dire che una misera retta di pochi euro fa arricchire le società perché, almeno per quel che ci riguarda, i soldi incassati non bastano a pagare le spese (impianti, attrezzature, abbigliamento, tasse gare) e gli istruttori che si prodigano per far crescere nella cultura del sano agonismo i nostri figli.

Siamo dei nostalgici e dei romantici e allora speriamo che il sole venga fuori presto (la quiete dopo la tempesta) e non serva solo per permettere di ripristinare Pian del Lago ma anche per illuminare chi ci governa e decide anche per noi.

ALBAVERDE VOLLEY

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  • Cmq se avessero chiesto a chi di dovere magari avrebbero scoperto che gli impianti sono separati .. basta sapere da dove riarmare l'interruttore

  • Nessuno fa notare che questi lavori sono da attribuire ai Lavori Pubblici, che da novembre non ha un dirigente di fatto.
    Lo sport è morto nel momento in cui un assessore, che si insidia e non si presenta alle società......almeno conoscere le realtà locali. In bocca al lupo

  • Dispiace leggere il comunicato dell Albaverde Volley , ma purtroppo è la nuda e cruda realtà che giornalmente devono affrontare tutte le società sportive di Caltanissetta . Un capoluogo di provincia senza impianti sportivi fruibili ed agibili è impensabile , eppur a Caltanissetta accade . Anni ed anni di denunce , proteste non è servito a niente , come se lo sport e fare sport non interessi nessuno dei nostri Amministratori , vecchi e nuovi , eppure vanta migliaia di praticanti e decine di società sportive che portano alto il nome della nostra città . Non piace puntare il dito sull'Assessore ma su tutto l'organigramma , perché gli Assessori si sono succeduti mentre loro stanno li da anni ed i messaggi dalla base difficilmente sono arrivati alla punta dell'iceberg , per scarsa comunicazione , tranne in casi estremi . Concordo sulla gestione Carmelo Milazzo , vero uomo di sport e praticante , onnipresente e vigile in prima persona , l'unico ad avere dato uno scossone fin dalle fondamenta all'Assessorato di cui era a capo , sapendo gestire uomini , con il turn over , e fondi senza malumori alcuni . Ma erano altri tempi , .......... non scordiamocelo !! Oggi purtroppo il totale mancato funzionamento degli impianti a qualcuno non dispiace , perché sono giustificati al non far niente . A San Cataldo dove tutto ben funziona e guardiamo con invidia , sono stati lungimiranti ed operativi , oltre che responsabili e vigilanti , quello che non hanno saputo e neanche ci provano a fare i nostri Amministratori & co . Si dice il pesce puzza dalla testa , ed è vero , ma a Caltanissetta qualche volta la coda non scherza mica , anzi !!

  • Ben venuti nel CLUB. Quando altre società si lamentavano tutti in silenzio. Anzi difesa ad oltranza della giunta. Voci di corridoio dicono pure, i soldi per l'adeguamento degli impianti ci sarebbero pure. Prestiti a tasso zero alla casa depositi e prestiti o accesso al credito sportivo.... Dopo le stesse voci ti riferiscono che ci sarebbero 150.000 € + 150.000 € ma che il dirigente di turno afferma che non ne vale la pena sedersi per fare un progetto di adeguamento per una così piccola cifra. Per carità sono solo voci a cui non credo ma plausibili con la realtà. Meno si fa e meno si vuol far fare agli altri. Forza Alba VERDE non mollate come non mollano altre società impegnati in campionati più impegnativi. Ben venuti nel club dei Visionari. Casomai ci vedremo tutti a San Cataldo.

  • credo che il declino degli impianti sportivi non sia da attribuire in toto alla nuova gestione del sindaco Ruvolo, tutto è cominciato con l'avvento di Campisi..ricordate? per i primi sei mesi ha tenuto lui la delega allo sport, ovviamente era l'ultimo dei suoi pensieri, avendo trovato un comune in dissesto. Poi assessori dentisti ed avvocati che, anche loro, non masticavano molto di sport e che avendo più assessorati da gestire, dedicavano pochissimo spazio al settore. Ricordate invece l'impegno che metteva l'ex assessore Milazzo? sempre presente, dedicava tutto il suo tempo al settore, commettendo sicuramente anche errori ma dedicandosi completamente allo sport cercando di tenere sempre in ordine tutti gli impianti. Realizzò il festival dello sport, il progetto e adesso facciamo sport, dando la possibilità a oltre 500 bambini di praticare lo sport che preferivano a costi bassissimi se non nulli, la pista di skate, la pista di automodellismo, il rifacimento della pista di atletica, ecc.. Morale della favola.. per un settore così delicato ci vuole un assessore a tempo pieno, competente e che abbia per primo lui la passione per lo sport.

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