“La presenza delle befane No MUOS è indicativa di un interesse mai sopito nei confronti della militarizzazione del territorio e delle conseguenze nefaste che sta comportando – dichiarano le attiviste – assistiamo a una forte pressione sociale nei territori limitrofi agli impianti all’interno della sughereta affinché la popolazione non si occupi più di MUOS e di presenze militari. Ma la normalizzazione tanto cercata dai signori della guerra e dai partiti, con l’apporto dato da insospettabili cittadini siciliani, non potrà mai esserci dal momento che gli impianti pericolosi per la pace e la salute esistono, e la gente non può rimuoverli dalla coscienza attiva individuale e collettiva”.