I “centimetri della discordia”: a rischio l’apertura del museo delle Vare a Caltanissetta

imageCALTANISSETTA. Questione di centimetri. Si gioca tutto su questo la battaglia per l’inaugurazione del museo delle Vare all’ex Gil. I detentori (o proprietari, non si è capito ancora bene) dei grandi gruppi sacri probabilmente avrebbero tutte le ragioni di questo mondo a tirare il freno e ritardare l’evento atteso da oltre vent’anni. A non convincere assolutamente è la disposizione interna delle Vare in una sede di quattrocento metri quadrati che solo adesso si scopre un pò inadeguata per essere considerata museo. La planimetria lascia ben pochi spazi all’immaginazione. Le Vare sono attaccate l’una con l’altra e per il visitatore risulterebbe difficile, per non dire impossibile, poterle ammirare da dietro. Difficoltà destinate ad aumentare se qualche Vara dovesse essere spostata per i più svariati motivi (manutenzione o altro).

Non ci sono spazi di manovra all’interno come non esistono locali dove poter smontare un gruppo ed effettuare pulizie o ritocchi. Rispetto all’attuale sede (il seminterrato di San Pio X) all’appello mancano più di cento metri quadrati senza contare gli altri locali della stessa parrocchia – grandissimi – che nel tempo sono stati trasformati in laboratorio. I centimetri di cui si parlava si stanno rivelando determinanti in una vicenda dai tempi davvero biblici dove tutti – sulla carta – sarebbero d’accordo per il trasferimento delle Vare all’ex Gil ma ad avanzare legittimi dubbi sono soprattutto i detentori (o proprietari) i primi a mostrare perplessità sulla nuova sede ultimata da quasi due anni e mai utilizzata. I lavori per il museo (o meglio l’adeguamento dello stabile ex sede del museo civico) sono costati un milione 100 mila euro, una cifra ragguardevole in tempi di magra come questi e adesso la Soprintendenza ha fatto intendere che i tempi del trasferimento dovranno essere strettissimi. (Stefano Gallo – GdS)

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  • Incompetenza, superficialità e sopratutto malafede. La soprintendenza, e non solo, per dragare i soldi per l'ex Gil si è inventata la storia del museo delle vare, che sempre affascina, ben sapendo, (o almeno spero) che le vare li non ci sarebbero potute entrare, senza contare i laboratori etc. Intanto i soldi li hanno spesi e ora viene fuori che non entrano...Perchè questi dubbi non sono venuti fuori prima?
    La soprintendenza di Caltanissetta, senza parlare della curia e di tutti quelli che sono intervenuti in questo teatrino, andrebbe chiusa per manifesta incapacità, oppure per palese malafede.

  • Com'è possibile che dopo tanti anni e tutti i soldi spesi, ci si accorge solo adesso, che i locali sono inadeguati.Vorrei sapere quale tecnico si è occupato dei lavori.Siamo alle solite i soldi dei contribuenti vengono sperperati. Il museo delle vare avrebbe potuto dare un po d'ossigeno all'asfittica economia locale. Mi auguro per il bene della città si trovi una soluzione.

  • l'ex Gil si è ristretto con gli anni, o sono stati soltanto degli incapaci quelli che hanno deciso anni fa di spostare li i gruppi sacri, appaltando più di un milione di lavori ?? Magari invece dovevano soltanto innescare un po' di "mangiuria" ed andava bene tutto ;)

  • ma a misura s'havi a pigliari a centimutru o a ... parmi?comunqui a finimu ccu st'antra vastasata?u spazio c'e' e cca c'e' quarchidunu ca cc'abbrucia ca grana nun cci nn'e' cchiu' e mancu cci po' mittiri cchiu' scocchi russi e cartelluni nni li vari ca cummoglianu macara la facci di lu Signuri

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