Mussomeli, la storia di amore tra un cattolico ed una testimone di Geova dissociata diventa un libro

Foto Alessandro SpotoMUSSOMELI – Quando la forza dell’amore vince le più rigide resistenze alimentate dalle credenze e dai dogmi della religione. Un’esperienza personale di uno studioso che ha raccontato la fede geovista dal punto di vista del teologo da un lato, ma anche dell’uomo innamorato di una donna che lentamente, coraggiosamente, e contro il volere della famiglia ha scelto di lasciare i testimoni di Geova e intraprendere un percorso di conversione verso il cattolicesimo. Alessandro Spoto, 35 anni, attualmente insegnante di religione nelle scuole milanesi, ha raccolto i suoi studi, frutto di ricerche approfondite, in un libro da poco dato alle stampe. Nella “Dottrina dei Testimoni di Geova: sintesi comparata e riflessioni teologico-pastorale”, Spoto, che ha conseguito il Magistero in Scienze religiose alla Facoltà teologica di Sicilia, ha indagato sulla dottrina dei testimoni di Geova, avvalendosi di una letteratura molto vasta e di difficile reperibilità, ma che ha avuto la possibilità di consultarla grazie al fatto che la sua fidanzata apparteneva ad una famiglia di geovisti. Già, la fidanzata. L’interesse per i tdg nasce d’altronde nel 2009, quando Alessandro conosce Marilena Sola. Grazie a lui, Marilena scopre un diverso cammino di fede e di profondo discernimento, che la porta a lasciare la congregazione diventando una cosiddetta “dissociata”. Con una lettera inviata ai capi della congregazione e alla famiglia annuncia la volontà di abbandonare i testimoni di Geova e di abbracciare la Chiesa Cattolica. Da quel momento entrambi, giovani innamorati, hanno subito persecuzioni da parte della congregazione. Nonostante l’isolamento e l’avversione della comunità geovista, Marilena il prossimo agosto convolerà a nozze con il suo Alessandro, e lo farà in una chiesa. Il libro non è soltanto un’indagine teologica su una tra le confessioni protestanti più seguite, ma è anche il racconto del “dramma” che spesso vive chi decide di abbandonare la congregazione dei tdg. “Prima del decisivo incontro con Marilena- racconta Alessandro- avevo una conoscenza dei testimoni di geova molto vaga. Erano solamente quelle persone che, in giacca e cravatta (per gli uomini) e in gonna (per le donne), andavano di casa in casa a bussare alle porte consegnando le loro pubblicazioni. La conoscenza diretta del loro modo di pensare e di agire, vissuta con sofferenza assieme alla mia fidanzata, mi ha indotto ad elaborare di tale incontro-scontro una interpretazione teologico-pastorale, non polemica ovviamente, ma oggettiva e costruttiva”.

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  • Francamente se questo signore ha bisogno di un percorso teologico universitario per capire la Bibbia e contestare il messaggio portato dai Testimoni di Geova solo perché avrebbero "trattato male" (il che è tutto da dimostrare) la sua fidanzata, evidentemente ha sbagliato tutto nella vita. Prima di tutto, la Parola di Dio si rivolge agli umili di cuore con parole semplici, non ci vuole una laurea per capirla, ai tempi di Gesù i teologi erano i farisei, e sappiamo come li trattò lui stesso. Secondo, se la fidanzata di questo signore si è dissociata da questo gruppo religioso, liberissima di farlo, fermo restando che se in un gruppo religioso ci sono delle regole e la dissociazione equivale alla scomunica, ognuno deve prendersi la responsabilità delle proprie azioni in merito alle conseguenze delle proprie scelte. Mi pare abbastanza puerile far fare al fidanzato uno studio teologico su un gruppo religioso solo per tentare di dimostrare che la scelta di auto espellersi da quel movimento sia giusta.

  • La mia personale riflessione sulla SETTA dei testimoni di geova è questa: "Quale Dio può permettere disgregazioni, dissociazioni, e allontanamenti dalle persone più care?"
    Non riesco a dare una risposta a questo interrogativo, se non quella riguardante una collettiva e assoluta ignoranza di tutti i membri di questa "religione", che con il loro cervellino malato, non sanno far altro che allontanare i propri congregati e cercare sempre di attirarne nuovi, rompendo costantemente "l'anima" alle persone. Ignoranza che dimostrano in ogni punto non fermo della loro "dottrina", che va dal non festeggiare i loro compleanni, al comportarsi come nei casi descritti in questo articolo, fino a casi più gravi in cui si lasciano morire pure di non subire una trasfusione di sangue...!
    Ma svegliatevi ottusi... il medioevo è trascorso già da più di 600 anni!
    E ricordatevi che scegliere Gesù Cristo vuol dire libertà di scelta in ogni cosa della nostra vita, non ci sono obblighi, dinieghi e giudizi da parte di nessun cattolico, esiste solo il libero arbitrio, di cui, un giorno, dovremo rispondere ad Uno e Uno solo!

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