Rudi Maira ha dichiarato: “Questa sentenza, come tante altre, conferma quanto sia delicata la amministrazione della giustizia che va usata con grande attenzione poiché nel nostro ordinamento ogni processo, sino alla sua definizione, deve fare i conti con norme alle quali si sovrappongono altre norme alle quali se ne sovrappongono altre ancora, e con una giurisprudenza in continua evoluzione e che sconta, anche, il fattore umano di tutti gli operatori della giustizia, avvocati come magistrati, che, in quanto uomini possono errare, sia in positivo che in negativo, e che possono nutrire convinzioni personali, a volte errate, simpatie ed antipatie, interpretazioni sociali più che giuridiche, visioni diverse nella applicazione delle leggi in un sistema non perfetto ma continuamente sempre perfettibile”.