Trasparenza e governo della città. “Abbiamo sete di normalità e fiducia nelle istituzioni”

imageCALTANISSETTA – Stiamo attraversando un momento complicato per tutti. Molti hanno perso il lavoro, molti hanno un lavoro, ma solo sulla carta. I più si sono trasformati in funamboli dove la distanza tra una vita normale ed il baratro si misura nella fune sulla quale camminano.

Chi di noi ha figli vive con inquietitudine ed angoscia la propria incapacità di poter offrire Loro delle certezze, come invece i nostri Genitori sono stati capaci di fare con Noi.

Da giugno abbiamo una nuova Amministrazione Comunale, che è stata capace di regalarci tante speranze, che purtroppo sopravvivono ancora oggi dopo meno di cinque mesi di governo più per la voglia di aggrapparci a una qualsiasi certezza, che per una razionale consapevolezza.

Nei momenti di incertezza è confortante sapere che chi ci governa e quindi si occupa delle nostre cose, ha una marcia in più e delle qualità morali ineccepibili.

Nel tempo abbiamo imparato ad accontentarci che siano persone normali, dai ragionamenti semplici, comprensibili, lineari; non superman, quindi, ma solo persone perbene, con cui condividere schiette argomentazioni nel pubblico interesse, che alla fine è anche privato. Se le cose vanno bene in generale, vanno bene anche per il singolo. E’ tutto li’

Le vicende di questi giorni stanno contribuendo a spezzare quella fune dove camminiamo, ultimo presidio di salvezza dalla “caduta nel burrone”.

L’opposizione in Consiglio Comunale, e tanti Cittadini che borbottano in silenzio, interdetti nel parlare forse più per paura di dover ammettere di avere scoperto una cosa spiacevole, che per carineria nei confronti dei nostri amministratori, hanno fatto emergere una serie di spiacevoli possibili “incompatibilità” in cui i nostri assessori sarebbero incorsi nell’esercizio delle loro funzioni.

Tuona l’opposizione di Forza Italia e Nuovo Centro Destra, che non ci risparmia pedanti e noiosi comunicati che citano con dovizia di particolari ogni norma di legge violata, più per dimostrarci quanto erano e sono bravi, che per risolvere l’”arcano”, incomprensibili anche per noi addetti ai lavori, figuriamoci per il Cittadino comune, che, poveretto, ha già tanti problemi.

L’Amministrazione da parte Sua si difende scegliendo la strada della persuasione messianica, più che le ragioni di diritto che la opposizione gli addebita. Questo naturalmente  allarma non poco.

L’Assessore Centorbi richiama l’opposizione a parlare di interessi della Città, al confronto, alla collaborazione, un atteggiamento di chi ritiene innaturale ed irritante che qualcuno la possa pensare diversamente, si infastidisce per le interrogazioni e per le critiche.

L’Assessore Pastorello ci delizia con le sue arringhe da avvocato difensore, incarico che ormai ha assunto nei confronti di tutti i suoi colleghi Assessori con grande capacità persuasiva. Abbiamo sentito domenica, da “Tony Accesi” su Radio CL1, come sia stato abile nel rappresentare il Vice Sindaco Castiglione,che assentandosi, a nostro modesto avviso, ha perso l’occasione di fare chiarezza, nella vicenda di pubblico dominio del marito, che svolgerebbe l’incarico di consulente retribuito per la sicurezza sul lavoro, nei confronti del Comune di Caltanissetta.

Ma di tutto questo pensiamo di rappresentare il sentire del cittadino comune nel dichiarare la nostra stanchezza, ed il nostro desiderio di normalità, che opera su un livello di buon senso, del padre di famiglia, che comunque non può esimerci da chiedere, a nome anche di tutti i nostri silenziosi lettori, se è normale che il marito di un vice sindaco sia consulente retribuito nello stesso comune, di cui per altro l’Amministrazione di cui fa parte è portabandiera dell’uso dei consulenti gratuiti?

Se è normale che un assessore che si occupa di affari legali sia contemporaneamente componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che in questo momento “litiga” con il Comune di Caltanissetta per non avere permesso l’attivazione l’Avvocatura Comunale (che in soldoni ci farebbe risparmiare un bel gruzzoletto di parcelle, per destinarle, perché no alle strade dissestate)?

Se è normale che si possa concepire che parenti e\o amici di Amministratori del nostro Comune e\o società agli stessi riconducibili possano avere rapporti economici con il Comune di Caltanissetta?

Queste sono le domande che ci poniamo, senza malizia, e con l’umiltà di chi non ha certezze e si limita solo a raccontare i fatti,umiltà che comunque non ci impedisce di rappresentare l’opinione che la trasparenza vada praticata non solo con l’interpretazione più o meno forbita o furba di norme di legge, ma con comportamenti esemplari da chi ci amministra e costituisce un modello per noi e per i nostri figli.

Chi è oggi designato a darci quelle poche certezze di cui possiamo nutrirci, una tra tutte, la più importante, la fiducia nelle Istituzioni, deve quindi non solo essere trasparente, ma più di ogni altra cosa lo deve pure apparire.

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  • Analisi totalmente condivisibile. Una amministrazione in cui quasi tutti gli assessori sono in conflitto di interessi: basterà qualche probabile e reverente prestanome a sanare l'imsanabile? Temo che la sfacciataggine non avrà limiti.
    Finita la luna di miele post elettorale i nisseni iniziano a capire che il castello di parole e sorrisi costruito da Ruvolo si sta trasformando in una caserma di cavallette pronte a divorare chi le critica e tutti coloro che con il duro e silenzioso lavoro ancora credono in questa città.

  • Il Direttore Spena rende un quadro netto e veritiero di una situazione drammatica che non necessita di commenti. A fronte della crisi epocale che ha letteralmente distrutto la città, questa Giunta vive nel suo modestissimo orticello e si rifiuta di spiegare le gravi incompatibilità personali e familiari dei suoi componenti. Chi ha ascoltato Tony Accesi domenica scorsi sarà rimasto di stucco nel sentire le risposte evasive dell'assessore Pastorello e quelle stizzite dell'assessore Centorbi. Entrambi incompatibili. Con il ruolo e con una città che ha bisogno di
    gente che lavora invece di gente che parla.

  • Caro redattore su questo argomento si sono spese e si spenderanno fiumi di parole , ma tutto sarà vano ed inutile , perché se già fin da subito sentiamo parlare di conflitti d'interessi o rapporti d'interessi con l'Amministrazione cosa è cambiato ? Nulla , siamo di nuovo punto ed a capo . Rassegniamoci ma purtroppo è vero che , chi entra a Palazzo del Carmine si trasforma o viene trasformato, si adegua o viene fatto adeguare fin da subito a come comportarsi e si dimenticano o gli fanno dimenticare , radicalmente di tutte le promesse fatte in campagna elettorale . Nessuna accusa ai Nuovi perché singolarmente sono tutte PERSONE PER BENE sul vero senso della parola , ovviamente ivi compreso il Sindaco , ma anche così lo erano i loro predecessori , Michele Campisi in primis .Quindi qualcosa di strano avviene fra le mura del Palazzo perché TUTTI appena s'insediano si trasformano. C'è da scoprire la causa di questo loro repentino trasformismo , supponiamo imputabile ad una resa di conti con chissà quale PUPARO che tira le fila o a qualche POLITICO che ha forti interessi personali o a qualche OSTRUZIONISTA deluso dalle elezioni o, o, o, etc..... Purtroppo l'evidenzia dei fatti li porta ad essere bersaglio giornaliero di tanti infamanti accuse di cui loro non hanno neanche colpa , se non quella di essere al Palazzo o di non ribellarsi pubblicamente al SISTEMA . Ai cittadini sono state fatte promesse ed ora ne chiedono il conto con fatti e non con fiumi di parole !! e se non possono mantenerle ammettano che per colpe NON LORO la macchina Governo cittadino non VIENE FATTA partire . Concludo con i conflitti d'interessi a Palazzo del Carmine , andate a fare una ricerca e scoprirete che tutti nessuno escluso ed a tutti i livelli pur retribuito dalla collettività nissena ha sfruttato la situazione a VANTAGGIO PERSONALE E DEI PROPRI FAMILIARI. Ricordo qualche esempio , Michele Campisi a scoprì qualche altarino e lo denunciò pubblicamente ( assunzioni in Caltaqua , Ato , etc.... ) , finì tradito e pugnalato anche dai suoi stessi compagni . Michele Giarratana assessore vigilava personalmente sull'operato dei dipendenti del Comune , risultato ..... silurato alle elezioni proprio dai dipendenti del Comune . Quindi o ci si ribella e si mette sottosopra Palazzo del Carmine una volta per tutte oppure continuiamo a subire e vedere FUMEE' anzichè trasparente .

    • Purtroppo e' vero. Il cambiamento e' doloroso e l'erba più alta cresce e più difficile e' da tagliare. Chi ci prova si fa male. E Ruvolo lo ha capito subito ed ha scelto la strada maestra. Il nulla

  • ringraziamo l'editore per aver amplificato i nervosi borbotti che percepiamo da settimane. la chiarezza e' il presupposto della buona politica e l'amministrazione ruvolo su questo deve ancora lavorare molto

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