In particolare, i fatti risalgono al settembre del 2006, quando il pregiudicato, in Gela, in concorso con un altro uomo, aveva picchiato il nuovo convivente della ex moglie dell’altro aggressore, procurandogli lesioni.
In seguito alle condanna inflitta dal Tribunale di Gela – divenuta definitiva nel giugno 2014 – riconosciuto colpevole dei reati sopra descritti, il pregiudicato diveniva destinatario del provvedimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, che ordinava l’esecuzione della pena, al regime della detenzione domiciliare.
Gli investigatori niscemesi, dunque, eseguito il provvedimento, ponevano il pregiudicato niscemesi alla concessa misura alternativa della detenzione domiciliare, per scontare la pena di anni 1 conseguente alla condanna inflitta.
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