Grazie alle testimonianze assunte, nonché alla visione delle riprese effettuate da alcuni sistemi di videosorveglianza, le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, si rivolgevano verso GIARRIZZO Davide, persona abitualmente dedita al trasporto di animali.
Si chiariva allora come quel pomeriggio il GIARRIZZO aveva avuto nei pressi della stazione ferroviaria un primo acceso diverbio con un avventore per questioni relative al furto di due cavalli appartenenti alla vittima medesima, la quale aveva manifestato sospetti nei suoi confronti.
Più tardi, nella pubblica via, ed esattamente alle spalle dell’oratorio dei salesiani, la vittima, a bordo della propria autovettura Nissan Terrano, incrociava nuovamente il GIARRIZZO, il quale estraeva dalla cintola dei pantaloni una pistola ed esplodeva un colpo ad altezza uomo, che fortunatamente non lo attingeva per la fulminea e pronta reazione della vittima che si allontanava a forte velocità.
I rilievi eseguiti sulla suddetta autovettura permettevano di rinvenire un’ogiva, cal 6 mm, che aveva attinto il montante lato guida dove è ubicato l’attacco della cintura di sicurezza.
Sia l’ogiva che l’automobile venivano sequestrate in quanto ritenute utili alle indagini.
Nella serata di ieri il GIARRIZZO veniva rintracciato sulla statale 117bis, mentre viaggiava a bordo di un furgone adibito al trasporto di cavalli; all’interno deteneva una pistola e svariate cartucce di calibro 6 mm e 7,65 mm. Inoltre, nel corso di una perquisizione presso la propria abitazione, veniva rinvenuta, dentro un cassetto della stanza da letto, un’altra pistola. Gli accertamenti balistici chiariranno se una delle armi sequestrate possano essere state utilizzate per il tentato omicidio.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Gela, a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.
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