In particolare, un impiegato nisseno trentenne ha denunciato di essere stato vittima di raggiro telematico. L’uomo, nei giorni scorsi, navigando su internet, su un sito di annunci online, individuava della merce – materiale idraulico – di suo interesse. Contattava quindi l’inserzionista, residente in altra regione d’Italia, al numero di telefono indicato sul sito, pattuendo con lo stesso la somma corrispettiva della merce di 210 euro. Dopo aver effettuato il bonifico presso il conto indicato dall’inserzionista, il denunciante restava in attesa della merce. Passato quasi un mese dal pagamento ed essendo la merce non ancora consegnata, dopo vari e vani tentativi di ricontattare l’interlocutore al numero di telefono, l’impiegato sporgeva querela per truffa. In genere, in questo tipo di truffa, la merce è venduta a più persone contemporaneamente e il truffatore, trattandosi di danno patrimoniale non rilevante e di delitto perseguibile a querela della persona offesa, temporeggia con i truffati in modo che trascorrano i novanta giorni, dopo i quali decade il diritto di querela, tentando così di farla franca.
Altra tipologia di fatto criminoso è stata denunciata da un operaio nisseno, 40 anni, che nei giorni scorsi, mentre si accingeva a prelevare il furgone Mercedes di proprietà della ditta per cui lavora, che poco prima aveva regolarmente parcheggiato in Via De Amicis, trovava il vetro anteriore della portiera lato guida infranto. Ignoti si erano impossessati del navigatore satellitare di cui era dotato il mezzo.
View Comments
Forse il truffato è poco esperto negli acquisti on-line e non sa che per tali acquisti il modo sicuro per pagare è Paypal . Garantisce la serietà del venditore ed inoltre consente l'eventuale rimborso se l'oggetto non è quello per cui si è pagato. Altri tipi di pagamento sono molto pericolosi.