Ance Caltanissetta, il presidente Geraci: “La Sicilia recepisca il decreto del fare, fondamentale per la ripartenza dell’edilizia nel nisseno”

GeraciL’Autonomia speciale di cui gode la Sicilia blocca le semplificazioni decise dal Parlamento, e di conseguenza, tutte le altre semplificazioni che a cascata sono contenute nel “Decreto del fare” e nel “Decreto sblocca Italia” in Sicilia, non trovano purtroppo applicazione. A denunciarlo il presidente provinciale dell’Ance Caltanissetta Michelangelo Geraci. Geraci solleva il caso su una paralisi al settore delle infrastrutture che aggrava la condizione economica del comparto. E ancora di più affossa le imprese nissene, già segnate dalla drastica riduzione degli appalti pubblici. E per meglio specificare quello che assomiglia ad un palese “nonsense”, al solito paradosso burocratico, usa un esempio: “In tutta Italia, ma non in Sicilia, è possibile demolire vecchi edifici e ricostruirli modificando la sagoma precedente. Nella nostra Isola vige un divieto cheimpedisce a molte imprese di lavorare nel settore privato come alternativa al blocco delle opere pubbliche. Ciò accade nonostante numerose sentenze della Corte costituzionale abbiano stabilito che norme di questa portata si applicano automaticamente anche alle Regioni a Statuto speciale. La mancata semplificazione normativa e amministrativa in edilizia nega la possibilità in Sicilia, e ancora di più nella provincia di Caltanissetta, di creare occupazione almeno nel settore privato, non vedendo alcuna prospettiva nel campo delle opere pubbliche, anche questo paralizzato dall’incapacità politica e burocratica”. Geraci annuncia la volontà degli imprenditori edili nisseni di sostenere la battaglia dell’Ance Sicilia che nei giorni scorsi ha annunciato la volontà di rivolgersi al premier Matteo Renzi chiedendogli di inserire nei prossimi provvedimenti la dicitura “legge di grande riforma economico-sociale”. “Per capirci l’unico modo previsto dall’ordinamento per aggirare l’obbligo di recepimento da parte della Regione e ottenere così l’applicazione automatica in Sicilia. Inutile sottolineare le importanti ricadute, che tale provvedimento, avrebbe nella provincia di Caltanissetta. Un territorio dove il settore edile da anni sta subendo una crisi spaventosa”.

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