Vertice linea ferroviaria veloce Messina Catania Palermo, dati e spunti di riflessione dell’architetto Milazzo

andrea-milazzo-2_424x640Nel prendere positivamente atto dell’iniziativa in oggetto, sulla scorta degli studi effettuati nel recente impegno amministrativo, lo scrivente ritiene di dover offrire alcuni dati e spunti di riflessione, non con l’intento di confezionare una soluzione tecnica definitiva, che va opportunamente studiata ed approfondita, ma nel tentativo di contribuire alla messa a punto di una opportuna piattaforma di proposte da rivolgere ai competenti Organi Ministeriali, in ordine alla realizzazione di un’opera così importante e costosa, presupposto della quale, si ritiene, possa essere costituito da alcune “invarianti”.

Si ritiene in primo luogo di dover fare un apprezzamento sulla necessità della correttaindividuazione dell’interesse commerciale dell’infrastruttura nell’ambito del trasporto passeggeri, sia all’attualità, che nella prospettiva di future migliorie nei progetti di R.F.I..

In tale ambito non possono non esprimersi perplessità sulla realizzazione di una tratta ferroviariaPalermo Catania per come sarebbe all’esame degli Organi Ministeriali, completamente avulsa dal tracciato attuale, priva del bacino di utenza del traffico passeggeri e merci delle provincie diCaltanissetta ed Enna, al quale di contro non se ne individuerebbe un altro altrettanto appetibile, attraversando il tracciato, prevalentemente in galleria, zone scarsamente popolate.

Non si ritiene infatti giustificabile da parte di R.F.I., con la scelta di detta soluzione, un investimento della portata di quello previsto, che, da un’analisi attenta, potrebbe vedere decostituitala valutazione costi benefici, dovendo per altro necessariamente internalizzare nel processo di valutazione, il rilevante impatto ambientale della realizzazione.

Ciò senza considerare che il predetto servizio, che verrebbe certamente realizzato con convogli del tipo “Freccia Bianca”, per il traffico passeggeri comporterebbe un incremento tariffario notevole, difficilmente accessibile alle nostre fasce di utenza, rispetto al biglietto ordinario che oggi è garantito da convogli “regionali veloci”, per altro più aderenti ad un traffico locale.

Si è, in sostanza dell’avviso che detta analisi fondi le proprie criticità che hanno verosimilmenteorientato il Ministero alla scelta di non considerare l’attuale bacino di utenze delle provincie di Caltanissetta ed Enna, e conseguentemente a non orientare il progetto verso una soluzione “conservativa” del tracciato, sulla rilevazione degli attuali volumi di utenza del servizio ferroviario, che certamente falsano i risultati.

Detti volumi risultano infatti estremamente contenuti, non già a causa di un’assenza di bisogno, più volte invece richiesto dall’utenza, soprattutto dei Comuni dell’interno dove si integrano necessità di pendolarismo scolastico, ma piuttosto della decrescente qualità del servizio offerta nel tempo daR.F.I., e ciò in inspiegabile controtendenza ai miglioramenti infrastrutturali, benché non risolutivi, realizzati tra la fine degli anni novanta ed oggi.

E’ infatti inspiegabile come il servizio regionale locale venga ancora offerto da R.F.I. conautomotrici a nafta Aln 668 ultra quarantennali, lenti e scomodi, a differenza di quanto avviene per la tratta per Agrigento, comune fino a Roccapalumba Alia, e ciò nonostante la presenza della linea elettrificata a 3000 V e la dotazione di sistema centralizzato del traffico in remoto, costati somme rilevanti, che vedrebbero una loro condanna ad un lento abbandono, nell’ipotesi dell’adozione del progetto ministeriale.

Se R.F.I. riconsiderasse un investimento nel miglioramento della qualità del servizio, potrebbegiungere a conclusioni diverse che per altro individuano il tracciato esistente, non solo suscettibile di garantire un bacino di utenza più ampio, ma come ottimale base di partenza per essere interessato ad opere di riqualificazione che lo renderebbero conforme alle odierne esigenze di mobilità.

Basta infatti considerare i convogli più “attuali” che oggi circolano nella linea, e nello specifico il materiale rotabile Ale 501\502 denominato “Minuetto”, di elevato confort di viaggio, e velocità di crociera di omologazione di 160 Km\h (inespressa per le attuali caratteristiche tecniche della strada ferrata), per scoprire che l’attuale tracciato di Km 241, garantisce, nello stato odierno dell’infrastruttura, percorrenze appena superiori alle tre ore nella tratta da Palermo a Catania e viceversa, inferiori all’ora e trenta da Catania Centrale a Caltanissetta Xirbi, e di poco superiori all’ora e quaranta da Palermo a Caltanissetta Xirbi, garantendo le fermate di Termini Imerese,Roccapalumba Alia ed Enna.

Nell’attuale orario infatti, “sopravvivono“ai tagli effettuati da R.F.I. alla circolazione, il Regionale Veloce 3853, cha parte alle ore 15:32 da Catania Centrale ed arriva a Palermo Centrale alle 18:37 (tre ore e cinque minuti), arrivando a Caltanissetta Xirbi alle ore 17:01 (un ora e ventinove minuti). Ed in direzione opposta, parte da Palermo Centrale il Regionale Veloce 3850  alle 6:38, che giunge a Caltanissetta Xirbi alle ore 8:21 (un ora e quarantatrè minuti) ed a Catania Centrale alle ore 9:50 (tre ore e dodici minuti).

Non sono percorrenze da record quelle indicate, ma se rapportate al collegamento da centro città a centro città, non sono neanche trascurabili nel paragone con i tempi attuali del trasporto su gomma,soprattutto se valutate in proiezione di possibili miglioramenti realizzabili anche grazie alla presenza del materiale rotabile di nuova generazione.

Andando ad un’analisi più puntuale della linea, la stessa garantisce nella tratta a doppio binario da Palermo a Fiumetorto (43 Km), che rimarrebbe tale nel progetto ministeriale, una velocità di percorrenza di 135 Km\h, che scende a 100 Km\h nella tratta da Fiumetorto a Roccapalumba Alia(27 Km), ed ancora a 80 Km\h nella tratta da Roccapalumba Alia a Xirbi (55 Km) e successivamente fino a Catenanuova (71 Km) dove risale a 120 Km\h e nel tratto tra Bicocca e Catania Centrale (50 Km) ritorna a doppio Binario. Anche detto ultimo tratto di 50 Km rimarrebbe invariato nel progetto ministeriale.

Ne risulta che la percorrenza di poco più di tre ore tra i due capoluoghi di Palermo e Catania, viene raggiunta nonostante la parte prevalente del tracciato, da Fiumetorto a Catenanuova di 153 Km, hauna velocità di percorrenza di soli 80 Km\h, e che vedrebbe certamente la possibilità di miglioramenti incisivi con interventi infrastrutturali, che, pur garantendo la conservazione del tracciato, potrebbero concretamente ridurre il tempo di percorrenza complessivo avvicinandosi alle due ore da Catania Centrale a Palermo Centrale, con tempi di percorrenza nell’ordine dell’ora tra Caltanissetta Xirbi e i due capoluoghi.

Andando ai numeri del predetto progetto di adeguamento, lo stesso dovrebbe prevedere il raddoppio del binario tra Fiumetorto e Bicocca per complessivi 170 Km, ai quali se ne aggiungerebbero circa altri novanta per rettifiche finalizzate a portare la velocità dell’interotracciato a 135 Km\h, in linea ai tratti già abilitati a tale velocità (Palermo Fiumetorto, e CataniaCatenanuova), la realizzazione del raddoppio delle gallerie Magazzinazzo, Marianopoli e Misericordia, per complessivi dieci chilometri e settecento metri, (rispetto ai sessanta chilometri di gallerie nei due sensi di marcia per complessivi centoventi chilometri, sotto le Madonie del progetto ministeriale), Ciò permetterebbe di diminuire i raggi di curvatura esistenti e regolarizzare le pendenze con l’utilizzo delle opere d’arte (ponti, sottovia).

Non va infine trascurato che il nodo ferroviario della Stazione di Caltanissetta Xirbi, si inquadra in una previsione urbanistica di “interporto”. In tale presupposto con l’Amministrazione precedenteaderimmo al tavolo di concertazione del Sistema Territoriale della Sicilia Orientale, coordinato dalla Provincia Regionale di Catania, e immaginando per Caltanissetta un ruolo territoriale di piattaforma logistica di “retro porto” nell’entroterra siciliano, portammo al tavolo la proposta di realizzare uno snodo viario veloce che collegasse il nodo Xirbi con il raddoppio, allora solo in progetto della S.S. 640.

Tanto si è ritenuto di offrire come spunto al tavolo, come contributo ad una soluzione aderente alle esigenze di sviluppo del nostro territorio da correlare al corretto impiego delle  risorse della finanza pubblica.

Architetto Andrea Milazzo

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  • Sig. Convenienza. Quello che mi farebbe comodo e' vivere in un paese dove le parole e le azioni siamo finalizzate a produrre positività per il collettivo, e quindi anche per l'individuale. Nulla di tutto ciò vedo nella sua osservazione. Perché non prova a leggere dell'argomento di cui trattiamo e fare anche una critica che dimostri che il nostro ragionamento non funziona? Credo che lo apprezzeremmo tutti. Buona sera

  • In merito al rifacimento della linea ferroviaria Palermo Catania condivido le valide osservazioni esposte dall’architetto Andrea Milazzo.
    Mi chiedo: siamo quasi nel 2015 perche non pensare a un tracciato diverso da quello in atto proposto. Si può ipotizzare un tracciato collocato al centro delle due corsie dell’autostrada A19 (PA-CT). A prima vista sarebbe fattibile perché c’è lo spazio per alloggiare un treno a levitazione magnetica o MagLev, ad una sola corsia, che è di più ridotte dimensioni, sia in larghezza che in altezza, rispetto agli attuali treni; è un tipo di treno che viaggia senza toccare le rotaie grazie alla levitazione magnetica; l’unica forza che si oppone al suo moto è l’attrito dell’aria. Il MagLev è quindi in grado di viaggiare a velocità elevatissime (fino a 581 km/h) con un consumo di energia limitato e un livello di rumore accettabile. In atto i costi per la realizzazione delle infrastrutture ne hanno limitato finora l'utilizzo a brevi tratte molto frequentate. A Shanghai un MagLev collega la città con l'aeroporto. La linea è lunga 30 km ed è percorsa dal treno in 7 minuti e 20 secondi con una velocità massima di 501,5 km/h e una velocità media di 250 km/h.
    Solo in Italia nel marzo 2011 è stato presentato da parte di un membro del consiglio comunale di Prato al Presidente della Regione Toscana la proposta di un collegamento a sistema MagLev che collegherebbe in pochi minuti Firenze allo scalo aeroportuale di Pisa.Il Maglev consentirebbe perciò di collegare Firenze e Pisa in tempi assai più rapidi dagli attuali, passando dall'ora e quindici minuti di oggi ai venti minuti circa con il treno a levitazione magnetica. La progettazione completa prevede, in una seconda fase e in una visione organica, il prolungamento della tratta a levitazione magnetica verso la costa tirrenica con in testa Livorno.
    Il tracciato da me ipotizzato, di 192 km, potrebbe essere realizzato al centro delle due corsie per il 90%; i tratti in galleria si potrebbero superare eseguendo nuove perforazioni o allargamenti degli attuali trafori, mentre nei tratti su ponti si potrebbero progettare strutture di acciaio. In generale la realizzazione della linea Palermo Catania con il sistema MagLev darebbe i seguenti vantaggi:
    a) Quasi totale assenza di espropriazioni perché il tracciato ricadrebbe sugli attuali terreni già espropriati.
    b)Non sarebbe costruita la linea aerea a 3000 V.
    c)Tempo di percorrenza PA – CT : 45 minuti invece degli attuali 3 ore e 30 minuti, salvo fermate.
    d)Assenza d’inquinamento nel territorio.
    Da Siciliani, dopo tutto quello che abbiamo subito, ritengo che lo meritiamo!

  • ...ma se non siamo capaci, e non ci dedichiamo noi, a valorizzare il nostro territorio, non siamo disposti a batterci per questo neanche noi cittadini.... come pretendiamo che le soluzioni possano venire dal ministero, nei cui uffici non sanno neanche dove si trova CALTANISETTA???????

    • Danilo, purtroppo quello che dici è vero. Il mio è soltanto un sogno che non potrà mai essere realizzato!

      • Nessun sogno, non piangiamoci addosso, la Storia insegna che volere è potere!
        E' arrivata l'ora di rimboccarsi le maniche e costruire un futuro nuovo. Basta piagnistei... Ce la possiamo anzi dobbiamo fare.

        • Basta piagnistei... caro Salvatore hai ragione.
          Tutti questi esperti non riescono a risolvere quando si
          tratta della nostra provincia, forse molto indolende, ma
          non bisogna mettersi allo stesso livello!!!
          Non siamo da rottamare!!!

          • Angelo, Danilo, Salvatore ed Antonia, vi ringrazio tutti dell'interesse che state dimostrando. Non so se ci conosciamo ma poco importa. Quando all'inizio del mio mandato amministrativo, che duro' solo tre anni perché subentrai più tardi in giunta, resi pubblico che intendevo intervenire alla provvidenza, parecchi risero, e alcuni bempensanti gridarono allo scandalo. Ebbene trovammo i fondi, appaltammo le opere ed iniziammo i lavori espropriando più di 150 immobili con procedure mai utilizzate. Fu avventato, ma se chi ci è succeduto avrà un decimo della determinazione che abbiamo avuto terminerà i lavori ed inizierà nuove esperienze sul solco tracciato. Certo è costato fatica, competenza, amarezza, ma ora è una
            Possibilità non una utopia. La ferrovia e' un'altra possibilità, ma va inseguita con ancora maggiore determinanazione, competenza e sacrificio, che leggo nei vostri interventi. Io ho avuto il privilegio di trasferirlo in azioni. Voi potete sostenere e vigilare sui buoni progetti, affinché passino dall'utopia alla realtà. È tutto nelle nostre mani.

  • Nel leggere l'articolo a firma dell'architetto Milazzo, che mi trova ovviamente pienamente d'accordo, mi chiedo: ma il progetto in questione (quello cioè che va da Pa a Ct, attraverso tunnel chilometrici saltando tutto il Centro Sicilia) è ancora al tavolo delle discussioni? No si era scartato?
    Al solo pensiero mi vengono i brividi, un Governo assolutamente lontano dalle reali esigenze della gente...
    Tutta questa politica autoreferenziale di Palermo/Catania/Messina, ha veramente stancato la gente...
    Ma dico, cosa si vuole fare, svuotare l'intera Sicilia e proiettarla su due o tre città ? Ma lo sviluppo non deve passare per tutto il territorio regionale, soprattutto su quello già depresso economicamente?
    Dico io ci vuole un "genio politico" o meglio un "genio del male" a capire che i collegamenti non devono servire solo a tre città ma essere fruibili da più città possibili?
    Mi sembra assurdo che il Governo pensi ancora che questo progetto folle possa essere oggetto di valutazione!
    Spero solo che i nostri politici, è il caso di dirlo non ci facciano perdere pure questo "treno" e si muovano rapidamente per tutelare il territorio e ottenere l'inserimento della nostra città nella nuova tratta ad alta velocità.

    • Sig. Salvatore. Ringrazio lei e i signori che hanno commentato a cui proverò a dare una risposta. La condivisa preoccupazione sulla realizzazione del percorso ferroviario che taglia fuori le provincie di Caltanissetta ed enna, e' stata resa pubblica dal sindaco Giovanni Ruvolo e sarebbe stata ricavata da un colloquio con il ministro delle infrastrutture avvenuto la scorsa settimana. Ciò ha indotto il sindaco, che ho anche sentito brevemente, che mi ha confermato le sue preoccupazioni, ad organizzare un vertice ritenendo il problema serio e grave. Le notizie sul tracciato alternativo sono note e prevedono la realizzazione del progetto denominato alta capacita' che con la passata amministrazione abbiamo non condiviso avanzando le proposte che ho riassunto nel mio intervento. È' chiaro e ci auguriamo che si tratti di un difetto di comunicazione e che tutto si chiarisca al più presto. In caso contrario è corretto che chiunque abbia la possibilità di farsi sentire per sostenere proposte alternative realizzabili lo faccia, e con questo spirito ho voluto rendere pubblico il mio contributo al tavolo organizzato per oggi pomeriggio nel l'auspicio che se ne unissero altri. La sua sensibilità mi conforta sulla correttezza della mia intuizione. Buona giornata

  • in tutto ciò cosa si vuole dire che Caltanissetta non deve essere
    più considerata come centro che è un intralcio alla società
    che non ha niente da offrire e quindi deve rottamarsi

  • In tutta questa illustrazione particolareggiata in sostanza che si vuole dire:

    "Si è, in sostanza dell’avviso che detta analisi fondi le proprie criticità che hanno verosimilmenteorientato il Ministero alla scelta di non considerare l’attuale bacino di utenze delle provincie di Caltanissetta ed Enna, e conseguentemente a non orientare il progetto verso una soluzione “conservativa” del tracciato, sulla rilevazione degli attuali volumi di utenza del servizio ferroviario, che certamente falsano i risultati."
    Che Caltanissetta deve essere tagliata fuori perchè
    al di là di ciò non si vogliono trovare altre soluzioni se non quella delle vie brevi TAGLIARE e non VALORIZZARE !!!

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