“Prima accreditamento somme”, la Scat riprende il servizio ma detta le condizioni

downloadCALTANISSETTA – In riferimento alla ripresa del servizio di trasporto pubblico urbano comunichiamo che in data odierna si è riunita l’assemblea dei soci-lavoratori della Cooperativa S.C.A.T. che,  dopo una ampia discussione sulla nota ricevuta in data 5 settembre dal Sindaco Ruvolo avente come oggetto “richiesta riattivazione urgente del servizio pubblico”, ha deliberato di:

a- accettare la proposta del Sindaco di erogare euro 423.931,76 per riattivare i servizi;

b- condizionare la ripresa del servizio all’accreditamento della somma alla Cooperativa;

c-  trasmettere la documentazione necessaria per sbloccare il pagamento del 1° trimestre del 2014 alla Regione – documentazione che la SCAT ha inviato al Comune nel mese di luglio;

d- integrare la suddetta somma con l’erogazione di euro 278.815,00 per saldo corrispettivo contrattuale anno 2013 entro il 20 ottobre 2014;

e- riprendere gli accordi presi durante la riunione del 11.11.2013 a seguito della quale la SCAT, dopo avere immediatamente adempiuto a quanto di sua spettanza ovvero presentato lo studio di fattibilità del programma di esercizio con il taglio delle percorrenze per il 20%,  rimane ancora oggi in attesa di convocazione;

f- al fine di ottemperare a quanto chiesto dal Sindaco nella stessa nota “impegno, da parte della SCAT, di garantire, senza più interruzioni arbitrarie, il servizio fino a scadenza naturale del contratto”, l’assemblea si impegna a riprendere i servizi e a non interromperli, per come richiesto,  solo ed esclusivamente se l’amministrazione comunale rispetta i termini di pagamento previsti dalla legge e fino alla scadenza naturale del contratto.

In riferimento alla richiesta di “buon senso” da parte del Sindaco ai lavoratori, gli stessi amareggiati per il  disagio causato ai cittadini, prolungatosi,  loro malgrado,  dal mese di aprile fino ad oggi, sono costretti a ricordare che hanno dimostrato più volte in questi ultimi anni di operare  con la diligenza del buon padre di famiglia nel continuare ad  erogare il servizio di trasporto pubblico ai cittadini pur essendo creditori di diverse mensilità di retribuzione  e quindi ritengono di avere già dimostrato ampiamente, in questi ultimi anni,  “il  buon senso”….. che oggi gli viene chiesto  in una situazione di disperazione che non li mette più nella condizione di erogare il servizio ai cittadini rinunciando alla retribuzione e quindi A LORO SPESE.

Inoltre, al fine di alleviare i disagi in particolar modo agli anziani che non hanno alternative al mezzo pubblico per gli spostamenti, con il presente comunicato i lavoratori soci della SCAT danno la loro disponibilità ad accompagnarli in Ospedale  o presso le altre strutture mediche, dal lunedì al sabato, dalle 7.30 alle 19.00, utilizzando le autovetture della Cooperativa che si è già attivata per avere credito presso un distributore di carburanti.

Naturalmente quanto sopra fino alla ripresa del servizio.

Per questa esigenza gli anziani possono telefonare ai seguenti numeri:

–          366.5890043

–          366.5890046.

FIRMATO I SOCI-LAVORATORI DELLA

COOPERATIVA S.C.A.T.

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  • Una citta uguale a caltanisstta con gli stessi percorsi dei bus, necessita di 10 autisti e 2 amministrativi , perché la scat ne ha 27 ? Cioè 15 dipendenti in piu ? Faccio presente che 15 dipendenti sono tra contributi e stipendio e altro sommano 500 Mila euro all anno.

  • La richiesta del pagamento degli stipendi è assolutamente legittima da parte della SCAT, tuttavia sappiamo quasi tutti la gestione "allegra" che si è fatta, e speriamo sia terminata, assumendo parenti e amici tanto c'è qualcuno, i cittadini, che paga...Poi essendo SCAT una cooperativa, sono pochi i soci che hanno scelto altre strade, nonostante mesi di mancato pagamento, a prova che quel "posto" sarebbe difficile trovarlo da altre parti e che sicuramente la questione si sarebbe risolta...Quindi cerchiamo di vedere le cose a 360°, e non solo quello che vogliono farci vedere...
    Ora vediamo se SCAT taglia un po' i costi e il personale inutile, e ce n'è...
    Io ne dubito.

  • Ho letto e ho visto sfoghi (legittimi) dell'utenza "appiedata" da aprile, ma effettivamente mettiamoci noi nei panni di chi lavora senza essere pagato, con le bollette che comunque vanno onorate, così come i debiti di altro genere, la spesa bisogna farla e le banconote del monopoli non vengono accettate nei supermercati...
    Se il servizio è stato interroto, la colpa non la si può dare a chi, dopo mesi di legittime rimostranze e richieste, ha deciso di non continuare su questa strada.
    In tempi di crisi, si sa, chi vanta crediti dalla p.a. deve avere una pazienza infinita ma questo non può essere un motivo valido per lasciare lavoratori\padri\madri di famiglia senza stipendio esigendo di contro che continuino a lavorare
    Chi pretende ugualmente che il servizio sia ripristinato, a queste condizioni, fa il nobile con i soldi degli altri (il detto è nella realtà un pò diverso ma...)

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