Classe “pollaio” a Caltanissetta, interviene l’Assessore Marina Castiglione: “Tutto iniziò con la vituperata riforma Gelmini. Città bersaglio di sperequazioni”

Marina CastiglioneCALTANISSETTA – Già all’atto della redazione della sezione Scuola del programma elettorale dell’Alleanza per la Città, era parso chiaro ai redattori che si dovesse promuovere la futura amministrazione comunale quale interfaccia tra la cittadinanza ed il mondo della scuola, nel comune interesse di formare una nuova classe di cittadini nisseni responsabili, partecipi e protagonisti dei nuovi tempi. Come ho avuto modo di dire in altri contesti, purtroppo la buona volontà della cittadinanza attiva si infrange contro la dura roccia delle norme in tema varate dai vari ministri che si sono sin qui succeduti, non ultime, anzi per prime, quelle riferibili alla giustamente vituperata “Riforma Gelmini”. Caltanissetta è stata bersaglio di sperequazioni tra organici di fatto e organici di diritto che hanno fortemente danneggiato studenti e docenti.

L’emblematico caso sollevato dalla Dirigente del Liceo “A. Manzoni”, Iosina Mannino, che ha lanciato un grido d’allarme e di sdegno per l’incredibile situazione venutasi a creare, è il risultato del “seminato” gelminiano. 42 alunni, di cui 4 disabili, in una sola classe e 15 in un’altra, con buona pace dell’offerta formativa, dell’efficacia dell’azione didattica, delle speranze affidate alle giovani generazioni, delle scelte individuali e familiari. Per non parlare poi della cattiva immagine riprodotta per la nostra città: il Dirigente del servizio scolastico territoriale ha applicato, e non poteva fare altro, le folli leggi sulla scuola imposte dallo Stato; la Dirigente ha mobilitato l’opinione pubblica, e non poteva fare altro. Per fortuna la risoluzione del caso è stata immediata ed è stato consentito direttamente dal Ministero lo sdoppiamento della classe. Ciò non toglie che lo Stato assicura da un lato il diritto allo studio, dall’altro lo nega congestionando le aule con studenti che diventano numeri; da un lato attua una campagna di assunzioni a tempo indeterminato, dall’altro – in virtù del taglio del tempo-scuola – produce una teoria di perdenti posto dopo venti anni di ruolo; da un lato vara il piano “Scuole sicure” e dall’altro dimentica l’esistenza del D.M. 26-08-92, continuamene prorogato dalla data della sua emissione, che indica in 26 presenze il tetto massimo di persone in un’aula per assicurare le condizioni minime di esodo in sicurezza.

Scuola e cultura sono motori di civiltà e il caso risolto del Liceo Delle Scienze Umane “A. Manzoni” non ci rende più tranquilli.

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  • La signora Castiglione, vicesindaco, nonchè assessore alla creatività, di creatività e inventiva ne ha molta devo dire! Lasciando perdere il fatto che è intervenuta a gamba tesa su un caso già risolto, ma questo non è importante, meglio tardi che mai si suol dire, ma il fatto chiaro è che alla egregia di cui sopra poco o nulla è importato del caso della classe "pollaio", quanto piuttosto è chiaro che è stata terribilmente colpita, ferita direi, da quanto l'opinione pubblica avesse potuto pensare a tal proposito di Renzi e della Giannini! Due fulgidi esempi di buona amministrazione e, la seconda soprattutto, paradigma vero e proprio dell'innovazione e della buona amministrazione scolastica!Ora, il punto è: ma a che pro l'intervento dell'assessore alla creatività? Cioè, in poche parole, che vuol dire? Che è colpa della Gelmini se la scuola italiana va a rotoli? o forse, anocor meglio, è copa della quasi fascista Gelmini? e anche se fosse, chi se ne frega! Il punto non è di chi è la colpa, il punto è riuscire a risolvere nel più breve tempo possibile i problemi che la scuola italiana ha. Certo che ci voleva proprio un assessore alla creatività, così poi, ce lo inviano tutti! Brava, brava, bella e brava e...creativa anche!

  • Egregio vice sindaco. Sono interventi come il Suo che contestualizzano il mondo politico nella sfera dell'inutilità che Lei tanto depreca. Lei interviene tardivamente, a problema risolto per il quale non è ben chiaro quale sia stato il suo ruolo di 'formazione di cittadini responsabili e consapevoli', verosimilmente estratto dal suo programma elettorale, esprimendo una posizione evidentemente di parte, sulla quale non voglio neanche entrare nel merito. Le ricordo, invece, come cittadino contribuente, e quindi come Suo coodatore di mandato elettivo, che, laddove non dovesse esserLe ancora chiaro, Lei non e' chiamata a tenere 'lectio magistralis', ma ad amministrare un Comune capoluogo di provincia dove ha assunto l'obbligo di risolvere i problemi. Ciò e' lontano dal ruolo di 'critico' con il quale Lei lo ha probabilmente confuso, per come emerge nella attuale circostanza. La preside Pirrello, mente Lei 'preparava la lezione' il problema se lo è risolto da sola. Mi scusi se non sono stato di Suo gradimento e buon lavoro.

  • Arcangelo Pirrelo grandioso! Sottoscrivo parola per parola. Non si vedeva l'ora di politicizzare con la spasmodica e utilitariatica ricerca di una qualsiasi responsabilità un argomento, anzi un problemone, che merita soltanto di essere risolto. Punto. Invece no, l'assessora, di marcato stampo comunista, si inserisce nel dibattito con competenze "limitrofe" e "complementari", visto che di scuola superiore si parla e quindi fuori dalla sua orbita, affonda il colpo e presenta la facile e immediata responsabilità della Gelmini. Ci siamo tolti un peso. La scuola oggi è così per colpa della Gelmini. Solo di Lei. Assessora, complimenti, ma come mai non ha scomodato la Fanfani, Valitutti e perfino la Bono Parrino, di questi e di altri campioni ne ha perso la memoria?

    • E' indiscutibile che questi sono i frutti della riforma Gelmini. Fatevene una ragione, e' così e sarà difficile per voi dimostrare il contrario!!!!!!!!!!

  • Perchè si parla di "cattiva immagine riprodotta per la nostra città"? Per una volta invece un dirigente scolastico evidenzia il disservizio, elenca le (prevedibili) conseguenze su docenti e alunni e in tempi brevi il problema viene risolto, con una forzatura del sistema, evidentemente, ma viene risolto.
    Quindi, almeno da questo punto di vista, l'immagine che ne viene fuori è assolutamente positiva. Si risolvessero sempre così velocemente i nostri problemi saremmo una città ben diversa..

  • Signora Sindaco Vicario, Cara Marina, lo sai che ormai Ti voglio bene e che Ti faccio i complimenti tutte le volte che penso Ti vadano fatti, cioè numerose volte; ma per me vale ancora la vecchia “ amicus Plato sed magis amica veritas”. Che bisogno c’è di scomodare la memoria di quella buonanima della Gelmini? Non per altro, ma se inizi così, per una questione di giustizia, diventa il caso di scomodare un sacco di altre memorie di buon’anime di ministri emeriti alla pubblica istruzione. Io poi, esagererei, poiché ne salvo solo due a mezzo: 1) Giovanni Gentile – 2) Giuseppe Bottai – ½ ) Luigi Berlinguer.
    Ma se la spiegazione che hanno dato ufficialmente al Ministero è solo la “non perfetta” gestione delle risorse, quali farfalle andiamo ancora cercando sotto l’arco di Tito? Non hai resistito a una botta politica eh? Ti capisco bene, ma vai avanti tranquilla, anzi “serena”, sei immune: Giovannino Guareschi attribuiva una narice supplementare solo ai maschi. Ciao Cara e buon lavoro per la città.

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