Chiusura Corso Umberto, Confesercenti: “Approccio testardo e non compatibile con la democrazia partecipata”

Lillo Randazzo

Lillo Randazzo

CALTANISSETTA – L’isola pedonale di Corso Umberto I°, deve essere riaperta per dare sfogo  non solo al traffico che di sicuro si imbottiglierà all’altezza di Piazza Garibaldi, ma soprattutto per cercare di dare linfa vitale a quelle attività commerciali, professionali e dei servizi che, ancora oggi dà “EROI”, tentano di sopravvivere, non abbondonando quel tessuto sociale in cui sono cresciute; evitando la desertificazione del centro storico e salvaguardando tutti quei valori economici, sociale e culturaliche ci hanno contraddistinto e inorgoglito negli anni trascorsi (la piccola Atene).

Nei diversi incontri con l’Amministrazione comunale, Sindaco ed Assessori, abbiamo chiesto con “voce unanime” assieme alle altre organizzazioni  datoriali ed ai commercianti di riaprire Corso Umberto I°, non perché preventivamente si è contrari all’isola pedonale, anzi.

Abbiamo cercato di trasmettere che in momenti eccezionali, crisi economica, lavori  in Corso Vittorio Emanuele,  quartiere Provvidenza ed in tutte le altre zone che saranno inevitabilmenteinteressate per i lavori relativi al ripristino della rete idrica più l’ apertura delle scuole, significherà per i consumatori nisseni  un solo messaggio: “per sei mesi andate altrove anziché al centro storico”, “a chi vi abita arrangiatevi”.

Insistere testardamente nella decisione di chiusura delle precitate zone, senza ascoltare le ragioni di chi vi abita e lavora, pensiamo sia la posizione di colui che dice: Vi ascolto perché voglio dimostrarvi che sono democratico ma decido senza tener conto delle Vs ragioni.

Concetto strano di Democrazia partecipata!

Noi abbiamo scelto la via Democratica, la strada che da sempre ci ha contraddistinto che è stata ed è la nostra stella polare.

Chi tira troppo la corda rischia di romperla!

Assumendosi in caso insuccesso, le responsabilità politiche, sociali ed economiche  che né deriveranno.

Apprendiamo con soddisfazione dalla stampa locale che alcune componenti politiche di maggioranza, iniziano a rendersi conto che la collettività nissena, non è soddisfatta poiché non tenuta nella giusta considerazione, va ascoltata!

La concertazione,  parola che qualcuno considera obsoleta, vogliamo ancora una volta ribadire è l’unico strumento che porta a percorsi democratici, virtuosi e risolutivi.

Chiediamo ascolto, riflessione e condivisione evitiamo di mandare in tilt il traffico e la città, riapriamo C.so Umberto I°, rimandando tutto ad un piano definitivo di traffico e di sviluppo a dopo la chiusura dei lavori; cercando nel frattempo di trovare misure che siano in grado di dare impulso economico a chi vuole resistere per dare vita in futuro al così detto “salotto di città”, intervenendo  abbassando le tasse di competenza comunale,  alle imprese  ed ai proprietari dei locali commerciali.

Dare ascolto non significa venir meno agli impegni presi in campagna elettorale, bensì constatare che in una fase di emergenza economica e sociale come quella attuale si risponde con misure adeguate agli effettivi bisogni e dalle esigenze primarie di quelle aziende che vorremmo ricordare a noi stessi, costituiscono e rappresentano la spina dorsale della nostra economia e della nostra cultura imprenditoriale.

​​​​​​​Il Presidente Provinciale di Confesercenti

​​​​​​​​Lillo Randazzo.

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  • potete portare la luna in centro storico, non cambierebbe nulla. Il problema di caltanissetta è solo uno, non ci sono + soldi da spendere... caltanissetta è sempre stata una città fondata sugli stipendi dei minatori prima, sulle loro pensioni dopo e sugli stipendi degli impiegati pubblici. Bene le pensioni dei minatori sono finite, il potere di acquisto degli impiegati è ormai pari a zero, i commercianti si sono fatti i bagni nel periodo iniziale del cambio lira/euro, hanno spremuto tutto quello che c'era da spremere e adesso si litiga per un pezzetto di strada chiusa. Con la strada aperta non mi sembrava che il fatturato dei commercianti andasse benissimo, quindi si parla di nulla per non parlare di niente. Ricordo qualche mese dopo l'entrata dell'euro che in alcune vetrine, le stesse scarpe o abiti che qualche mese prima costavano 200 mila lire (stesse scarpe, quindi stessa stagione, acquisto già fatto in lire non nuovi arrivi) erano prezzate 200 euro. Ecco quale è stata la rovina, ma adesso non c'è più succo da spremere, chi oggi piange minestra ha partecipato a impoverire la città. Rassegnatevi, grande piazza, strade nuove, NON C'E' PIU' MONEY!!!!

    • quoto mik in pieno... la pacchia e' finita... e soldi non ce ne sono piu'... dato che, da quello che si vede in giro, la percentuale di disoccupazione a CL e' ben oltre quella presunta che ci leggono ai tg... e l'amministrazione non sta facendo assolutamente nulla se non iniziative di piccolissimo peso ed impatto (a parte i lavori in centro, che comunque risalgono ad altre amministrazioni)..
      inoltre: questi commercianti hanno per caso fatto delle ricerche di mercato?
      interviste telefoniche?
      in base a quali dati traffico-aperto=maggiori-vendite???
      ...mi piacerebbe saperlo, dai commercianti/ingegneri gestionali/urbanisti/organizzatori di eventi/consulenti del comune/etc...
      se ci sono dati "scientifici" mi piacerebbe leggerli... se si va "a sentimento" le affermazioni sono campate in aria.. grazie..

  • Voglio fare ricordare a qualche sbadato, che c.so Vitt. Emanuele, all'altezza dell'ex Varese scendendo verso la standa, sia a destra a destra che a sinistra le attività commerciali sono quasi tutti chiusi, ho con avviso di trasferimento, fino a qualche mese fa le vetrine di questi locali sono serviti per affiggere i manifesti elettorali dei candidati al consiglio comunale, ricordo ancora che il traffico non è stato mai chiuso. In c.so Umberto all'altezza della Cattedrale salendo per andare al viale R. Margherita non esistono più attività commerciali salvo due tre, ricordo ai distratti che il traffico in quel tratto non è stato mai chiuso. Quindi la causa della crisi commerciale non è da addebitare al mancato passaggio delle macchine. Ogni tanto, una proposta di largo respiro, può non nuocere. Basta avere un po’ di coraggio. Avere il coraggio di riprendere alcune idee, che nel passat0, un non tanto lontano passato, facevano discutere i nostri concittadini , non solo per amore del nostro centro storico.
    La grande piazza, da tempo, non più pulsante del nostro Paese. Ora bisogna riaffermare il rilancio della Piazza. Affermare il concetto rivoluzionario dell'attraversamento e il godimento della Passeggiata. Rivalutarne la storia dell’antico salotto della città, non, a nostro avviso, un concetto da poco.

  • Ma è' mai possibile che noi nisseni dobbiamo essere per forza disfattisti? Oggi i nisseni ci siamo riappropriati del nostro centro storico

    • riappropriati?????? e come????? non me ne sono mica accorto... sara' mica per quelle poche decine, forse, di persone che scendono a vedere gli spettacolini in piazza??? ava'... non scherziamo con le cose serie... siamo 50mila piu' o meno... dovrebbero scendere in piazza almeno 2000 persone a sera per avere un centro quantomeno "frequentato"...

    • Scusi Ginny, cosa vorrebbe dire che si è riappropriata del centro storico? Il centro storico appartiene nella più grande parte a chi ci vive e quindi ai residenti e a maggior ragione a chi ci espleta una attività. Che sia commerciale, artigianale o professionale. Chi vive fuori dal centro storico non mi pare possa appropriarsi di una cosa che gli appartiene solo in minima parte. A mio parere ha voce in capitolo chi realmente vive quotidianamente il centro storico, non chi viene ogni tanto e pretende di dare sentenze definitive o appropriarsi di una cosa che gli appartiene solo in minima parte poichè vive in tutt'altra parte della città. Mi auguro vivamente che lei risieda o espleti attività in centro storico!

        • State parlando di 150 metri di strada. Rendetevi conto. Ma parlate di cose più serie come dice Maurizio A. Caltanissetta non produce, e non producendo non c'è reddito hai voglia di di togliere isole pedonali e quant'altro.

  • Forse non è ben chiaro il motivo per il quale i commercianti e i residenti chiedano a gran voce la riapertura di c/so Umberto e allora ve lo rispiego.Sono stati scritti mille articoli sulla questione ma a me sembra che molti commentino senza neanche aver capito bene il senso del discorso. Il tratto di c/so Umberto andrebbe riaperto solo ed esclusivamente per la durata dei lavori, per evitare, di creare caos inutile soprattutto ora che riapriranno le scuole, anche perchè , per chi non lo sapesse , si stanno effettuando lavori contemporaneamente nel quartiere Provvidenza e tra poco inizieranno quelli della salita Matteotti, un cantiere aperto insomma. I lavori si devono fare E SIAMO TUTTI D'ACCORDO , siamo anche sicuri che tutto questo porterà a rendere migliore il nostro centro che diventerà molto più bello agli occhi non solo dei nisseni ( che in ogni caso non apprezzano mai nulla ) ma soprattutto per chi viene da fuori. Quindi mi chiedo il perchè di tanta polemica da parte soprattutto di gente che forse è da mesi che neanche scende in centro e che si permette di criticare solo per il gusto di parlare.Mi chiedo anche il perchè di tanta indifferenza a delle richieste fatte , secondo me con cognizione di causa dagli imprenditori e dai residenti.
    Io sono una giovane imprenditrice che ha deciso di investire in centro storico, anche se obbiettivamente è piu' facile abbandonarlo e parlarne male. I commenti sterili lasciano il tempo che trovano , mettersi alla finestra , osservando l'alluvione senza scendere e sporcarsi le scarpe è molto facile.

  • Il sig. Antonio ha fatto una proposta alternativa che dovrebbe essere valutata. Non è detto che debba essere necessariamente adottata ma andrebbe almeno presa in considerazione perchè è questo il giusto spirito. Tuttavia andrebbe sottolineato il fatto che proprio la via Kennedy, aperta al traffico, strada larga, possibilità di lasciare macchine in doppia fila, porticati, è commercialmente alla deriva. A dimostrazione del fatto che non è la possibilità di arrivare con la macchina a fare aumentare gli incassi dei commercianti, semplicemente che il commercio è in calo perchè Caltanissetta non produce reddito, e per fortuna che ci sono gli uffici pubblici! Poi se si pensa di affittare ancora i locali a certi prezzi...
    Purtroppo tutte le categorie vogliono ottenere qualcosa da questa iniziativa e per fortuna che " alcune componenti politiche di maggioranza (leggasi UDC guarda caso), iniziano a rendersi conto che la collettività nissena, non è soddisfatta poiché non tenuta nella giusta considerazione...". Che miseria...

  • Che il presidente di un'associazione di categoria difenda presunti interessi di chi lo ha eletto ci sta. Quello che ci si aspetterebbe, però, è che lo faccia con numeri alla mano, che dimostri realmente che quanto afferma abbia un fondamento, piuttosto che darci in pasto iperboli come "...constatare che in una fase di emergenza economica e sociale come quella attuale si risponde con misure adeguate agli effettivi bisogni e dalle esigenze primarie di quelle aziende che vorremmo ricordare a noi stessi, costituiscono e rappresentano la spina dorsale della nostra economia e della nostra cultura imprenditoriale." (!!!) La spina dorsale?! Ma chi?! 4 gatti che per anni, grazie alla loro superiore cultura imprenditoriale, hanno ritardato ogni tentativo di rimettere in sesto il nostro centro storico auto-condannandosi ad un declino da tanti pronosticato e poi puntualmente verificatosi?!
    Lezioni di sviluppo commerciale sarebbero accettabili, casomai, se provenissero da quegli esercenti di prima generazione che, già quando il traffico era aperto, sono fuggiti da quella bolgia e hanno continuato con pieno successo la proprià impresa in altre zone.
    Da una presidenza di associazione di categoria ci si aspetterebbe anche capacità di visione almeno a medio termine ed argomentazioni serie, oltre che le banalità che il gioco delle parti pare imporgli. Ma oggi c'è un nuovo potenziale capro espiatorio, fresco d'elezione, verso il quale poter arringare le folle: quale occasione migliore per un po' di sana visibilità?
    Ma per favore...

  • complimenti al presidente ogni tanto qualche affermazione a vantaggio della categoria. lancio una proposta perchè non chiudiamo al traffico la zona di viale della regione angolo via malta e creiamo una bellissima zona pedonale? dove i nisseni abitano, o in alternativa spostiamo l'isola pedonale nel tratto di viale conte testasecca e zona grazia e invertiamo il senso di marcia in via maddalena calafato rivaluteremo tutta la zona della villa cordova e della via kennedj che purtroppo sta completamente morendo con un infinità di cartelli vendesi e affittasi.

    • Esatto Antonio, si sono fissati che l'isola pedonale la vogliono fare nel tratto di Corso Umberto tra la statua di Umberto I e la chiesa S. Sebastiano. Come giustamente tu hai detto, si potrebbe valorizzare il tratto della villa Cordova sino alla zona Grazia che meglio si presta alla pedonalizzazione, vista la presenza della villa e poi far passare il traffico anche da via Maddalena Calafato. Si valorizzerebbe e si rivitalizzerebbe la villa e l'intero tratto, a maggior ragione adesso che è pieno di immigrati. Con tutto il rispetto per queste persone, ma a mio parere si stanno creando proprio là dei ghetti e la cosa comincia ad essere fastidiosa. Uno dei tanti motivi per cui è pienamente condivisibile questa scelta.

  • Abbatti ca minchia do pupu...... Diceva un vecchio detto.
    pure questo articolo di Confesercenti rispecchia i precedenti articoli sul caso. Anche loro, tornati dalle ferie e tolti gli occhiali da sole, hanno visto che qualcuno sta già mettendo le mani nel sacco dei soldi, allora anche loro VOGLIONO LA LORO PARTE. Come? Leggendo il comunicato dicono "....... abbassando le tasse agli imprenditori e ai proprietari dei locali...." secondo Voi hanno dimenticato qualcuno?

    • Hahaha . MITICI. Ma a loro le poltrone chi glieli da? I loro comparetti imprenditori.Io ti metto li e tu a fari socchi ti dicu io.

  • Parole, parole, parole! Vedrete che le parole di Ruvolo a breve lo faranno diventare il sindaco meno credibile che ci sia mai stato. Per adesso parla con tutti e dice si a tutti ma al momento di fare le cose lo voglio perché a naso mi sembra un gran venditore di fumo! Dilettanti allo sbaraglio!

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