Caltanissetta, notte brava di un nisseno 41enne: picchia compagna e aggredisce agenti

2801 3637 Polizia NotteCALTANISSETTA – Picchia la compagna, la butta fuori di casa, poi minaccia di suicidarsi ed infine aggredisce due agenti. Un 41enne nisseno è stato denunciato, ieri sera, per resistenza a pubblico ufficiale, minacce e ingiurie: teatro dell’intervento delle volanti, via Xirbi. Le pattuglie erano intervenute sul luogo in seguito ad una segnalazione telefonica giunta presso il 113.

Una donna 55enne, ha raccontato alle forze dell’ordine che il convivente, rincasato ubriaco, per futili motivi, dopo averla aggredita, causandole una ferita al braccio, l’aveva scaraventata fuori di casa.

I poliziotti, dopo vari inutili tentativi di farsi aprire la porta, sentendo provenire dalla casa rumori di stoviglie frantumate, nonché urla da parte dell’uomo che minacciava di suicidarsi, hanno deciso di sfondare la porta.

All’interno dell’abitazione gli agenti sono  stati  aggrediti dall’energumeno che, dopo una breve colluttazione, però sono riusciti ad immobilizzare  con non poche difficoltà vista la stazza robusta dello stesso.

La donna, cardiopatica, prelevava dall’abitazione alcuni effetti personali e delle medicine e veniva accompagnata dagli agenti presso l’abitazione di alcuni parenti. I due agenti hanno riportato contusioni guaribili in cinque giorni.

L’uomo è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica, in stato di libertà, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, minacce e ingiurie.

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  • Ahahah, bellissima Gino!
    Parole toccanti! Poi quando ai Sigg. Umberto ed Ivan accadrà qualcosa di veramente brutto, perchè prima o poi succederà, considerato il clima che si è venuto a creare, capiranno bene chi sono i veri pezzi di merda! Poveri stolti! Gli stanno fregando la terra sotto il culo, e tra poco il culo stesso, e ancora continuano a parlare in questo modo... mah!

  • Caro Gino il vero imbecille sei tu, purtroppo le persone come te nascono dal culo come tutti gli stronzi

  • si saranno sbagliati. secondo me era un nigeriano o un pakistano, un italiano non si comporta così.

    • In effetti caro Ivan la tua ironia è fuori luogo. L'ultima cosa di cui possono essere accusati i Nisseni, ma i meridionali in genere è di essere razzisti. La problematica qua è un'altra ed è di più ampio respiro.
      partiamo dalla definizione principale e cioè che chi non è in grado di soddisfare i propri bisogni non può pensare di soddisfare quelli degli altri; ma visto che si tratta di un azione umanitaria (tutta Italiana ma da reggio calabria in giù!) dobbiamo fare il possibile per accogliere decentemente questi poveri disperati. Il tema vero è che noi pensiamo che accogliere significa fare entrare in città e già questo è sufficiente per ridare dignità ad una persona. Ma a me pare che la dignità di un uomo passi da tanto altro. La dignita passa in primis da beni primari tipo: libertà, casa, lavoro, sicurezza, igiene, etc etc.
      ora noi siamo un pò confusi nell'interpretazione di questi vocaboli.
      Libertà per noi è la possibilità di fare un pò come cazzo ci pare; casa per noi è stare in 10-15 in un locale fatiscente (tipo alla provvidenza); Lavoro è chiedere l'elemosina, improvvisarsi parcheggiatori abusivi (spesso ubriachi e molestatori), vendere un pò di tutto un pò a tutti, trasportare carrelli della spesa ai supermercati, etc, etc,; Sicurezza ( che è legata alla parola libertà) è la certezza di essere liberi di fare un pò come cazzo si vuole senza per questo avere nessuna conseguenza civile e penale; Igiene purchè non ci sia l'ebola poi tutto è comprensibile (forse nessuno di voi sa quanti casi anche di AIDS in ospedale arrivano)
      Caro Ivan a tutto questo aggiungi che il cuore di quanto sopra avviene in quello che l'amministrazione attuale e quelle precedenti chiamano "IL SALOTTO DELLA CITTA'"!!. Tremo al pensiero di come saranno i salotti di sindaci e assessori degli ultimi 15 anni che hanno amministrato Caltanissetta.....non vorrei mai essere invitato a casa loro quanto meno per un fatto di sicurezza personale!!!
      I salotti si tengono puliti ed ordinati, si curano ogni giorno, si abbelliscono sempre di più. Il nostro "salotto" è l'esatto contrario.
      Ma di ciò non ha colpa l'immigrato o il nisseno maleducato, ma le istituzioni tutte che non ci pensano neanche un minuto a fare rispettare le regole.
      Sai Ivan penso che per Caltanissetta ci sia una specie di maledizione sui termini che qualcuno conia per rilanciarla. Ricordo per esempio quando si lanciò il termine "Caltanissetta cuore di Sicilia" , termine molto bello ed anche suggestivo, ma anche li si abbattè la stessa maledizione che si è abbattuta sul "salotto della città" ed infatti da cuore di sicilia siamo certamente passati a "Culo di Sicilia" !!!! sempre una parte anatomica del corpo è, ma........

      • Bravo Gino, hai ragione. Di problemi haime ne abbiamo gia tanti; dettati da un disagio sociale. Ma la cosa più grave è fare stupida insana e per nulla costruttiva ironia su argomenti che attanagliano la nostra comunità negativamente. Fomentare gli animi su rotte errate è inutile.

        • Penso che stiamo finendo per fare una guerra tra poveri. Sbaglia chi difende a prescindere l'extracomunitario (chi sbaglia deve pagare, anche se viene da zone martoriate dalla guerra) ma sbaglia anche chi in risposta allega fatti di cronaca nera con protagonisti gli extracomunitari, come a dire "loro sono tutti così". La verità è che il nostro sistema giudiziario non è in grado di far rispettare le leggi da chicchesia (italiano o straniero) perchè se il potenziale reo sapesse con certezza che se beccato finirebbe in cella per tot periodo, senza indulti, sconti, prescrizioni allora, italiano o straniero, ci penserebbe bene prima di delinquere. Invece, soppesando tra rischi e possibilità di farla franca, il potenziale reo sa benissimo che il gioco vale la famosa candela e allora non teme di finire davanti ad un giudice. Sapete chi teme invece? La brava persona, che non ha mai avuto a che fare con la giustizia e anche solo per una questione di dignità personale vede come uno spauracchio la convocazione in tribunale. E le vittime. Queste sanno purtroppo benissimo che il nostro ordinamento è troppo pro reo e dunque ci si preoccupa di evitare quando possibile la carcerazione preventiva di uno stalker ma non del fatto che la sua vittima se lo ritrova a casa dopo 12 ore. E' questo il problema. Non è una guerra tra italiani e stranieri. Delinquono tanto i nisseni quanto gli immigrati.

          • Sono d' accordissimo!
            Parole più mitigate per esprimere un concetto sul quale magari ho usato toni molto forti, ma tutto ciò nasce da una rabbia accumulata a causa dell'assoluto menefreghismo di chi sta governando.

  • So che è utopia ma mi chiedo: l'aggressore, denunciato a piede libero, torna a casa; la donna (la vittima) è costretta ad andare da parenti.
    Come spesso accade la vittima, oltre al danno, subisce anche la canonica beffa!!

    • E' proprio cosi......anche in questo caso vittima e carnefice dopo un paio di ore si ritrovano sotto lo stesso tetto!!! E' la nostra legge che preferisce intervenire dopo che il carnefice ha finito il suo "lavoro"........

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