Chiusura centro storico, lettore ci scrive: “Il Sindaco non ceda agli interessi dei commercianti, basta speculare”

bastaCALTANISSETTA – Ho notato che molti mezzi di comunicazione hanno dato il “giusto” risalto alla causa dei commercianti di Corso Umberto che chiedono a gran voce la riapertura del tratto di strada che è situato dinanzi al Comune del nostro capoluogo. La richiesta viene portata avanti da tempo ed adesso con la prossima ripavimentazione di Corso Vittorio Emanuele, i suddetti commercianti (credo siano circa una ventina) in un incontro con l’assessore alla viabilità Amedeo Falci hanno ribadito, con forza, la loro idea.

Mi auguro vivamente che il sindaco Giovanni Ruvolo, che fino ad adesso ha mostrato buon senso e linearità nei primi mesi della sua sindacatura, non ceda alle “richieste” di questi commercianti. Non credo che venti attività commerciali (circa…) possano decidere i destini di una città che ha deciso di riprendersi il cuore della città. Io da anni non scendevo in centro, adesso abitualmente mi dirigo verso il cuore della mia amata Caltanissetta per passeggiare tranquillamente e godermi una porzione, a dimensione umana, di città; ho notato che molti stanno facendo lo stesso, una sorta di primavera del dialogo; ho incontrato tante persone, in particolar modo amici d’infanzia che non vedevo da tempo ed abbiamo avuto la possibilità di parlare, ricordare e bere qualcosa insieme.

Spero che Giovanni (mi scusi sindaco se mi permetto de darle del tu pur senza conoscerla) non ceda agli interessi di bottega, non svenda il centro della città. Troppi in passato ci hanno speculato. Ho sentito qualcuno sproloquiare di “Democrazia partecipata”, magari abbia la compiacenza di spiegarmi in cosa consiste: che 20 decidano per oltre 60mila????

Chiudo con una nota. Alcune formazioni politiche che siedono in Consiglio Comunale e che nel loro programma propagandavano la chiusura del Centro Storico al traffico, adesso hanno cambiato idea ed iniziato a cavalcare il vento: la bandiera cambia sovente direzione.

 Totò Sollami

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  • VORREI INVITARE TUTTE LE PERSONE CHE, GIUSTAMENTE, ESPRIMONO LE LORO OPINIONI,AD AVERE IL BUON SENSO DI FIRMARSI CON IL PROPRIO NOME E COGNOME.SPARARE A ZERO DIETRO UN SEMPLICE NOME DI BATTESIMO O PEGGIO ANCORA UNO PSEUDONIMO E 'MOLTO FACILE. IL CORAGGIO SI VEDE DALLE PICCOLE COSE,LANCIARE IL SASSO E POI NASCONDERE LA MANO,FA CHIARAMENTE INTENDERE IL VALORE DI CHI SI ERGE A CENSORE.RICORDATE CHE LA LINGUA FERISCE PIU' DELLA SPADA!

  • Il centro e' spopolato, bisognerebbe impopolarlo e stop . Troppe residenze in periferia, troppe case o cooperative autorizzate a costruire e quindi a far allontanare le,persone dal centro. Infatti i commercianti x esempio della frutta ambulanti a posto fisso o in negozio lavorano molto in tue le zone della periferia. Via giarratana , via libertà , x esempio e se volete conferma fatevi un giro il pomeriggio alla strat foglia e subito dopo in via giratana o libertà . Poi mi scrivete le differenze .

  • La causa del vero fallimento dei negozi non è l'apertura e la chiusura del centro storico, i tempi sono cambiati velocemente, e i commercianti di questi 4 negozietti che sono rimasti non si sono adeguati al cambiamento sociale, sono rimasti come 10 o 20 anni fà!!!
    Vengono a mancare attrattive interessanti in centro storico, per non parlare della sporcizia, della presenza di moltissimi extracomunitari che nella maggior parte dei casi infastidiscono le persone!!!
    Purtroppo hanno contribuito al fallimento del centro e dei negozi tantissimi fattori, tra questi anche l'apertura dell'Outlet Village del dittaino!!!
    Spero che siate in tempo nel cambiare rotta, prima che il centro storica sia pieno di negozi chiusi, e quei due negozi storici, che secondo me non chiuderanno mai!!!
    Buona Fortuna a tutti i Commercianti

  • Il centro sta morendo perché:a molte attività e'rimasto solo il nome ma l'antica qualità e'un ricordo,non hanno adeguato l'offerta alla domanda(lo stesso prodotto a dittaino lo pago meno della metà),scadente competenza e cortesia di chi lavora all'interno,nessuna attrattiva proposta per attirare potenziali consumatori(gli scacchi umani e il pianoforte...dai non scherziamo),presenza massiccia e spesso inopportuna di extracomunitari.per rilanciare occorre lavorare sul miglioramento globale,non di un singolo aspetto

  • Auguro a tutti che il vostro lavoro vada male , che venite licenziati o trasferiti . Buona domenica

    • Si, SIg FIDO LEI è lo SPECCHIO del COMMERCIANTE NISSENO, che AUGURA ai PROPRI COLLEGHI COMMERCIANTI di CHIUDERE NELLA SPERANZA, che poi il cliente venga nella SUA ATTIVITÀ.
      MA sig FIDO, mi risponda, chi viene a comprare nella sua attività? SOLO I SUOI COLLEGHI COMMERCIANTI? o anche cittadini che non sono commercianti? e per tale motivo saranno, o impiegati PRIVATI, o impiegati PUBBLICI o LIBERI PROFESSIONISTI.
      SPERI CHE QUESTE PERSONE vengano licenziati, così non avranno più fondi per venire a comprare nella sua attività e saranno maggiormente alla ricerca di MAGGIORI RISPARMI, che sicuramente oggi i COMMERCIANTI NISSENI NON OFFRONO.
      SPeri che queste persone vengano licenziati così LEI DOVRà CHIUDERE ANCORA PRIMA o con il centro STORICO APERTO O con il centro STORICO CHIUSO.
      Siete OBNUBILATI dalle vostre IDEE E POSIZIONI.
      Le lascio IMMAGINARE se TUTTI i CITTADINI NISSENI che VOGLIONO il centro storico CHIUSO decidessero di fare una CLASS ACTION nei confronti di VOI COMMERCIANTI che VOLETE IL CENTRO STORICO APERTO, e non venissero più a comprare neanche uno spillo al centro STORICO (APERTO), che FINE FARESTE in breve tempo.
      MA vi rendete conto che non dipendete dal centro STORICO APERTO O CHIUSO ma dalla libera scelta dei cittadini?
      MAH?!, continuo a non CAPIRVI.
      Sembra che sia una questione personale di alcuni di VOI, poiché c'è ne sono altri che vogliono il centro STORICO CHIUSO.
      Le auguro buona fortuna e non di CHIUDERE ma di sperare che tanti cittadini NISSENI, impiegati PUBBLICI, PRIVATI, LIBERI PROFESSIONISTI riescano a mantenere il proprio posto di lavoro e VOI poter aumentare la Vostra capacità concorrenziale.
      IN BOCCA LA LUPO

    • Fido, probabile commerciante, prova ad utilizzare l'italiano per comunicare: che veniate ...non che venite. Buona domenica e buona scuola.

      • tu che sei colto , sicuramente sarai un figlio di papà cresciuto senza faticare e senza sudare. classico nisseno spacchiusu.

  • Dalle risposte si evince come i commercianti abbiano la coda di paglia. Nessuno vi prescrive di tenere il negozio nel centro storico. Abbassate i prezzi, siate gentili con i clienti, e non parliamo delle condizioni in cui versano le commesse......

    • gent.mi sig.ri Minaldi e Crisafulli,generalizzare sui commercianti non mi sembra corretto,io non so che professione voi esercitate sicuramente non siete imprenditori.Anche a me capita pero' di scontrarmi con la maleducazione e la mancanza di professionalita' di impiegati pubblici e dipendenti vari(leggi ospedali,scuole,uffici vari)questo pero' non mi autorizza a dire che tutti gli impiegati sono fannulloni,maleducati o incompetenti,la cosa grave è pero' che a differenza di un negozio dove a fronte di un titolare o dipendente maleducato,io posso decidere di non entrare piu',in uno specifico ufficio o peggio ancora nosocomio,sono costretta ad andare.Riguardo ai disagi di circa 6 mesi di chiusura della strada vi invito a pensare coa possa significare per una piccola impresa,non certo un colosso industriale.Siamo tutti pronti ad indignarci .me compresa,quando sentiamo di maestranze che non percepiscono per mesi lo stipendio,si trova invece strano che lavoratori autonomi difendano la loro impresa e il reddito loro e dei loro dipendenti.Noi,forse questo non lo abbiamo spiegato bene,non chiediamo che non vengano fatti i lavori,chiediamo soltanto di limitare i danni riaprendo ,SOLO LIMITATAMENTE AL PERIODO DELLA DURATA DEI LAVORI,il tratto prospicente palazzo del Carmine.Riguardo a voler tenere i nostri negozi in centro vorrei dirvi che molti sono negozi che hanno una storia e che si tramandano da generazioni,vi ricordo che qualche mese fà c'è stata una grossa polemica sulla chiusura dello storico Caffè Romano e si è gridato allo scandalo quando si palesava l'idea che potesse finire in mani cinesi(p.s.anche i cinesi portano i loro guadagni all'estero e sopratutto sfruttano la manodopera e non pagano le tasse!)In conclusione vorrei che noi tutti lottassimo per il bene della nostra CITTA',le polemiche lasciano il tempo che trovano.Buon pomeriggio a d entambi.

    • sante parole amico mio!
      non richiedo l'inchino di corte quando entro in un negozio del centro ma almeno un saluto col mento, terra terra mi accontento pure.
      le commesse poi…quando le vedo penso che se vedono quei 200€ al mese devo accendere un cero alla SS Vergine

      • Come vedete è quello di cui scrivevo già io...Il problema è globale e andrebbe affrontato globalmente, tuttavia, la ineducazione dei commessi/ commesse se non dei proprietari è lampante...Inoltre purtroppo al sud non esiste il concetto di cooperazione perchè fa rima con cospirazione...E' inutile lamentarsi della pavimentazione, della chiusura al traffico, delle luci, dell'apertura dei centri commerciali...Solo lamentele ma proposte concrete con progetti, piani di spesa e costi da sostenere e magari da decurtare da IMU e tasse varie, manco a parlarne...solo lamenti.

  • Secondo il mio parere il Nisseno deve prima imparare a camminare e non arrivare con la macchina fino a dentro il negozio poi si può iniziare a discutere di tutto, perché i parcheggi esistono ( Medaglie D'oro , Grazia, ACI, ecc....). E poi scusate ricordatevi una cosa sono pochi quei negozi che ci sanno fare con la clientela, bisogna saperselo guadagnare il cliente e vedrete che se resterà soddisfatto tornerà e parlerà bene del vostro negozio consigliandolo a tutti.

    • Davide, in Corso Umberto I, tratto statua Umberto sino a Santa Lucia non ci sono parcheggi. Solo strisce blù. Come vedi non tutti i tratti di strada sono ben serviti dai parcheggi. E se mancano i parcheggi, diventa difficoltoso per il cliente parcheggiare.

  • Piena solidarietà ai commercianti ed al loro lavoro! Quando si è impiegati di uffici statali , si sconoscono il rischio e le difficoltà d'impresa e quindi ogni commento è totalmente fuori dalla realtà e privo di qualsiasi competenza! Non capisco perché nell'Italia dei diritti acquisiti, tali diritti spettano solo a dipendenti e dirigenti pubblici mentre agli imprenditori, ai commercianti ed ai lavoratori autonomi il diritto di poter lavorare ed avere il giusto guadagno non è mai acquisto e soprattutto oggi è addirittura negato? Qualcosa non mi torna!!!!!!!

    • A quanto pare, non esiste un post dove il discorso non finisca "a fetu"......... Secondo me, il problema sta nella mentalità nissena, come ho sempre sostenuto. Piace andare a guardare le vetrine con l'auto, si disconosce il proprio passato fatto di spesa al mercato e di autobus, si pretende di posteggiare davanti il negozio etc....... per non parlare di alcuni commercianti che, forti della furbata dell' euro, si sono arricchiti e adesso piangono perchè la gente diche che sono cari. Quando una pessima mentalità è radicata nonsi ottiene mai nulla. L'unica soluzione sarebbe favorire il funzionamento di uno-due parcheggi, stile Porta Catania, chiudere il centro storico e renderlo anche decente e fruibile, promuovere musica per le strade e attività per bambini e adulti, mentre le signore vanno nei negozi. Lo si fa a Taormina, dove i nisseni portano fior di soldoni e lì non discutono, non vedo perchè solo a CL non si può fare nulla.

      • Signora Fiorella, sono assolutamente d'accordo con il suo pensiero, anche per me il problema principale in questa città è legato ad una mentalità errata che genera una serie di atteggiamenti sbagliati i quali non si vogliono nè riconoscere nè, soprattutto, ridurre se non addirittura eliminare. Il sindaco o chi per lui può fare ben poco se la cittadinanza non diventa promotrice e protagonista di un cambiamento in positivo. Occorre un lavoro duplice: da una parte noi cittadini nel tentativo di migliorarsi come persone per rendere più vivibile questa città, dall'altra lo sforzo delle istituzioni che cercano di migliorarla garantendo opportunità e motivi di incontro, oltre che di "crescita" per una città che, ormai da troppo tempo, si crogiola nel suo "comodo torpore".

  • Centro storico SÌ o No, io compro dove mi conviene. I soldi sono i miei e non me lo prescrive il dottore che devo comprare per forza NISSENO ( che di Nisseno non c'è nulla a parte il ricarico commerciale). Ai signori commercianti vero e' che gli si debba riconoscere un TOT di mancato guadagno; ma è anche vero che le migliorie che si apportano vanno anche a loro futuro vantaggio; quindi che esborsino in futuro una TAX del 10% sul netto del loro guadagno sol perche esercitano attività nel centro storico oggetto del beneficio del restauro. I bar che hanno piantato i loro gazebo in c.so Umberto? quanti soldini riescono a far guadagnare in più? Questo NON LO DICE NESSUNO chissà perché! !!!!

    • Scusi sig. Luigi, mi permetta di risponderle. Ma se lei pensa che chi ha un bar con un gazebo piantato in Corso Umberto sia ricco o guadagni veramente bene, perchè non lo fa lei? Tanto ormai le licenze sono liberalizzate e lo può fare chiunque, locali liberi ce nè sono in abbondanza in Corso Umberto, al suo posto un pensierino sinceramente lo farei... così si accorgerà veramente quanti soldi si guadagano... almeno potrà toccare con mano lei stesso le vere problematiche che ci sono e le assicuro che sono tantissime. Le dico solo che è una "missione commerciale". La saluto e la invito a pensarci e a provarci.

      • Ci avevo pensato veramente; non scherzo
        . Solo che andrei a disturbare , a mio avviso, quell'equilibrio di esercizi in proporzione al bacino utenti. Una volta , che il mercato era sotto controllo e le rispettive licenze erano commisurate, tutto filava liscio. Oggi esiste il MERCATO LIBERO = caos. 800 bar uno accanto all'altro. Farmacie che vendono la benzina, fornai a tinkite ke lavorano per 100 kg di pane.......... che volete ? Avete chiesto uno studio di settore? No! Ognuno si fa i cazzii suoi? Si! Allora adeguate vi chi rimane più a galla si salva il resto muore.

  • Gentile sig. Sollami e sig. Maurizio e sig. Gaetano. Da come parlate, non sembrerebbe che siete degli imprenditori/commercianti come noi. Mi sembra che viviate su un'altro pianeta. Desidero ricordarvi che viviamo del nostro lavoro e non chiediamo nulla allo Stato, che anzi ci tartassa di tasse all'inverosimile. Forse siete degli impiegati? Bhè sicuramente dei privilegiati. Noi commercianti per sbarcare il lunario facciamo grandi sacrifici, certamente mai dagli altri apprezzati. (Come si può certamente notare anche dai vostri commenti) Se chiediamo qualcosa è perchè ci sono dei validi motivi, non per il piacere di farlo. Anche noi desidereremmo un centro storico chiuso e ben fatto. Ma ad oggi non ci sono le condizioni. Autobus urbani completamente fermi, parcheggi vicini alle zone transitate completamente inesistenti (vedete zona Corso Umberto) viabilità precaria (via Re d'Italia non può supportare un traffico intenso perchè troppo stretta e così via. Mi chiedo inoltre come sperate che si possa rilanciare il centro storico quanto voi siete i primi ad acquistare fuori dal centro storico. Poi pretendete che si chiuda. Quasi ci volete mandare al massacro! Una vera mancanza di coerenza.

    • Gentile S.re Alberto, SI è vero viviamo, o almeno io voglio vivere in un'atro PIANETA, magari chiamato PIANETA DEL DIRITTO:
      - diritto di poter godere appieno della propria città,
      - diritto di poter usufruire degli spazi per i quali pago al 100% le tasse, pur non essendo un impiegato pubblico;
      - diritto di sperare in una città migliore ed al passo con il tempo,
      - diritto di sperare di lasciare al prossimo una città migliore;
      - diritto di non essere ostaggio di pochi,
      - diritto di decidere dove, come e quando utilizzare i miei soldi
      - diritto di sperare che CALTANISSETTA diventi una città MODERNA, non chiusa nel ricordo del PASSATO.
      Caltanissetta è un classico esempio gattopardiano "tutti speriamo nel cambiamento nella speranza che non cambi nulla".
      Sig Alberto, mi dica, ma se il locale è SUO il surplus di valore che si aggiungerebbe al locale commerciale a chi andrebbe al comune? ai cittadini? o la suo conto in banca?
      SIg Alberto, mi dica ha mai sentito parlare di RISCHIO DI IMPRESA? Certamente si, e come ben saprà questo non può scaricare né sul comune pubblico né sui cittadini.
      Sig Alberto, mi dica, ha mai sentito parlare di LIBERA CONCORRENZA? Certamente si, ed è questo che VOI commercianti del centro storico state subendo, senza che vi siete adeguati alle nuove regole di mercato, anzi vi siete arroccati in alcune posizioni di presupponenza, scaricando la colpa sul CENTRO STORICO CHIUSO, ma che fino ad OGGI è stato APERTO.
      Sig Alberto, sono d'ACCORDO con Lei che non ci sono i presupposti, oggi, per chiudere il CENTRO STORICO, ma ciò è PRINCIPALMENTE colpa VOSTRA poiché è da DECENNI che vi opponete alla chiusura, COLPEVOLI, con Voi le amministrazioni precedenti che hanno ceduto ai VOSTRI RICATTI.
      Vede SIg Alberto, per migliorare le cose bisogna cominciare e non RINVIARE, FORSE, FINALMENTE, il momento di COMINCIARE è arrivato. E' arrivato il momento di COMINCIARE, di SPERIMENTARE, di AGGIUSTARE ciò che non vale, e non solo per i cittadini ma anche per i commercianti.
      Per finire SIg Alberto, mi dice, perché dovrei destinare una quota maggiore del mio budget familiare per COMPRARE NISSENO, quando trovo gli stessi prodotti nel giro di 45 km a prezzi NOTEVOLMENTE INFERIORI? e non mi riferisco al DITTAINO, ma a CAnicatti, Agrigento e altri alesi limitrofi, che offrono gli stessi prodotti a prezzi più bassi e con maggiore scelta, e guarda caso tutti operano in CENTRI STORICI CHIUSI. Forse sono meno capaci di VOI, commercialmente, per ridursi leggermente il guadagno per poi guadagnare nei volumi?
      MAH??
      Sig Alberto, a differenza di FIDO, non VI AGURO DI CHIUDERE bensì di migliorare la vostra offerta ed aiutare il COMUNE e i CITTADINI a migliorare la QUALITà DI VITà di Caltanissetta a beneficio di tutti.
      CAro Sig Alberto, NOI, almeno io, non voglio mandarvi al massacro, ma tanto meno VOI o LEI potete mandarci al MASSACRO chiedendoci solidarietà con IL NOSTRO PORTAFOGLIO, ma soprattutto PROVANDO a non FARCI VIVERE, IN PIENO, LA NOSTRA CITTA'.

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