Adozioni gay, Alessandro Pagano (Ncd): “Porre freno ad abusi di sentenze ideologiche”

imageCALTANISSETTA – “È inammissibile che in Italia un giudice possa decidere su qualsiasi materia, in nome del popolo sovrano, con sentenze a dir poco assurde. Come legislatori dobbiamo porre un freno a questi abusi, così come è avvenuto per l’interpretazione che ha portato il Tribunale dei minorenni di Roma a consentire l’adozione a una coppia gay”. È quanto dichiara il deputato Ncd Alessandro Pagano. “In questo caso è stato stabilito, in nome del diritto, ma senza alcun supporto costituzionale, ciò che nessuna legge prevede. Su questi abusi di certi giudici ideologizzati è bene che nasca un dibattito. Nel frattempo – annuncia Pagano – è gia pronta una proposta di legge, formata da un solo articolo, che consente il matrimonio solo tra un uomo e una donna. Lí vedremo i vari partiti come si comporteranno senza ipocrisie e ambiguità”.

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  • Gianpaolo le nostre tesi divergono su un punto a mio avviso determinante: io sostengo che la natura imponga indubbiamente un limite fisico, ovvero l'impossibilità a procreare (cosa che frequentemente però riguarda anche coppie etero infertili per le quali però secondo il tuo principio non ha lo stesso peso); nello stesso tempo però tale limite a mio avviso non intacca minimamente la capacità di amare ed educare di queste persone.
    Mi permetto infine di puntualizzare su una frase del tuo post (mi scuserai se ti do del tu senza conoscerti): una persona omosessuale non SCEGLIE di intraprendere una relazione che gli impedisce di avere figli, semplicemente lo fa seguendo il suo orientamente naturale, così come noi etero. Inoltre, sempre dal tuo ultimo post: "affidare un bambino a persone che non possono averlo per una scelta di vita...", vale quanto sopra ovvero l'omosessualità, così come l'etero sessualità, non è una scelta di vita come può esserlo il decidere di andare a vivere in India o il lasciare il proprio lavoro dipendente per mettersi in proprio..
    Cordialmente.

    • Carissimo Andrea,
      Va certamente bene il tu...così ricambio.
      Ritengo che nell'uomo come nella donna ogni atto spontaneo, per essere libero e personale debba essere intriso di istinto, intelligenza e volontà...
      Se ogni atto libero pertanto è veramente personale è diverso da quello ad es. di un cane o di un gatto... proprio perché determinato in ultimo da un atto di intelligenza e volontà... in modo da consentire una libertà di scelta su quale comportamento o modo di vivere secondo coscienza sia più conveniente, con la relativa assunzione di responsabilità.
      "Accettare se stessi", dal titolo di un libro di Romano Guardini, a mio parere è un principio e criterio di vita fondamentale purché si sia disposti a fare il possibile per realizzare qualcosa di buono, di perfetto... di perfettibile...
      Sulla capacità di amare non mi permetto di discutere... ma sulla possibilità di offrire una educazione ed esperienza di vita naturale... ho qualche serio dubbio.

      Tutto sommato ogni confronto e dialogo rimane sempre interessante e occasione di nuovi spunti di riflessione...

  • Non contento Alessandro ha scritto su altra testata giornalistica........hahaha ha

    Alex abbiamo studiato ti seguiamo ovunque.......

  • Libertà ed eguaglianza è bene che si realizzino in verità secondo un diritto di natura: la natura fa differenze.... consente alcune cose non altre.
    L'uomo che vuole annullare le differenze a favore di un "egualitarismo" inganna se stesso e il suo prossimo...
    Ogni vero principio di giustizia è fondato sul diritto naturale secondo il quale "tutto è relativo" necessariamente a qualcos'altro...ad es. la genitorialita' è relativa alla possibilità materiale di diventare genitori... senza la quale manca un presupposto necessario alla piena genitorialita' stessa... l'affido di un bambino a qualsiasi persona incapace di vivere per cause naturali la genitorialita' in modo responsabile e pieno mi sembra rischioso soprattutto ove si trattasse di affido a persone prive talvolta per natura di una chiara identità sessuale... evidentemente persone che vivono una conflittualità sessuale non potranno - anche con tutte le buone intenzioni - vivere a pieno l'esperienza della paternità o maternità responsabile. Speriamo che gli interpreti della Costituzione se ne rendano conto...
    accettare i propri limiti è un dovere su questo si fonda la possibilità di esercitare qualsiasi diritto...

    • Secondo il tuo principio allora, dato che nell'ambito della genitorialità bisognerebbe rispettare la "natura" e che la stessa genitorialità è legata alla possibilità materiale di procreare, la speranza fornita dalla fecondazione assistita alle coppie che "naturalmente" non riescono a concepire sarebbe immorale... Anche quelle coppie a volte riescono ad "aggirare" i limiti imposti dalla natura.
      Il tuo post è ben scritto ma personalmente non condivisibile: tu scrivi che affidare un bambino a chi per cause naturali non può vivere in modo responsabile la genitorialità potrebbe essere rischioso... ma anche una coppia etero che non può concepire naturalmente è, secondo il tuo principio, rischiosa da questo punto di vista...
      Sarebbe troppo facile citarti i mille casi che ogni settimana la cronaca ci offre: genitori che uccidono i figli, che li maltrattano e così via..
      Qui il disorso è un altro: persone he godono di diritti civili, apparentemente equilibrate, con un rapporto di coppia stabile sono o no in grado educare la prole? Essere gay non aggiunge e non toglie nulla a mio avviso alla capacità educativa di una persona o di una coppia.
      Parli inoltre di persone che non hanno ben chiara la propria identità sessuale.. Ebbene, io credo che la maggior parte delle persone omosessuali non abbiano grandi dubbi in merito. Questo forse accade in adolescenza quando un ragazzo o una ragazza non sono ancora certi del proprio orientamento sessuale, ma in età adulta un gay, come un etero, credo sappiano bene da chi sono attratti.
      Le eccezione, come in tutti generi e i campi della vita, ovviamente non mancano ma non possiamo andare dietro a tutte le eccezioni seppur rare.
      In ultimo, i limiti di cui tu giustamente sottolinei l'importanza della consapevolezza, non credo riguardino l'orientamento sessuale; il proprio orientamento sessuale, da qualsiasi punto di vista lo guardi, non può essere considerato un limite, a meno non si parli di possibilità di procreazione ma allora ti rimando alla mia considerazione di prima: la fecondazione assistita oggi viene incontro a chi naturalmente non riesce a procreare; e non credo che una volta ottenuto il concepimento grazie alla fivet una coppia, sol per questo, possa essere considerata a rischio.
      Chiudo diceno che secondo me le grandi innovazioni debbano essere sempre graduali, pena il rigetto immediato della comunità: intanto subito un grande sì all'unione ufficiale e riconosciuta tra persone dello stesso sesso. In un secondo momento il terreno potrà essere gradualmente preparato allo step successivo.
      Spesso il rifiuto di qualcosa si nutre della non conoscenza: se si parlasse senza prevenzoni con persone gay che vivono insieme in maniera stabile si capirebbe che non sono mostri a tre teste che notte tempo mangiano i bambini o passano il pomeriggio ad inculcare valori omosessuali ai propri figli.. Sono solo persone che vogliono vivere, amare e donare il proprio amore ad altri, come gli etero.
      Come tra gli etero, naturalmente, poi c'è chi ha l'istinto genitoriale e chi no, ma viva dio..

      Scusate se mi sono dilungato troppo

      • Finalmente spero sia tutto chiaro. Sono un etero con famiglia (fin qui tutto regolare). Avevo dei dubbi sulla genitorialita e morale educatoria delle coppie omosessuali, come giustamente e lecitamente pensa Gianpaolo, ma un bel dì "confrontandomi" con un gay mi sono ravveduto . Avevo la forma menti di accettare quasi tutto ciò che il mondo mi sbatteva in faccia ogni giorno, ma quello sulle adozioni alle coppie diverse da quelle etero per me era un chiaro e lampante NO. Ebbene sa quel dialogo ho dovuto ricredermi. Per i malpensanti vi continuo a dire che sono sempre etero e rimarrò tale.

      • Ringrazio per l'attenta analisi e risposta. Rispondo a mia volta anche se brevemente su un punto: la questione educativa.
        Come può una coppia omosessuale mostrare al figlio di un solo partner l'amore completo di un padre e una madre?
        La mancanza di uno dei genitori naturali, in condizioni normali, a livello educativo è sempre causa di malessere per un bambino/a... perché creare un contesto sfavorevole alla sua maturità umana volontariamente?
        Perché non mettere invece il nostro impegno politico per preservare le condizioni ambientali naturali per la nascita e crescita di un bambino?
        Lascio a tutti i lettori queste domande senza abbozzare una risposta... perché ognuno in coscienza possa riflettere valutare e scegliere ciò che considera maggiormente opportuno per il bene di tutti...

        Grazie ancora per il dibattito, buona serata

        • Io penso che le due cose (agevolare le famiglie "tradizionali" e nel contempo non discriminare chi, per orientamento sessuale, pur essendo coppie stabili, si vede negata la possibilità di amare ed educare i figli) si possano e si debbano realizzare contestualmente.
          Come può una coppia omosessuale mostrare al bambino di un solo partner l'amore di un padre e di una madre? Be, intanto in caso di adozioni di bimbi "abbandonati" dai genitori biologici il problema non si pone; vale quello che vale per le coppie adottive etero: nessuno dei due è genitore biologico. Poi, il percorso è estremamente complesso e delicato, ma vale per le coppie etero e per quelle gay. Per quel che può valere io infatti avevo premesso che, vista la portata dell'innovazione, sarebbe stato auspicabile uno sviluppo graduale, dando modo alla comunità di abituarsi step by step.
          Nel caso in questione invece, il partner che adotta il figlio biologico dell'altro, questi si trova a mio avviso nella medesima condizione di un uomo che adotta il figlio della propria compagna, o viceversa: non è il genitore biologico ma può comunque svolgere il suo ruolo educativo ed affettivo, come qualsiasi genitore adottivo.
          Ribadisco ancora una volta la necessità, a mio avviso, di uno sviluppo graduale ( intanto riconoscimento ufficiale delle coppie di fatto e poi in un secondo tempo si può discutere dello step successivo) ma non credo si possa porre un freno forzato a ciò che nella società già avviene de facto..

          • Rimane per me d'obbligo una precisazione, dal momento che non condivido l'ultima posizione per il seguente motivo.
            La legge naturale, anche nel modo di realizzarsi mantiene una modalità di funzionamento relativamente costante nei secoli e nei millenni... certamente cambia la società con le sue regole, talvolta più o meno conformi alle leggi di natura.
            I cambiamenti di paradigma, sociale o scientifico, sono propri della ricerca dell'uomo non della natura... se l'uomo vuol vivere nella verità deve sforzarsi di cercarla e trovarla nella natura... rispettandone anche i limiti di funzionamento: forzare questi limiti porta necessariamente alla rottura di fondamentali equilibri naturali -che anche se in modo impercettibile- rendono difficile un ritorno alla percezione chiara e distinta di ciò che è naturale e non artificiale...
            Esempi concreti sono il consentire il fumo quando si sa che fa male, consentire l'aborto pur sapendo che è un omicidio, consentire l'affidamento di un bambino a persone che non possono averlo per una scelta di vita che naturalmente lo esclude per incompatibilità strutturale, non biologica...
            Se una persona omosessuale ha scelto di vivere una relazione che naturalmente non gli consente di avere figli, perché dovrebbe pensare di avere un diritto che la natura di fatto non gli riconosce?
            Nella società certi costumi possono affermarsi co forza, in alcuni periodi, fino a far pensare che la natura debba adeguarsi alla società e non viceversa, tuttavia nessuno può negare di fatto che la natura segue le sue regole anche se l'uomo a volte vorrebbe ignorarle...
            Se le leggi di natura non esistessero nessuna persona con un comportamento omosessuale potrebbe vantare il diritto alla vita ricevuto in modo naturale e non per via teorica...
            L'eccesso di astrattezza teorica, senza un riscontro reale è uno dei mali più gravi dei nostri tempi...
            acconsentire alla realizzazione di un progetto che non obbedisce alle leggi di natura costituisce per chi vi si adegua consapevolmente un atto immorale perché contro-natura ... anche se molti vivono inconsapevolmente questa situazione, senza colpa, tuttavia rimane la prevaricazione di un diritto naturale che in ogni caso a tutti mostra un limite è una evidente senso di incompletezza non umilmente accettato.

    • Giusto. Sono etero quindi genitori, RIINA, PROVENZANO, BRUSCA, PACCIANI, Dicristina, Franzoni,.........

      Meglio affidarli a loro

      • ... mi sembra di aver scritto: "l’affido di un bambino a qualsiasi persona incapace di vivere per cause naturali la genitorialita’ in modo responsabile e pieno mi sembra rischioso...". Non commento, è bene alzare il livello di precisione e attenzione per non banalizzare su questioni serie e importanti...

  • .............. e comunque questo è il 3° articolo della nostra costituzione

    Art. 3

    Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

    È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

    Deduco: ma sti nostri politici oltre agli euro che prevedono di entrargli in tasca , almeno la Costituzione la conoscono? Da quello che vedo e sento sicuro NO! Si facciano allora i compitini a casa

  • Mi dispiace dover constatare, ancora una volta, l'arretratezza del politico(??) Pagano, la cui mentalità è talmente lenta da non riuscire a stare al passo con i nostri tempi. Per fortuna esistono giudici illuminati, in grado di valutare e decidere (non credo sia tanto semplice!)

  • Le questioni... di morale pubblica non sono mai inutili e non hanno un colore politico, sono solo questioni che riguardano l'uomo, nel suo essere inserito in un contesto che è libero di condividere alcuni comportamenti e non altri... la bontà oggettiva di alcuni comportamenti può essere oggetto di valutazione e di discussione nella sfera privata come in quella pubblica... anche chi nega il valore di alcune questioni di morale pubblica giudica circa la bontà o l'opportunità di alcune affermazioni... nel confronto politico è possibile dissentire, ma ha sempre un valore minimo l'insulto... chi vuol fare politica è bene che la faccia facendo proposte costruttive ... lavorando, meglio senza insulare, e trovando valide soluzioni ai problemi

  • A cadenza mensile, come un rotocalco, appena la cronaca o l'attualità gliene dà modo il nostro deputato NCD (già DC, gìà Forza Italia, già Casa delle libertà, già Casa d'appuntamenti e non sò cos'altro...) Pagano non perde occasione di dire la sua sulle coppie omosessuali, sulle adozioni da parte di coppie omosessuali, sui matrimoni fra omosessuali: ma chi cavolo glielo chiede? Ma avrà un'altra argomentazione su cui dibattere? Lo vuole capire che la gente è ben oltre il suo pensiero limitato? Basta a cercare voti fra integralisti cattolici...poi ce l'avrei io una bella legge ad articolo unico da promuovere in parlamento e allora vedremo i partiti, e Pagano da che parte stanno: coloro che vengo eletti in una lista, NON possono cambiare schieramento durante la legislatura in alcun modo pena le dimissioni o l'abbandono del seggio elettorale. Respinta all'unanimità vero Pagano???
    Per l'ennesima volta: Pagà va curcati!!!

  • Ma poi non è proprio come è stato raccontato .... c'e' anche della disinformazione. La bambina è figlia di una delle due donne della coppia, avuta durante il matrimonio precedente. Cosa avrebbe dovuto fare il giudice, toglierla alla madre naturale ? E poi la coppia omosessuale conviveva con la bambina ormai da molto tempo. Il giudice non può "creare" la legge, ma la applica alle situazioni concerete che molto spesso vanno oltre ogni possibile immaginazione.

    • Da quello che ho appreso dagli organi di informazione, la bambina è nata grazie alla fecondazione eterologa in un paese estero e voluta proprio dalla coppia gay e non da un precedente matrimonio. Penso sia errato combattere la cattiva disinformazione con altra disinformazione. A parte questo credo che, alle persone contro l'adozione delle coppie gay, importi poco se una bambina è nata da un matrimonio, se la donna era ragazza madre oppure abbia ricorso alla fecondazione eterologa. Penso che la questione sia ben più complessa, e colpisca soprattutto l'arroganza di chi si crede detentore di una verità assoluta oppure l'insicurezza di chi vede un mondo cambiare sotto i suoi occhi e non sa affrontare i cambiamenti.

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