Un lettore: “Caltanissetta vista da facebook”

Maurizio Falsone

Maurizio Falsone

Giovanni Ruvolo me lo ricordo una decina di anni fa col fazzolettone e i pantaloncini corti da boy scout intento a partecipare ad insoliti “bands” nelle campagne e nei boschi del nisseno, Marina Castiglione me la ricordo nello stesso periodo al liceo classico R. Settimo, attenta alle questioni degli studenti e dell’istituto, anche se non protagonista delle sue vicissitudini e degli accesi dibattiti che ancora riuscivamo a stento ad animare, Lorenzo La Rocca me lo ricordo – ancora una volta al liceo classico – sempre presente alle famigerate assemblee di istituto che, da rappresentante, avevo il compito di convocare e alle inevitabili occupazioni stagionali della scuola, mai col piglio del politicante o del movimentista, ma sempre pronto, con umiltà e addirittura timidezza, a dire la sua e a dare un contributo fattivo,quando lo riteneva davvero utile.

Non sono esattamente dei politici di professione, non sembranonemmeno dei raffinatissimi strateghi e ideologi della politica, né d’altra parte hanno mai assunto le comode vesti dei professionisti dell’anti-politica. Nessuno di loro è diretta promanazione di un partito o di un movimento politico tradizionale, né i loro profili possono essere accostati ad un notabilato locale influente. Tutti e tre, però, sono sempre stati cittadini responsabili, curiosi, pronti a spendersi se possibile, ma al di fuori di sodalizi politici o di interesse. Oggi il primo è sindaco, la seconda vice-sindaco, il terzo consigliere comunale di Caltanissetta.

E’ un esempio di società civile al potere (locale). Anzi, di più. Avedere il profilo facebook del Sindaco, si potrebbe pensare che al più alto scranno del Comune siede un ingenuo propugnatore dell’imagination au pouvoir, capace di resocontare ogni giorno il suo lavoro, di convocare le riunioni di Giunta in giro per la città,di utilizzare un linguaggio pulito e chiaro, di farsi fotografare seduto fra le umilianti macerie della Provvidenza, di fare della sua pagina facebook un ricettacolo di richieste popolari di attenzione, di proteste, di richiami incredibilmente civili e costruttivi, in un Paese in cui l’aggressione verbale contro chi si occupa della cosa pubblica è lo sport nazionale e in una città dove, ad onor del vero,la diffidenza verso le istituzioni non sarebbe affatto ingiustificata.

Sembriamo lontani anni luce dalla Caltanissetta in cui a diventare Sindaco era il candidato, dalla eccessiva cadenza sicula, voluto dal parlamentare (ora ex) berlusconiano locale, a prescindere – con tutto il rispetto che si deve ad una brava persona – dalle competenze e da una precisa idea di città.

Penso che le ultime elezioni nissene, rappresentino un momento straordinariamente positivo per la città. Il progetto politico che ha vinto davvero queste elezioni (pur col sostegno opportunistico delpd e dell’udc) è rappresentato da persone che vogliono intercettare e reinterpretare un malcontento diffuso, la sfiducia verso irappresentanti anche locali dei partiti tradizionali, una disperazione sempre più diffusa dovuta alle tragiche condizioni economiche e lavorative di molte famiglie. Ma lo stanno facendo senza cedere al populismo e all’eversione, ed anzi con un atteggiamento e un contegno riconducibili chiaramente ad una cultura politica moderata. E’ questa, mi pare, la novità interessante. Tenere questo equilibrio non è affatto facile, né scontato, e in questo senso il contegno del Sindaco e di alcune altre persone a lui vicine, dovrebbe essere da esempio anche in altri contesti istituzionali e politici. Prova ne sia che una forza politica, tecnicamente eversiva, come il movimento cinque stelle,che a Caltanissetta poteva raccogliere percentuali di voti bulgare, ha raccolto poco e niente. La politica, allora, fatta da persone per bene, positive e concrete, può ancora sconfiggere l’anti-politica (non solo grillina).

E i partiti?

In questo contesto così favorevole, le vicende interne al Partito Democratico (perché degli altri partiti non mi pare ci siano notizie rilevanti), sono una fastidiosa nota stonata, non tanto per il merito dei conflitti interni che non conosco nemmeno bene, quanto perché i vari candidati eletti o non eletti hanno pure la sfrontatezza di invadere gli spazi della stampa locale con alterchi che, in realtà, non sono di alcun interesse per i cittadini e che sono la riprova della tendenza delle strutture di partito a chiudersi in una pericolosa e suicida autoreferenzialità. I litigi dei notabili del pdpotevano avere interesse in un sistema in cui i partiti sono davvero al centro della vita politica e sociale delle persone, ma oggi, che piaccia o no, non è così e ai partiti, spetta solo l’arduo compito di recuperare un ruolo importante ma perduto.

Chiedo scusa per la metafora, ma i vari rappresentanti dei circoli del partito, i candidati sconfitti e i vari consiglieri comunali del pd(che peraltro per la maggior parte sono giovani parenti di…),sembrano dei dinosauri e, a confronto, il sindaco e le altre persone che ho citato prima, sembrano dei cyberpunk provenienti dal futuro.

Comunque stiano davvero le cose, questa estate, forse per la prima volta, sarò curioso e contento di tornare in vacanza in una città, la mia, dove un gruppo di persone ha saputo reagire alla crisi della politica con una ricetta ben più interessante di quelle di cui si parla in altre parti del paese.

Maurizio Falsone

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    31 luglio 2014 alle 15:30

    mi ha stancato, mi ha stancato, mi ha stancato il giovane emigrato che schifa la cadenza troppo siciliana. Buon per lui che tornando per assistere all’epifania della sua città, prima in mano ai predoni, avrà le orecchie allietate da Prezzemolo al posto di “pritrusinu”, da Sparacello al posto di “smuzzatura”, da Polipo al posto di “purpo” (dal correttissimo Polpo), dimenticavo i Mazzarelli e le Bare del giovedì santo. Ma sicuro che è nisseno? io credo che provenga da posti con cadenza ancora più pesante, bisognerebbe chiederlo all’Ottimo vicesindaco.
    P.S. visto che il nostro chero giovine, sembra che sia abbastanza “rivoluzionario, anticonformista e controcorrente” non gli sarà difficile procurarsi i versi di Ignazio Buttitta, a saperli leggere naturalmente . Ceao chero

  • Si' anche io ricordo Maurizio Falsone e la sua passione civile esercitata al liceo classico. Lo ricordo, poiché anch'io frequentavo in quegli anni il "Ruggero Settimo". In diverse occasioni, in quegli anni, manifestai posizioni alternative a Falsone. Ricordo quel tempo con vivo piacere, come un'importantissima tappa di maturazione personale. Oggi, dopo che la nostra generazione ha superato i facili entusiasmi ed estremismi tipici del tempo adolescenziale, mi ritrovo comunque in disaccordo con Falsone. Il suo impianto di pensiero, nonostante gli anni passati e lo studio effettuato, mi pare molto simile a quello degli anni liceali. Per brevità esprimo le mie riflessioni su tre punti:
    1 (società civile): non può, e non dovrebbe, esistere una "società civile" al potere. Per il semplice fatto che questa e' l'insieme di aggregazioni di singoli e di gruppi che formano la comunità politica. In quanto insieme di comunità minori e/o maggiori, la società civile è in se stessa plurale e diversificata. Dunque nella società civile ci saranno diverse posizioni e interpretazioni della realtà alla luce di diversi profili culturali, sociali, etnici ecc. Ora, dire che la società civile è al potere, significa omologare una realtà che in se' non è omologabile, significa fare della diversità l'uno totale che è in estrema antitesi ad ogni concezione diretta o rappresentativa della democrazia. Nel caso specifico nisseno, dunque, si dovrebbe parlare di alcuni membri della società civile che coalizzati alla luce di identità comune hanno dato vita ad un soggetto politico che mai è poi mai può e deve ambire a rappresentare e impersonare l'intera società civile;
    2 (partito): le recenti elezioni nissene mostrano un dato nazionale sotto gli occhi di tutti, ovvero la crisi dei partiti. La vittoria di Ruvolo e' in sintesi la sconfitta di questi partiti odierni che non rappresentano più nessun settore della società. Di questo dato non possiamo rallegrarci. La storia nazionale dall'unita' ad oggi - passando per la "questione romana", la dittatura, la costituente, gli anni di piombo, mani pulite - è storia di sviluppo e crisi dell'istituto partito. Quando questo ha rappresentato nella sua diversità ideologica la società, l'Italia ha vissuto fasi di generale crescita; all'inverso, periodi cupi come e più di quelli attuali. L'Italia - come afferma la nostra Costituzione - ha bisogno dei partiti. Solo questi possono rappresentare in modo duraturo la società nelle sue trasformazioni. Se abbiamo bisogno dei partiti, oggi abbiamo grandissimo bisogno della riforma degli stessi. Riforma non significa distruzione. Vuol dire attivare percorsi dal basso di rinnovamento che portino nuovamente i partiti a rappresentare la società. Affermare che oggi "la società civile è al potere" a mio parere non aiuta per due motivi: 1 perché ciò è falso. Infatti al massimo dobbiamo parlare di parti della società civile che si organizzano e propongono una parte della realtà; 2 da un punto di vista filosofico-politico apre le strade ad una degenerazione della prassi democratica che il secolo scorso ha dato ampie manifestazioni. Il nostro impegno, pur da diverse impostazioni, dovrebbe essere quello di sostenere la democrazia come processo ancora da compiere e sempre in compimento ed evitare epigoni dittatoriali provenienti dal secolo scorso. Pensare alla società civile come ad un moloch rappresentato da alcuni, non coincide con nessuna prassi democratica ad oggi conosciuta.
    3 (Facebook) : a mio parere bisogna stare attenti quando per conoscere una realtà complessa come una città si consulta esclusivamente il social network più diffuso al mondo. La realtà, per fortuna, è molto più complessa della logica dei profili o delle pagine di Facebook. Bisogna dare atto che nel giro di poco tempo l'amministrazione comunale neoeletta ha operato positivamente su alcune questioni molto care ai nisseni come il decoro del centro storico. Ma questo basta? Oppure ci mostra in maniera inequivocabile la totale inadeguatezza della scorsa amministrazione? Se si desidera discorrre e progettare di rinascita del nisseno bisogna far restare - con opportunità di lavoro e di crescita - i giovani, ovvero le future generazioni. Serve tempo e progettualità e all'amministrazione Ruvolo non mancano. Pertanto giudico come assai parziale un giudizio che ha come primaria fonte Facebook e come destinataria una amministrazione che ha appena iniziato il suo lavoro.

  • Ve la cantate e ve la suonate... SIETE PATETICI!!!! Basta lavorate se ne avete capacità ma basta questo incenso giornaliero... Basta!!!!

  • Egregio Sig. Falsone ,

    Le dinamiche interne ai partiti dice bene lei sono assenti eccetto nel PD. Negli altri partiti non vi sono e quasi nulla che pare sia cambiato, mentre nel PD a livello nazionale e' cambiato molto. Tuttavia ancora a livello locale Vi sono dei vetusti notabili, Lo Maglio e Galle', che vorrebbero rifarsi una verginità politica divenendo e facendo credere di essere renziani. Peraltro attorno a loro vi sono come dici tu figli di o fratelli di che stanno dando una mano a loro per conservare o acquisire poltrone. Veda quello che è accaduto nel PD e' abbastanza chiaro e se non le fosse chiaro vada a vedere la composizioni degli incarichi istituzionali, come siano stati assegnati agli attuali consiglieri e a chi del PD, naturalmente dal CEFPASS a scendere tutto per meritocrazia. Per il resto conveniamo che bisogna concentrarsi sui problemi della città,ma se il PD impedisce di liberare risorse ci sarà un motivo o degli interessi da portare avanti spregiudicatamente da parte dei notabili e dei loro gregari? Per cui è di fondamentale importanza che il PD si liberi di zavorre e di vecchi e nuovi personaggi di tale caratura, al fine di consentire l'avviarsi di quella forza d'urto e di traino che è stato Renzi, ma che localmente ancora stenta a partire. Buon rientro in città e speriamo che arrivi aria fresca anche nel PD oltre che in città!

  • Condivido in pieno, sembra tutto molto positivo e spero lo rimanga.
    Una "buona strada" al sindaco.

  • Lo ricordo anche io Maurizio Falsone: giovane opportunista, pronto a cavalcare l'onda, a gettare il sasso nello stagno giusto e a nascondere la mano quando sbagliava.
    Falsone dimentica una cosa: dei movimenti civici, in Sicilia e nel resto d'Italia, non vi é notizia.
    Ti aspettiamo a Caltanissetta, saprai illuminarci con le tue meravigliose metafore e magari anche questa volta lancerai il sasso, sperando che qualcuno sappia raccoglierlo.
    Ad maiora

    • mi ha stancato, mi ha stancato, mi ha stancato il giovane emigrato che schifa la cadenza troppo siciliana. Buon per lui che tornando per assistere all'epifania della sua città, prima in mano ai predoni, avrà le orecchie allietate da Prezzemolo al posto di "pritrusinu", da Sparacello al posto di "smuzzatura", da Polipo al posto di "purpo" (dal correttissimo Polpo), dimenticavo i Mazzarelli e le Bare del giovedì santo. Ma sicuro che è nisseno? io credo che provenga da posti con cadenza ancora più pesante, bisognerebbe chiederlo all'Ottimo vicesindaco.
      P.S. visto che il nostro chero giovine, sembra che sia abbastanza "rivoluzionario, anticonformista e controcorrente" non gli sarà difficile procurarsi i versi di Ignazio Buttitta, a saperli leggere naturalmente . Ceao chero

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