Le piccole quantita’ di cloro presenti nelle acque della piscina, non solo sono innocue ma possono avere un’azione disinfettante sulla cute prevenendo la formazione di infezioni da batteri, funghi e virus. Difatti, il virus delle verruche non si trova mai nelle acque della piscina perche’ non sopravviverebbe, ma solo in spogliatoi e docce, dove si sviluppa sui pavimenti umidi. Per evitare contagi, in questo caso e’ bene indossare sempre le ciabatte di gomma”. “Il cloro non fa male alla pelle – assicura ancora Di Pietro – si tratta di un elemento chimico presente in grande quantita’ in natura, soprattutto sotto forma di cloruro di sodio, che e’ il nome chimico del comune sale da cucina. Anche molti alimenti lo contengono: farina di segale, olive mature, datteri, frumento integrale, fagiolini, mandorle, noci, ciliegie, pere, arance, castagne, pesche, albicocche. Inoltre, il cloro rappresenta la maggior parte dei sali presenti nei mari e negli oceani, circa il 2% della massa totale delle acque marine. Nelle piscine si usa perche’ ha importanti proprieta’ disinfettanti, soprattutto per batteri, funghi e virus. Fare un bagno in una piscina in regola secondo le norme vigenti, non solo aiuta l’apparato muscolare e scheletrico a restare in forma, ma puo’ essere utile per il benessere della pelle e per la sua bellezza”, conclude lo specialista.