Operai infedeli coinvolti in una compravendita di gasolio, in 4 denunciati per furto e ricettazione

imageCALTANISSETTA – Nel primo pomeriggio di ieri, i poliziotti della Sezione Volanti, in servizio di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati, in questa  Calderaro, notavano quattro uomini che stazionavano nei pressi di un furgone parcheggiato all’interno del cortile di una ditta che acquista pedane in legno.

Gli agenti, da una attenta osservazione, appuravano che i quattro individui stazionavano nei pressi del serbatoio del mezzo e uno di essi teneva in mano in mano un tubo di plastica con il quale asportava gasolio dalla tanica del furgone riversandolo in un bidone.

L’uomo impegnato nel prelievo del carburante, alla vista dei poliziotti, tentava di svuotare il bidone contenente il carburante cercando successivamente di disfarsene lanciandolo in un adiacente terreno, unitamente a due tubi in gomma.

Gli agenti identificavano i quattro uomini: un rumeno 22enne, residente a Caltanissetta, con precedenti di polizia per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, dipendente della ditta che compra le pedane;due catanesi, un 41enne e un 30enne, entrambi incensurati, operai della ditta catanese proprietaria del furgone dal quale si stava asportando il gasolio e un altro rumeno 49enne, anch’esso domiciliato in Caltanissetta, incensurato.

Nell’adiacenza del mezzo gli agenti rinvenivano altri quattro bidoni in plastica, due di 25 litri e uno di 5, pieni di gasolio e uno vuoto.

Da una prima ricostruzione i due operai catanesi, dipendenti di una ditta di Belpasso, si erano recati alla zona industriale per vendere delle pedane in legno, scarto di lavorazione della propria ditta, accordandosi con i due rumeni, operai della ditta nissena, per asportare il carburante dal mezzo.

Nell’immediatezza uno dei due rumeni, in merito alle operazioni di estrazione, riferiva agli agenti della compravendita del gasolio tra lui e l’operaio catanese al prezzo di un euro al litro.

Il gasolio era sottoposto a sequestro e i quattro soggetti, condotti in questura erano compiutamente identificati e foto segnalati presso il Gabinetto provinciale della polizia scientifica. Gli stessi sono stati denunciati in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per i reato di furto e ricettazione.

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  • Anche a ilFattonisseno 2 pesi e due misure:
    quando rubano i datori di lavoro (vedi Eurospin S. Cataldo), tutti li a gridare: "in galera!";
    quando rubano i dipendenti: "beh, poveretti, chissà quanto guadagnano al mese...".
    Rubare humanum est ?!?!

  • Comunque, giusto per chiarire, scrivere "ditta" di Belpasso è un errore macroscopico proprio da un punto di vista ontologico, forse passabile qualora commesso da un uomo della strada e non da una testata giornalistica. Il significato esteso nel parlato indicherebbe al massimo l'azienda come luogo non come soggetto.

    La ditta è il nome commerciale sotto il quale l’imprenditore svolge la propria attività, nonché uno dei segni distintivi dell’impresa, con funzione di differenziazione rispetto alle imprese concorrenti.

    Siamo nel 2014, meglio dire un'"impresa" di Belpasso. (anche "azienda" sarebbe impreciso)

  • poveretti ...
    chissa quanto guadagnano al mese ...per combinare tutto questo. Magari li licenzieranno e andranno in galera.....chi invece si fotte i miliardi ...gira libero come se niente fosse!

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