L’Akragas allo stadio «Tomaselli» di Caltanissetta? C’è chi minaccia… guerra

CALTANISSETTA_Marco-TomaselliCALTANISSETTA – «Akragas in città guerra sarà!». L’ipotesi – ancora solo tale – che la squadra agrigentina possa utilizzare lo stadio “Tomaselli” in caso di ripescaggio in Lega Pro ha stuzzicato la fantasia di qualche ultrà in crisi di astinenza da…tifo. Lo striscione da ieri è visibile sul ponte della “Verga” dove tifosi (o pseudo tali) e fidanzatini scaricano pensieri – a volte anche dai toni pesanti – e sentimenti. Non è proprio improntato alla buona accoglienza il significato di quel “lenzuolo” e parliamo ovviamente di una cosa dove di concreto non c’è nulla se non l’ampia disponibilità dell’amministrazione a concedere l’uso del nostro stadio ad una squadra in odore di terza serie. Non ha peli sulla lingua il sindaco Giovanni Ruvolo: «Possono mettere tutti gli striscioni che vogliono l’amministrazione andrà avanti»
(Stefano Gallo – GdS)

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  • Ma quando la finirete con questo campanilismo???? (E POI X IL CALCIO, CHE ESSENDO SPORT, DOVREBBE PORTARE AGGREGAZIONE E DIVERTIMENTO )Siamo cittadini europei e ancora nel 2014 si leggono certe idiozie, allora noi nisseni , non dovremmo andare in un ospedale o clinica di Palermo o Catania. ?!?!?!? Saluti

  • Povera Caltanissetta ancora ferma a queste dispute medievali. Ma guardatevi intorno, dove si fanno i soldi invece di fare i pidocchi come qui a Caltanissetta. Il Sassuolo ha giocato per anni nello stadio del Modena e ora gioca a Reggio Emilia senza nessun problema; il Cagliari è andato a giocare a Trieste, giusto per citare squadre di serie A...Invece noi qui, ancora fermi ai maonzesi, attenti a queste campanilismi da feudalesimo; ma magari viene l'Agrakas una domenica e un'altra squadra la domenica successiva. Utilizzeremmo questo mausoleo nel deserto che è il "Tomaselli", si rifarebbe quel penoso manto erboso, avremmo la possibilità di vedere finalmente un po' di calcio che conta, e perchè no, qualcuno venderà qualche panino e alzerà qualche euro da spendere in città...
    La verità è che queste chiacchiere da bar esistono perchè a Caltanissetta c'è un sacco di gente nei bar a non fare un cavolo dalla mattina a sera e ha il tempo di pensare all'Akragas...PATETICI.

  • Vergognatevi ......ma cosa minacciate siete ridicoli e siete una vergogna per la città. Ancora attaccati ad un passato che non esiste più e che vi tiene bloccati alla vostra vita povera e miserabile. bravo il Sindaco L'Akragas è la benvenuta !

  • Sindaco Sindaco....non aizzare gli animi e fai il bravo...fai l'amministratore, se lo sai fare altrimenti fai le valige...non ci basta che metti l'acqua nella fontana ma ai pulizia della feccia che la circonda...le rivalità e i campanilismi esistono da che mondo è mondo, ed ha noi non va che gli altri vengano a casa nostra!!!

    • Il sindaco fa assolutamente bene a rispondere così come ha fatto e per quello che mi riguarda farebbe bene a farlo togliere immediatamente. Se poi ci sono alcuni incivili, bisogna assolutamente ignorarli. A proposito non esageriamo con le H!!!!!! ,

      • Tal dei tali...professore delle H non meriti risposta, vai tu a toglierlo!siete solo dei benpensanti e per questo che Caltanissetta si trova nella realtà che neanche immaginate...viaggiate con i paraocchi..come i cavalli!

        • Professore lo sono veramente e non soltanto delle H e con tutto il rispetto aborro quando incontro tanta ignoranza. Ti garantisco che lo toglierò personalmente e non soltanto perché sono un benpensante ma semplicemente perché ritengo di essere una persona sufficientemente civile. Tanto ti dovevo!!!!!!!!!!

    • Ma se casa nostra è desolatamente vuota?
      Lo stadio viene usato (e per fortuna) dagli amatori: tante persone che nel tardo pomeriggio si cimentano in un pó di sana corsa, ma a settembre lo stadio tornerà ad essere una cattedrale nel deserto.
      Il campanilsmo ok, ma parlare di guerra in città mi sembra davvero una sparata. È una guerra tra poveri poi..

  • Non capisco perché ancora una volta un'occasione di sport si debba trasformare in una faccenda da guerriglia urbana. I recentissimi fatti di cronaca nera travestita da sportiva (la morte del giovane ragazzo campano) non hanno lasciato alcuno strascico positivo (se mai qualcosa di positivo si possa trovare nella morte di una persona). Le belle parole durano il tempo di un battito di ciglia e subito dopo si ricomincia.
    Queste "dichiarazioni di guerriglia" a mio avviso non devono essere sottovalutate. Quando consideremo lo sport solamente per quello che è ovvero un insieme di valori improntati sul rispetto e la correttezza?

  • almeno utiliziamo questo mega impianto inutile per noi nisseni. Ben Venga u girgintanu..e quasi quasi mi faccio l'abbonamento.

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