Lo spirito umano è in grado di sintetizzare il molteplice sensibile tramite il linguaggio, il mito e il simbolo, il pensiero logico e razionale. Nella mitologia greca Tritone è il figlio di Poseidone, dio del mare e della nereide Anfitrite. Tritone possedeva un corno di conchiglia che, col suo particolare suono, riusciva a calmare le tempeste e annunciava l’arrivo del dio del mare. Tritone veniva raffigurato con la metà superiore umana e quella inferiore a forma di pesce, la pelle di colore verde. Il tridente era l’arma di Poseidone, con la quale, dalla schiuma del mare, poteva generare nuove sorgenti d’acqua e cavalli; oppure scatenare maremoti o, colpendo la terra, persino determinare terremoti. Ad ogni modo, con “Tritone” gli studiosi di iconografia designano un ampio numero di divinità marine minori che accompagnano Poseidone.
In questa nostra Città, tra i tanti piccoli e grandi soprusi, tra le tante, troppe manipolazioni, mistificazioni patite, persino la collocazione impropria del tridente della fontana del Tritone abbiamo dovuto subire. Di certo abbiamo vissuto anni opachi, tristi, anni di decadenza della Città. Anni di malgoverno. Il 10 luglio di quest’anno, su iniziativa della nuova Amministrazione Comunale, il tridente è stato rimesso a posto, “lancia in resta”. Che dire? Un segno. Certamente. Il simbolo, insieme all’acqua che a breve sgorgherà nuovamente dalla fontana, di una Città che intende ritrovare la giusta via, la giusta direzione, la giusta luce, forza ed energia, dopo la grande penombra che abbiamo attraversato? Noi lo speriamo vivamente.
Leandro Janni – Presidente di Italia Nostra Sicilia
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Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Che panegirico per una sapiente le...ta. Questo si che è bravo.