“Qui oggi in piazza non c’è solo il sindacato. Ma i sindacati hanno portato in piazza accanto ai lavoratori dell’Eni e dell’indotto della raffineria, un popolo intero”, ha detto Bernava dal comizio di Gela.
“E’ la comunità intera di questi territori, insieme a quella siciliana, impaurita e preoccupata, ma che lotta con dignità per difendere il lavoro, che chiede di lavorare in un economia vera, fatta di investimenti strategici, un’economia reale e produttiva, fatta di grandi gruppi industriali affidabili”.
Il leader della Cisl Sicilia, Bernava, lancia quindi un forte appello e un monito. “Non lasciateci soli”. “Mi rivolgo all’Eni, che deve investire, deve fare di più: ritornare sui suoi passi e ripartire dall’accordo del 2013. Da un piano industriale che era alla base dell’accordo siglato da tutte le parti sociali, dalle istituzioni e dall’azienda in Prefettura. Ma l’Eni, intanto, deve rimettere subito in moto gli impianti per riportare serenità a questi lavoratori, a questa comunità e a questo popolo, avviando un confronto nel segno del reciproco ascolto”.
Quindi il messaggio del segretario Maurizio Bernava rivolto al governo nazionale. “Il governo nazionale ha il compito di pensare a politiche industriali ed economiche. Il ‘piano Renzi per il mezzogiorno’ parta qui da Gela, rendendo possibili processi di investimento e accompagnando la riqualificazione dell’area Eni”.
Infine la proposta al governo regionale.“Il nostro presidente della Regione – ha detto Bernava – non si può limitare ad alternare solidarietà e denunce. Faccia di più per riqualificare e bonificare le aree produttive, e preparare le aree dismesse agli investimenti
produttivi”.
Il segretario della Cisl siciliana, lancia per la prima volta un proposta al presidente Crocetta e al governo regionale. “Vincoli le royalties delle estrazioni petrolifere a investimenti produttivi nel settore e nel territorio”, afferma Bernava, che sottolinea come il sindacato “non è contrario alle estrazioni”, ma adesso chiede “che si finalizzi l’introito, che si vincolino tali entrare per supportare gli investimenti produttivi in quelle aree, e non solo per fare cassa”. “Crocetta utilizzi le royalties per fare una vera politica
industriale”.
Infine il monito della Cisl all’azienda e alle istituzioni.“Non lasciate solo questo territorio e la Sicilia, ascoltate l’appello di questo movimento popolare, non costringeteci a farlo diventare un movimento di lotta permanente. Perchè se ci lasciate soli tra silenzi, inganni e bugie, l’unico strumento che ci resta per farci ascoltare è bloccare il metano che transita da gela per l’Italia e l’Europa”, ha concluso il segretario Usr Cisl Sicilia, Maurizio Bernava.
Tra i primi promotori della manifestazione il segretario ust Cisl Agrigento, Caltanissetta, Enna, Emanuele Gallo.
“Abbiamo fatto questa grande manifestazione e siamo riusciti a portare più di diecimila lavoratori, studenti, cittadini in piazza”. Questa é una grande manifestazione, il sindacato è riuscito a fare un operazione brillante e giorno 30 luglio, davanti al ministro con grande determinazione faremo e decideremo azioni importanti per portare dei risultati al territorio e a tutto il comprensorio” conclude Gallo.