Caltanissetta Protagonista: “Il pomeriggio dei tripli salti mortali. La Città ci giudica”

Mannella Petrantoni GiarratanaCALTANISSETTA – Non è bastato il patetico spettacolo che hanno inscenato taluni consiglieri del centrodestra o della sedicente opposizione nel corso della seduta per l’elezione del presidente del Consiglio Comunale di Caltanissetta. Ieri è stato concesso il bis con la scelta del presidente della commissione trasparenza. Tale carica si sceglie infatti fra i consiglieri di opposizione.

Caltanissetta Protagonista per l’azione svolta in tutta la campagna elettorale, per aver orgogliosamente svolto già dall’insediamento del Consiglio un’attività assolutamente coerente di opposizione, ne ha rivendicato l’assegnazione, senza farne atti di fede, senza strilli e ricatti ma con fermezza visto che fra tutti i gruppi di opposizione era stato quello, insieme al movimento 5S, che ha mantenuto fino ad ora una condotta sobria ed irreprensibile.

Come avviene in questi casi sono stati mossi dei passi nei confronti di gran parte dei consiglieri della presunta opposizione e pur sapendo che tale carica interessava ad altri si sono comunque registrati positivi intenti di appoggio al punto di pensare che l’intero centrodestra potesse convergere quasi totalmente sul nome del consigliere di Caltanissetta Protagonista Toti Petrantoni.

Ma ieri il colpo di scena:  tranne il movimento 5stelle e il consigliere di Forza Italia Mirisola gli altri (Failla e Bellaviadel NCD, Adornetto e Aiello di FI e Favata, Dorato eBruzzaniti di Officine Politiche) hanno virato sul nome di Gianluca Bruzzaniti. Ora, se si comprende la legittima aspirazione dei consiglieri che hanno sostenuto Gioacchino Lo Verme (opposizione comunque tutta da verificare), non si capisce in virtù di quale strategia politica gli altri, abbiano scelto un gruppo che l’opposizione l’abbracciano, per loro stessa dichiarazione, a seconda dei provvedimenti e delle scelte che l’Amministrazione Ruvolo farà. O forse loro stessi già pensano di crearsi un gruppo autonomo che possa svolgere autonomamente politica senza aver riferimenti di coalizione, gruppi, movimenti e partiti? Sono dubbi e domande legittime se un Adornetto qualsiasi diventa leader di un partito come Forza Italia e distrugge a priori la possibilità di conquistareperfino la presidenza del consiglio, insieme all’altro grande stratega, il “berlusconiano della prima ora” Oscar Aiello. Sono quesiti automatici se il mellifluo Bellavia insieme allo stesso Aiello  corrono in soccorso di un esponente dell’UDC per  premiarlo, con l’istinto che accomuna i traditori, sostenendolo come Presidente del Consiglio; quindi non c’è da meravigliarsi se per una poltrona se pur significativa di presidente della commissione trasparenza si esibiscano in tripli salti mortali, accusando poi gli altri di scarsa strategia o chissà cos’altro.

Per noi è solo malafede e scarsa lungimiranza politica come quella manifestata ieri perfino dal capogruppo del NCD Failla, memore delle sue geniali gesta che portarono nella scorsa legislatura al defenestramento del Presidente del ConsiglioTerrito per consegnare la stessa poltrona al PD Zummo (in virtù di quale vantaggio siamo ancora qui a capire), ha concesso anche lui il bis, non sappiamo se adesso in autonomia o in linea con quanto stabilito dal suo partito.

Insomma un pomeriggio dei lunghi coltelli, una resa dei conti che continua, non bastasse che costoro siano stati complici nella consegna della città alla sinistra.

Caltanissetta però ci osserva e comprende, percepisce che la nostra classe politica, di destra o di sinistra è incapace e addirittura deleteria.

In Consiglio Comunale se da un lato si assiste ad un movimento asincrono e stridente della maggioranza dall’altro non si riesce proprio a comprendere quale assetto si vuole dare la minoranza, ammesso che essa esista nelle forme teoricamente espresse. Caltanissetta Protagonista (attraverso i suoi consiglieri Mannella e Petrantoni) resterà ferma sulle sue posizioni ma prenderà atto che le azioni di proposta e controllo che si addicono ad una opposizione reale saranno svolte in autonomia o con coloro che in modo serio vorranno condividere questo percorso.

Questa nostra nota innescherà reazioni a catena, offese, ribattute; ce ne faremo una ragione, quello che dovevamo dire lo abbiamo detto con la nostra consueta chiarezza. Speriamo che almeno gli eventuali comunicati di risposta siano scritti in un discreto italiano perché in verità le ultime “uscite” abbiamo faticato molto a comprenderle.

Caltanissetta Protagonista

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  • Qualcuno ancora si ostina a non capire, quello che ha perso non è stato Michele Giarratana, ma Caltanissetta tutta, che ha perso una seria occasione si cambiamento, e quelli che si scornano oggi per una poltrona, sono gli stessi che non hanno fatto nulla nella precedente Amministrazione. Cambiare tutto per non cambiare nulla è la massima di una Città miseramente avvolta su se stessa che per non rischiare (non si capisce cosa) si è affidata a Pd & Udc come atto finale di autolesionismo.

    • Ruvolo è il sindaco giusto per Caltanissetta,sono convinto che riuscirà a produrre quel cambiamento che tutti auspichiamo,l'unica nota stonata è questa opposizione inadeguata .

    • è vero tutti si scornano per le poltrone, ma anche il buon Michele non fa altro che lamentarsi e chiedere poltrone per i suoi. Sia superiore, lasci le poltrone agli altri e faccia opposizione corretta e costruttiva.

  • Se avete voglia di giocare andate al Bingo li potrete sfogare i vostri istinti ludici...stavo per dire sudici.

  • Giarratana priva voleva fare l'assessore e Campisi lo ha cestinato, poi voleva fare il sindaco ed insieme al suo cagnolino non è riuscito nemmeno a farsi eleggere consigliere comunale.poi ha chiesto per i suoi consiglieri la presidenza del consiglio.fallita anche questa poltrona ha chiesto la presidenza della commissione e pure pure li ha preso una contonata!in pratica lo scopo di giarratana è solo quello di occupare qualche poltrona!adesso vediamo quale sarà la sua prossima richiesta.per favore dategli qualcosa così la finirà di piangere sui giornali

  • Ma finitela, per un soffio di voti fate i Consiglieri Comunali e pretendete pure? Fate ridere. Dopo volete la commissione elettorale? E poi? Ma nessuno gli dice a Giarratana che hanno STRAperso e non vinto?

    • E' vero, hanno perso, ma con dignità, parola sconosciuta a troppi. Saluti

        • Caro Michele a parte il tuo sorriso sarcastico, ti spiego qualcosa che forse possa farti riflettere.
          E' molto difficile saper perdere. Si può perdere una competizione sportiva, l'amicizia, un amore e tante altre cose. In tutti i casi, resta una delusione dentro, che non può lasciare indifferenti. Sta a noi avere la capacità di saper perdere con dignità, per far sì che la sconfitta ci fortifichi.

 Saper perdere, significa riconoscere che l'avversario è stato più abile di noi. Molto spesso, la tentazione di attribuire ad altre cause la sconfitta, è un modo per sminuire e delegittimare la bravura dell'avversario. Tante scuse, che non cambiano la sostanza del risultato, tanto vale ammettere sportivamente che l'avversario è stato più in gamba di noi. Tutto il resto, sono solo discorsi che tentano di nascondere la realtà.

Passiamo ora all'amore. E' difficile saper perdere in amore, è la cosa che più ci lascia sconfitti, perché è molto forte la sofferenza, sia se un amore finisce, sia se stiamo facendo di tutto per recuperare il rapporto nei confronti della persona amata. Molte persone ritengono che perdere, significhi dimostrare debolezza: per me è vero il contrario, ammettere una sconfitta, fa onore a quella persona e non dimostra per nulla d'essere un uomo debole, senza la spina dorsale, magari arrendevole. Perdere significa rendersi conto dei propri limiti.

Non sempre è possibile vincere, dunque cosa c' è di male nel perdere con dignità, uscendo a testa alta da un confronto? Penso che sia molto peggio perdere male, tentando una sorta di rivincita o ripicca con qualche azione spregevole: generalmente si tratta di tentativi maldestri, che non ribaltano la situazione, ma che distruggono la dignità della persona perdente, mostrando il suo lato peggiore nella sconfitta.


          Ricorda che 
nella vita, non sempre è possibile vincere: l'importante, quando si perde, è non perdere mai la dignità, l'onestà, la correttezza: sono le cose che più contano ed essere sempre fieri di guardarsi allo specchio, anche dopo una sconfitta. Spero che possa servirti. Un saluto

          • Penso che il buon "Michele" non abbia nemmeno la forza di controbbattere. Tale è stata la botta che gli hai dato.
            Vincere è bello per tutti, ma è quando si perde che si dimostra di essere uomini (nel senso neutro del termine naturalmente). O meglio, è da come si perde che si dimostra se si è uomini con la schiena dritta oppure no.

  • “UOMINI, OMINICCHI E QUAQUARAQUA”.
    Quante volte l'abbiamo sentita la classificazione de genere umano che viene fatta nel film “Il giorno della civetta”. Questa costituisce, a mio avviso, la chiave per interpretare la taratura di coloro che si occupano di politica. Non è questione di destra o sinistra. Esiste una questione di PALLE: che ci ce le ha e chi no.
    Questo mio commento fa riferimento a ciò che è successo alla nomina del Presidente della Commissione Trasparenza dove i consiglieri di F.I., N.C.D. e Officine Politiche hanno deciso di propria iniziativa, (da qui l'espressione di massa acefala del consigliere Mannella calza a pennello) di eleggere il consigliere Bruzzaniti.
    Ritornando a Sciascia, i consiglieri dei partiti sopracitati, in quale categoria potremmo inserirli? Io un'idea ce l'ho. Di fronte a tale “levatura” politica, collocherei i consiglieri Adornetto e Aiello nella categoria degli OMINICCHI, cioè coloro che lavorano per se stessi. I loro virtuosismi sono distorti verso tatticismi politici contro questo o quell'avversario; il loro fine è il tranello.
    I consiglieri Failla e Bellavia hanno un posto assoluto nella categoria dei QUAQUARAQUA, quella categoria dove l'opportunismo la fa da padrona; hanno dimostrato di essere un secchio vuoto che nulla propone, anzi distrugge, ma quello che è più grave è che ignorano il significato del termine DIGNITA'.
    Il consigliere Mirisola lo collecherei tra i Mezzi Uomini; funziona a targhe alterne, decide con sofferenza, ma alla fine si rende conto dell'importanza di tale decisione, fatta con coerenza.
    Per ultimo, intendo collocare i consiglieri di Officine Politiche fra coloro che lavorano all'interno di un circo. Ritengo che il ruolo che più si addice nelle esibizioni circensi sia quello dei saltimbanchi dove danno il meglio di loro stessi.
    Insomma cari consiglieri, sappiate che la coerenza è una caratteristica importante per la socialità umana, istintivamente tendiamo a fidarci delle persone che si dimostrano coerenti, di coloro che agiscono così come dicono di agire. Quando si parla di coerenza ci si riferisce alla corrispondenza tra le parole e i fatti: una persona è coerente quando fa ciò che promette o dice. Voi cari consiglieri Failla e Bellavia, siete stati coerenti?
    Quello che è successo ieri non è uno scandalo né una novità; avete solo perso un'occasione importante per dimostrare la voglia di cambiare e per fare, soprattutto, una bella figura.

  • "Speriamo che almeno gli eventuali comunicati di risposta siano scritti in un discreto italiano perché in verità le ultime “uscite” abbiamo faticato molto a comprenderle."

    senza soffermarmi sul contenuto, da cui da una lettura veloce mi sembra stare in un pollaio col ladro di polli dentro...

    strabuzzo gli occhi!!!
    li stropiccio...

    siamo messi davvero bene: un comunicato dovrebbe essere, è, un documento scritto e come tale, oltre a non riportare errori grammaticali e/o sintattici, dovrebbe essere costruito; perchè forse ce lo siamo dimenticato, ma NON SI SCRIVE COME SI PARLA !!!
    o tempora o mores dicevano i latini.

    "non si capisce in virtù di quale strategia politica gli altri, abbiano scelto un gruppo che l’opposizione l’abbracciano, per loro stessa dichiarazione, a seconda dei provvedimenti e delle scelte che l’Amministrazione Ruvolo farà. O forse loro stessi già pensano di crearsi un gruppo autonomo che possa svolgere autonomamente politica senza aver riferimenti di coalizione, gruppi, movimenti e partiti? Sono dubbi e domande legittime se un Adornetto qualsiasi diventa leader di un partito come Forza Italia e distrugge a priori la possibilità di conquistareperfino la presidenza del consiglio, insieme all’altro grande stratega, il “berlusconiano della prima ora” Oscar Aiello. Sono quesiti automatici se il mellifluo Bellavia insieme allo stesso Aiello corrono in soccorso di un esponente dell’UDC per premiarlo, con l’istinto che accomuna i traditori, sostenendolo come Presidente del Consiglio; quindi non c’è da meravigliarsi se per una poltrona se pur significativa di presidente della commissione trasparenza si esibiscano in tripli salti mortali, accusando poi gli altri di scarsa strategia o chissà cos’altro."

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