All’universita’ di Pittsburgh ha studiato lingue, matematica e filosofia mentre era anche attivo come violinista nella Pittsburgh Symphony Orchestra e svolgeva l’apprendistato di direttore (1949-1950) e organizzava l’attivita’ del quartetto Fine Arts Quartet. Nel 1951 arriva in Italia tramite una borsa di studio per approfondire la conoscenza della musica barocca in Italia. Due anni dopo l’esordio europeo nel 1953 alla guida dell’orchestra del Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania.
Nel 1955 e’ alla Scala dove dirige un concerto con Aldo Ciccolini; nel 1957 l’incontro con il pianista italiano piu’ celebre, Arturo Benedetti Michelangeli.
Da li la sua carriera prosegue in un crescendo inarrestabile. Nel 1960 e’ stato il piu’ giovane (e primo tra gli americani) a dirigere nel tempio wagneriano di Bayreuth con Lohengrin, Il crepuscolo degli dei e Sigfrido. Da quel momento ha guidato regolarmente le maggiori orchestre del mondo.
Al Metropolitan Opera House di New York ha debuttato nel novembre 1962 in Don Giovanni.
Al Wiener Staatsoper debutta nel 1964 con Fidelio e nel 1966 dirige Carmen (opera) con Christa Ludwig, nel 1982 Tannhauser (opera) con Anna Tomowa-Sintow, nel 1983 Falstaff con Walter Berry e Giorgio Zancanaro, Turandot con E’va Marton, Jose’ Carreras e la Ricciarelli e Lulu (opera) con Julia Migenes e nel 1984 Aida con Pavarotti e Die Walkure con Gwyneth Jones e la Ludwig. Dal 1964 al 1975 e’ stato direttore principale della Deutsches Symphonie Orchester Berlin.
Dal 1972 al 1982 ha ricoperto il ruolo di direttore musicale della prestigiosa Cleveland Orchestra, succedendo a George Szell e mettendo la sua energicaverve al servizio di importanti e celebri interpretazioni e incisioni discografiche della musica di George Gershwin, tra cui Rapsodia in blu, Un americano a Parigi e soprattutto la prima incisione completa dell’opera Porgy and Bess, con un cast completamente afro-americano che gli e’ valsa anche un Grammy Award.
Il maestro si era ritirato da poco: il 12 Giugno 2014, in un comunicato della stessa Munich Philharmonic, viene annunciata l’intenzione di Maazel di ritirarsi per motivi di salute. Maazel ha al suo attivo piu’ di 300 incisioni discografiche, inclusi i cicli completi di Beethoven, Brahms, Mahler, Sibelius, Rachmaninov, ?ajkovskij.
Grandissima popolarita’ gli e’ valsa nel 1980 subentare alla conduzione del tradizionale Concerto di Capodanno a Vienna al posto dell’ormai anziano Willi Boskovsky, veterano della manifestazione per quasi venti anni, nella quale Maazel riprendera’ frequentemente, in qualita’ di solista e direttore, il tipico modo di eseguire le musiche del repertorio straussiano suonando contemporaneamente il violino, pratica tanto cara ripristinata da Boskovsky stesso in tempi moderni.
Tale incarico Maazel lo manterra’ stabilmente per sette edizioni consecutive, fino al 1986, per tornare nuovamente nel 1994 e in seguito nel 1996, 1999 e 2005.
Ha ricevuto dieci Grand Prix du Disque Awards e tra le numerose onorificenze si ricordano la Legion d’Onore francese e il titolo di Ambasciatore di Buona Volonta’ dell’ONU.
Personaggio tra i piu’ conosciuti e apprezzati del panorama musicale attuale, parlava perfettamente francese, tedesco, italiano (AGI) .