Secondo le accuse formulate dal procuratore aggiunto Teresa Principato e dai sostituti Sergio Barbiera e Gianluca De Leo, a Falsomiele era attivo una sora di ipermercato degli stupefacenti, non solo ceduti al dettaglio ma anche tagliati e rivendute in altre province dell’Isola. Con intercettazioni telefoniche e ambientali, i carabinieri hanno documentato centinaia di cessioni. Nel corso della lunga attivita’ investigativa 71 persone segnalate alla prefettura come consumatori di droga, 31 spacciatori sono stati arrestati in flagranza e sono stati sequestrati complessivamente circa 5,7 chili di hashish e qualche grammo di marijuana, cocaina ed eroina. Come in molte altre occasioni, e’ emerso che le vie dello spaccio erano presidiate da vedette pronte a segnalare ai pusher la presenza di forze dell’ordine, e che gli indagati per le comunicazioni telefoniche relative alla droga usavano schede telefoniche a cio’ dedicate esclusivamente.
Gli arrestati sono Gioacchino Stassi, 46 anni, e Vincenzo Cucuzza, 34 anni, entramb trasferiti nel carcere dell’Ucciardone, Giuseppe Labruzzo, 32 anni, Salvatore Bisicce’, 24 anni, Bruno Calderone, 34 anni, Gregorio Ribaudo, 34 anni, Antonio Persico, 22 anni, Francesco Lo Nardo, 30 anni, e Vincenzo Ribuffa, 27 anni, tutti agli arresti domiciliari. L’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e’ stato imposto a Antonino Ribuffo, Giovanni, Salvatore, Marco e Giusepep Bisicce’, e Acangelo Traina, mentre Salvatore Giappone e Antonino Fiorentino, sono stati sottoposti all’obbligo di dimora